venerdì 19 dicembre 2014

FITTO a Berlusconi: non mi candido alle Regionali in Puglia


ROMA - Maggioranza e frondisti ancora ai ferri corti dentro Forza Italia. Dopo l'invito del comitato per le regionali di Fi a Raffele Fitto a candidarsi per le regionali in Puglia, ribadito da Altero Matteoli ("Restiamo convinti che in Puglia sia la migliore candidatura possibile"), arriva un nuovo 'no grazie' da parte dell'ex ministro. "Ho il dovere, una volta per tutte - scrive Fitto a Berlusconi - di ribadire pubblicamente quello che ti ho già più volte spiegato in privato: la mia ricandidatura in Puglia non c'è e non ci sarà. Dunque, perché continuare con balletti senza costrutto?". 
"Anziché fare esercizi tattici nei miei confronti, insieme ai tuoi così saggi consiglieri - scrive sul suo blog rivolgendosi al Cavaliere - faresti meglio a considerare un fatto nuovo, che porta ulteriore acqua al mulino delle mie tesi. In base all'election day appena deciso, le elezioni regionali non si terranno a marzo, bensì a maggio, due mesi più avanti. Ergo, non c'è più nessuna ragione per dire - come mi si obiettava - che è impossibile tenere le primarie".
"Le primarie - aggiunge - sono, ad oggi, il più valido strumento di mobilitazione di energie e idee, in una competizione libera e aperta, che farebbe un gran bene al centrodestra in tutte le regioni interessate al voto. E propongo di tenerle nel mese di febbraio . A meno che non si preferisca seguire la strada fallimentare già scelta in Emilia e Calabria: arrivare in ritardo con candidature decise in una stanza, annunciate via comunicato stampa, costringendo i candidati presidenti a una corsa ad handicap, perché privi del necessario slancio popolare iniziale".

"Non posso privarmi (e privarti) - conclude - del piacere e della responsabilità di contribuire (ovviamente senza ruoli e senza nomine, ma attraverso l'iniziativa politica) al rilancio nazionale del centrodestra italiano, dopo gli errori di questi mesi, che rischiano di renderci irrilevanti". "Non intendo - prosegue - iscrivermi né a Forza Matteo 1 (Renzi) né a Forza Matteo 2 (Salvini), ognuno dei quali - peraltro - fa benissimo il proprio mestiere. Siamo noi che non lo facciamo più: il nostro compito è quello di fare tutto il possibile per invertire la rotta e contribuire a dare al nostro centrodestra un futuro e una prospettiva".

Nessun commento: