domenica 30 settembre 2012

Esecuzione in mezzo alla strada a Torino: ucciso un uomo con colpi di pistola alla testa


TORINO - E' stato raggiunto da alcuni colpi di pistola alla testa e in altre parti del corpo l'uomo ucciso a colpi di pistola in serata per strada, a Torino, da una persona sconosciuta, poi fuggita con un'auto guidata da un complice. La vittima è Domenico Galea, di 64 anni, conosciuto dalle forze dell'ordine per alcuni precedenti legati alla droga. Il killer - secondo le prime informazioni - è sceso dall'auto guidata dal complice e ha fatto fuoco, per cui gli investigatori non escludono l'ipotesi di un'esecuzione.
Il delitto è avvenuto a pochi metri dall'abitazione di Galea, in una strada del quartiere Borgo Vittoria, in una zona semicentrale di Torino. Il cadavere è sotto il ponteggio di un palazzo, a pochi metri da un cassonetto dell'immondizia. Al delitto hanno assistito alcuni testimoni che ora sono interrogati dai carabinieri. Sul posto è giunto il sostituto Procuratore della Repubblica, Paola Stupino, che coordina le indagini. 
Ecco il film dell’omicidio. Alle 21,30 Domenico Galea se ne va a passo lento verso casa. È all’incrocio con via Pont. Il ponteggio montato davanti ad una casa in ristrutturazione lo obbliga appena scartare. Ci sono delle persone poco lontano. Saranno loro a descrivere agli investigatori della sezione omicidi dell’Arma ciò che è accaduto. La vittima si sposta. Fa due passi. Arriva alle sue spalle una Fiat Mito di colore grigio scuro. Inchioda. A bordo ci sono due uomini. Quello seduto accanto al conducente scende con in mano una pistola. Si avvicina a Galea e gli spara. Tre colpi in rapida successione. Poi c’è un attimo di indecisione nei gesti del killer. Che esplode ancora due colpi. Poi rientra dentro l’auto che parte sgommando.  
«Un’esecuzione in piena regola» commentano i carabinieri. Galea, nel maggio di 12 anni fa, finisce incastrato in una maxi operazione della Dia di Torino. Lo arrestano perchè coinvolto in un traffico di cocaina tra Spagna Olanda e Italia. Roba in grande stile. Gestita da ’ndrangheta e Sacra Corona Unita, la «mafia» pugliese che in quegli anni cerca spazi e mercato per i suoi traffici. Galea non è un nome di spicco nell’indagine. Anzi. Ma in quelle carte tornano nomi importanti della criminalità organizzata. Si parla di Africo, Roccella, Locri. Ma anche di Siderno che, guarda caso è proprio la città natale di Domenico Galea.  

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