lunedì 24 settembre 2012

Della Valle insiste: Fiat presa “con le mani nella marmellata”

Diego Della Valle e Sergio Marchionne

ROMA - La Fiat è stata presa "con le mani nella marmellata perché se ne voleva andare, con gli uffici stampa che lavorano più degli uffici progettazione", afferma il patron della Tod's Diego Della Valle, intervenendo a un convegno dell'università Bocconi a Milano cui partecipa anche il ministro Corrado Passera, aggiungendo che "se qualcuno viene dall'estero, tipo la Volkswagen, farà belle macchine. La crisi esiste per chi non ha nulla da vendere". 

"Questi improvvisati della Fiat ci vogliono raccontare perché non fanno automobili in Italia. La banalità è tale che l'indisponenza viene perché ci si vuole prendere in giro con argomenti non convincenti", aggiunge.
"Non sono state chieste concessioni finanziarie e se fossero state chieste, non sarebbero state accolte", ha intanto confermato il premier Mario Monti.
La strategia di garantire la presenza di Fiat in Italia producendo auto per i mercati esteri "non è assolutamente credibile", dice il responsabile auto della Fiom-Cgil, Giorgio Airaudo, intervistato a"L'Economia Prima di Tutto" su Radio1 Rai, secondo il quale è necessario che la Fiat faccia gli investimenti.

Intanto si apprende che Sergio Marchionne rilancerà l'Alfa Romeo negli Stati Uniti nel 2014 e non nella seconda metà del 2012 come previsto, a causa delle difficoltà del settore in Europa. Secondo il Wall Street Journal online che cita concessionari che hanno assistito all'ultimo briefing dell'ad a Las Vegas, la Fiat conta di iniziare l'operazione rilancio con un'auto sportiva a due posti e poi una berlina d'alta gamma, la Giulia. Il primo modello sarà costruito in Italia, il secondo a Belvidere, Illinois, in una fabbrica Chrysler.

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