mercoledì 26 settembre 2012

Taranto: il gip dice no al piano Ilva e al mantenimento di un minimo di produzione


TARANTO - Il gip di Taranto Patrizia Todisco ha detto no al piano formulato dall'Ilva di interventi immediati per il risanamento degli impianti inquinanti. No anche al mantenimento di un minimo di produzione chiesto dall'azienda. La decisione è contenuta nel provvedimento depositato  dal giudice in cancelleria. "Non c'é spazio per proposte al ribasso da parte dell'Ilva circa gli interventi da svolgere e le somme" da stanziare. "I beni in gioco - salute, vita e ambiente, ma anche il diritto ad un lavoro dignitoso ma non pregiudizievole della salute di un essere umano - non ammettono mercanteggiamenti".

Intanto hanno reso noto che fanno lo sciopero della fame e della sete e che intendono proseguire la protesta a oltranza i nove lavoratori dell'Ilva che sono saliti questa mattina per protesta sulla passerella in cima al camino E312 dell'area agglomerato, a circa 70 metri d'altezza.
 "Stiamo lavorando per cercare di fare uno sciopero nella giornata di domani, ma ne stiamo ancora discutendo e attendiamo di incontrare questo pomeriggio alle 16 il presidente dell'Ilva, Bruno Ferrante",  ha detto il segretario provinciale della Fim Cisl, Mimmo Panarelli, dopo aver parlato con i delegati di fabbrica che hanno avuto un confronto con il dirigente del personale dell'acciaieria.
Ma dopo la decisione del gip la situazione è destinata a precipitare.

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