domenica 27 novembre 2011

L’italiana uccisa a coltellate a New York: fatto l’identikit, indentificato l'uomo che è stato visto parlare con lei


Il Caffé Buon Gusto, dove lavorava Rita Morelli

NEW YORK - Rita Morelli, 36enne di Pescara, trovata morta nel suo appartamento a New York, nel quartiere di East Harlem, la sera del Giorno del Ringraziamento  è stata uccisa con tre pugnalate, due al petto e una alla gola: lo ha confermato l’autopsia. 
La polizia di New York indaga, diversi testi sarebbero stati ascoltati e il New York Police Department sarebbe già in possesso - secondo quanto riferito da Giorgio Morelli, cugino della vittima - di un identikit. "E' stata identificata la persona con cui Rita stava parlando prima sul marciapiede e poi all'interno della palazzina" ha detto Morelli, aggiungendo che "ora si procederà ai dovuti accertamenti e all'esame del Dna. Se è stato lui ad ucciderla adesso ha le ore contate, se invece non è stato lui, bisognerà ripartire da zero". "Comunque - ha concluso Morelli - avere identificato questa persona dopo tre giorni è un grande passo avanti".
La salma potrebbe essere restituita alla famiglia che, una volta ottenuto il certificato di morte, potrà farla rimpatriare la prossima settimana (per il certificato servono di solito 3-4 giorni lavorativi). 
''L'ha uccisa un sogno: il sogno americano'' afferma Giuseppe, il fratello della vittima. 
L'identikit in mano alla polizia sarebbe quello dell'ultima persona vista insieme a Rita Morelli da una vicina di casa. 
''E' stata vista parlare con un ragazzo, un tale Carlo, forse un brasiliano - evidenzia Giorgio - da una vicina del secondo piano della casa di East Harlem dove Rita viveva''. 
Un'abitazione che, ''per ironia della sorte è a due passi dal Commissariato e davanti ad una scuola materna. Se è stato lui, con il dna si verrà a sapere subito, questo mi dicono da New York e quindi lo prenderanno''. 
La ragazza era fidanzata con uno studente di origine messicana, Alfred: la mattina andava a scuola e di sera lavorava al Caffe' Buon Gusto. 
''Era una gran lavoratrice, sempre con il sorriso sulle labbra'' afferma Giovanni, manager del locale situato nei pressi dell'Hunter College, dove Rita studiava.

Nessun commento: