ROMA - Renata Polverini è rimasta chiusa nelle sue stanze per tutto il pomeriggio di ieri, poi a casa. A meditare quello che ieri mattina aveva detto "qui la storia la faccio finire io". Dimissioni insomma, anche se una nota ufficiale del Pdl ha smentito le voci che per tutto il giorno si sono rincorse sulla possibilità di un passo indietro della governatrice..
Minacciato e apparentemente sempre più vicino. La presidente della Regione Lazio avrebbe avuto un colloquio con Silvio Berlusconi che in tutti i modi gli avrebbe chiesto di aspettare prima di prendere decisioni definitive. La governatrice ieri sera, al termine di un colloquio con il ministro Cancellieri, avrebbe avuto un malore e quindi non si sa se effettivamente l’incontro ci sia stato.
E intanto l'interrogatorio fiume dell'ex capogruppo del Pdl, Franco Fiorito, è durato 7 ore, tenuto dal procuratore aggiunto Alberto Caperna e dal sostituto Alberto Pioletti. Fiorito è difeso dall'avvocato Carlo Taormina. Fiorito va all'attacco: l'ex capogruppo Pdl tira in ballo otto colleghi di partito, sostenendo la sua tesi con due faldoni zeppi di documenti. "Se ho sbagliato pagherò. Io non ho rubato, i ladri sono altri" dice. Tra i documenti decine di fatture: "Solo ora ho scoperto che erano false". Ma gli inquirenti indagano anche sulle sue otto case, tra cui una dell'Ipab in via Margutta a 4000 euro al mese d'affitto.
Sotto la lente della Procura, oltre la casa di via Margutta, una villa al Circeo ed immobili a Roma e nel feudo di Fiorito, Anagni, in
Ciociaria. Al vaglio il conto cointestato con la madre, aperto in una filiale di Anagni, mentre sembra sempre piu' probabile la preparazione di una rogatoria internazionale per fare luce su cinque conti correnti aperti in Spagna.
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