BARI - A circa 18 ore dall'avvio delle ricerche in mare e per terra, è salito a tre il numero delle vittime accertate del naufragio - avvenuto ieri sera sul litorale di Torre Santa Sabina, nel brindisino - di una barca a vela con la quale alcune decine di asiatici tentavano di approdare clandestinamente sulle coste pugliesi. Il corpo della terza vittima è stato trovato intorno a mezzogiorno dai sommozzatori dei vigili del fuoco che continuano a perlustrare la costa frastagliata.
La barca naufragata si chiama Gloria, batte bandiera Usa ed é lunga 11 metri: secondo qualche testimonianza a bordo ci sarebbero state una settantina di persone. Secondo fonti della prefettura, le persone soccorse sono 43, tutti uomini (quattro sono ragazzi tra i 16 e i 17 anni): 35 di loro sono in buone condizioni di salute e si trovano nel centro Cara di Restinco, a Brindisi, dove si completano le operazioni di identificazione; due uomini sono ricoverati in ospedale a Ostuni e sei sono ricoverati nel nosocomio di Brindisi. Le condizioni degli otto feriti non sono preoccupanti: la maggior parte di loro ha subito fratture e contusioni nell'urto violento che la barca ha avuto contro gli scogli.
Gli investigatori hanno frattanto accertato che i migranti che erano sulla barca avevano tutti un braccialetto di carta con numeri progressivi: si sta dunque cercando di capire la ragione di questo elemento che appare una novità rispetto alle modalità consuete dei viaggi dei migranti che giungono in Puglia dall'altra sponda dell'Adriatico. Anche sulla base del braccialetto, gli investigatori sperano di ottenere qualche certezza su quanta gente si trovasse effettivamente sulla barca. Non è stato per ora reso noto se tra le persone ospitate a Restinco gli investigatori abbiano già individuato gli scafisti né se sia stato accertato quanto i migranti hanno pagato per il viaggio: molti degli uomini soccorsi parlano dialetti che gli interpreti non conoscono.
I naufraghi erano partiti cinque giorni fa dalla Turchia e sono prevalentemente di nazionalità afghana, irachena e del Bangladesh. A quanto è stato accertato, all'arrivo sotto la costa brindisina l'imbarcazione si è trovata in un tratto assai frastagliato con un mare forza 5, è finita contro le rocce e si è rovesciata.
Per questo, l'auspicio dei soccorritori è che molti di coloro che sono dati per dispersi siano riusciti, invece, a mettersi in salvo allontanandosi a piedi dal luogo del naufragio.
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