giovedì 24 novembre 2011

Un'altra notte di scontri in piazza Tahrir. I manifestanti poi accettano una tregua che stamattina pare reggere


Gli incidenti sono continuati anchre questa notte (al jazeera)

IL CAIRO - Un tentativo dei militari egiziani di interporre un cessate il fuoco tra la polizia anti-sommossa e civili vicino all'epicentro delle proteste contro il governo militare si è disintegrato in un'altra notte di violenza intorno a Piazza Tahrir a il Cairo.
Migliaia di manifestanti sono rimasti per tutta la notte in Piazza Tahrir   per chiedere la fine di dittatura militare, nonostante una promessa dal leader provvisorio egiziano, il maresciallo Mohammed Hussein Tantawi di trasferire il potere a un presidente eletto da metà del 2012.

Scontri sono scoppiati di nuovo in Mohammed Mahmoud Street dove c’è la sede del ministero degli interni, segno che i governanti militari non sono creduti dopo la brutale repressione. E di nuovo l’esercito ha fatto uso di gas che provoca soffocamento e infiammazione agli occhi (e perfino qualche vittima, nei giorni scorsi).



Solo a tarda notte In nottata i movimenti rivoluzionari e le forze dell'ordine hanno raggiunto una tregua per mettere fine alle violenze, una tregua che stamattina pare tenere. I manifestanti hanno gia' fatto sapere che si preparano ad una mega manifestazione per domani, l'ultimo venerdi' prima dell'avvio delle elezioni legislative, che al momento restano confermate per il 28.
Almeno 35 persone sono morte e 3.250 sono stati ferite in tutto l'Egitto, da quando la violenza è scoppiata sabato scorso: lo ha annunciato, il ministero della salute.ì.


La polizia militare era entrata ieri pomeriggio in Piazza Tahrir del Cairo, nella speranza di fermare gli scontri tra manifestanti e polizia. La tregua era durata circa tre ore. Ma dopo un periodo di calma, alcuni manifestanti avevano iniziato a lanciare pietre contro i soldati. La polizia anti-sommossa aveva risposto con gas lacrimogeni. Alcuni soldati dell'esercito avevano cercato di impedire alle forze di sicurezza di sparare gas lacrimogeni, ma erano in minoranza.

Tantawi, cercando di disinnescare le proteste di piazza, ha promesso un più rapido passaggio verso un governo civile, ma non è riuscito a convincere migliaia di manifestanti, alcuni dei quali hanno ingaggiato scontri con la polizia per tutta la notte.

Fino a notte fonda, mentre piccoli gruppi ai margini della piazza si scontravano con la polizia in mezzo a nubi di gas lacrimogeni, quelli che occupano la piazza cantavano: "Lui deve andare! Noi non ce ne andiamo "

Il maresciallo Tantawi, impiccato in effigie sulla piazza Tahrir in un richiamo visivo agli ultimi giorni di Mubarak, sembra intenzionato a preservare gli interessi commerciali delle forze armate 'costruiti in sei decenni di governo militare. Ma non c'era, finora, il precedente pesante degli sforzi sanguinosi di liberare l'area di piazza Tahrir.
Durante una visita a piazza Tahrir durante il giorno, Amr Helmy, il ministro della Salute, ha riconosciuto che le forze di sicurezza hanno usato proiettili veri, ma ha negato le voci secondo le quali avevano anche sparato gas lacrimogeni mescolati con un agente nervino.
Ad Alessandria almeno due persone sono state uccise  durante la notte.
Un uomo,Sami Abdel Hamid 38 anni, ingegnere, è stato ucciso da proiettili veri. Stava passeggiando con la mogli e due figli e non partecipava alla protesta, quando un proiettile vagante lo ha colpito.
Testimoni hanno detto che una seconda vittima secondo - uno studente delle scuole superiori - è stata soffocata dai gas lacrimogeni.



L'esercito chiede scusa
L'esercito egiziano ha presentato le sue "scuse" per le vittime provocate dai violenti scontri tra manifestanti ostili al potere militare e le forze dell'ordine.

Il Consiglio supremo delle forze armate, in un comunicato pubblicato sulla sua pagina Facebook, "esprime il suo rammarico e presenta le sue scuse profonde per la morte da martiri di bambini innocenti dell'Egitto durante i recenti avvenimenti di piazza Tahrir".

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