lunedì 15 ottobre 2012

Il governo pensa di rinviare la norma sui tagli alle detrazioni


ROMA - Secondo alcune fonti il governo starebbe valutando una modifica di alcuni dei punti della legge di stabilità, più contestati dai partiti che sostengono Monti. Gli ultimi ritocchi sarebbero ancora al vaglio dei tecnici e una decisione definitiva potrebbe essere presa a brevissimo. In particolare l'esecutivo pensa di rinviare la norma che introduce retroattivamente i tagli delle detrazioni e che garantirebbe maggiori entrate per 1,156 miliardi. Tra le varie ipotesi, si starebbe valutando sia il rinvio del tetto di 3.000 euro per le detrazioni, sia la franchigia di 250 euro per detrazioni e deduzioni (che comunque non avrebbe toccato le spese sanitarie, le spese per le ristrutturazioni e quelle per gli interventi per il contenimento dei consumi energetici). Tra le possibili modifiche anche la stretta sui benefici per i permessi ai dipendenti pubblici che hanno parenti disabili. Mosse che, secondo la Relazione tecnica che accompagna la legge di stabilità, costerebbero 1,156 alle casse dello Stato.
Sempre secondo la Relazione tecnica, la misura del calo delle prime due aliquote Irpef di un punto costerà, nel 2013, 4,1 miliardi di euro, 6,5 miliardi nel 2014 e 5,8 miliardi nel 2015. Perdita di 3,280 miliardi, invece, dalla decisione di alzare di un solo punto l'Iva

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