sabato 22 settembre 2012

Grillo a Parma: giornalisti carogne, referendum sull’euro. Ad ascoltarlo, poche centinaia di persone

Grillo a Parma

PARMA - "A me della legge elettorale interessa poco, facciano pure quello che vogliono tanto saranno comunque spazzati via", tuona Beppe Grillo contro i politici. Ma "noi - dichiara - non vogliamo cambiare la classe politica: questa è una rivoluzione di civiltà, di pensiero, di cultura". Per l'ideatore del Movimento 5 Stelle, infatti, al posto della politica fatta così come oggi si dovranno utilizzare "referendum propositivi senza quorum, leggi popolari che il Parlamento dovrà discutere, una legge elettorale inserita in Costituzione". "Così - continua - andiamo oltre qualsiasi Costituzione del nord Europa". ""Io - sostiene - non ho mai detto di uscire dall'euro. Dico che devono essere i cittadini a decidere e questo lo possono fare con strumenti nuovi che noi vogliamo, come i referendum proposti senza quorum". "Siamo dentro un debito che è diabolico, è la sublimazione del debito. Non siamo falliti solo perché i nostri conti erano in mano ad altri. Ecco perché hanno mandato Monti, l'esorcista al contrario", afferma Grillo dal palco di Parma. Ma "il debito di mille miliardi in dieci anni chi l'ha fatto? L'ho fatto io o l'avete fatto voi?", si chiede. E ancora: "Chi c'è dietro Grillo? Chi c'è dietro Casaleggio?, la società Casaleggio Srl in perdita. Dietro di me ci sono io", dice Grillo invitando le poche centinaia di persone presenti a fare qualcosa per far sì che il movimento vada avanti.
 E poi ce ne ha anche con i cronisti: "Giornalisti carogne", "schiavi dei loro editori", dice il comico al suo arrivo a Parma, Comune amministrato dal Movimento 5 Stelle, per partecipare ad una manifestazione in piazza della Pace contro l'inceneritore che Iren potrebbe aprire presto nella città emiliana, indirizza subito strali ai cronisti italiani che lo aspettano.
Prima di partecipare all'iniziativa, Grillo concede invece, prima in albergo, poi nel retropalco, una lunghissima intervista a una televisione della Danimarca. "Quello che vogliamo fare in Italia é una rivoluzione di civiltà", spiega tra l'altro il comico. Una parte dell'intervista viene fatta anche in macchina, quando il comico arriva in piazza della Pace, a bordo del suo Suv, accompagnato dal sindaco Federico Pizzarotti.
Mostrando alla tv danese la schiera di giornalisti e telecamere che lo aspettano, Grillo coglie l'occasione per illustrare la sua opinione sulla stampa italiana: "Ci dovete aiutare voi tv straniere - afferma nelle sue dichiarazioni, peraltro mai interrotte da domande - in Italia io le interviste le faccio con i cittadini, perché qui in Italia non ci sono giornali liberi, a parte 'Il Fatto quotidiano'".
Ma quindi lei non è democratico?, gli chiede uno dei giornalisti che lo aspettano. "No, io non sono democratico" è la sua risposta provocatoria. In piazza, nel pubblico composto da qualche centinaio di persone, è presente anche Valentino Tavolazzi, consigliere comunale di Ferrara che è stato il primo grande accusatore di Beppe Grillo sul fronte della democrazia interna nel Movimento 5 Stelle.

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