giovedì 26 giugno 2014

Renzi, un sì molto condizionato a Junker

YPRES - C'e' un ok a Juncker come futuro presidente della Commissione europea, ma solo con un documento che indica dove vuole andare l'Europa. Come Pse siamo d'accordo su questo". Così Matteo Renzi lasciando il pre vertice Pse aall'incontro del Pse di Elverdinge, in Belgio, che precede l'inizio del vertice Ue di Ypres, luogo simbolo della Grande Guerra,  prima del vertice Ue. "Mi sembra che sia un passo in avanti, soprattutto nel metodo. C'e' ancora qualcosa da limare, ma vediamo cosa ci porterà Van Rompuy questa sera", ha detto Renzi commentando la bozza dell'agenda europea presentata dal presidente del Consiglio Ue"Serve di più un'Europa delle famiglie che della burocrazia - continua il premier -. Tutti insieme, Italia compresa, dobbiamo puntare sulla crescita e sull'occupazione". "Non c'è una posizione dell'Italia contro altri. C'è una posizione del Pse e del Pd, il partito che ha preso più voti di tutti. Ed è la posizione di chiedere tutti insieme di scommettere sulla crescita preoccupandoci un po' di più dell'Ue e delle famiglie e non solo della burocrazia", ha poi ribadito il presidente del Consiglio.
Poi Renzi rispondendo alla domanda dei giornalisti su come stanno procedendo i lavori, prima in casa Pse, poi al Summit dei 28, "Mi sembra bene. E' passato il nostro messaggio 'prima le cose poi i nomi'".
"Siamo tutti d'accordo, all'interno del Pse, su una visione d'insieme" delle nomine, a trovare cioè un'intesa almeno politica sul puzzle dei candidati ai vertici della Ue, ha detto Renzi lasciando il vertice dei socialdemocratici europei, ricordando che adesso "la questione sarà affrontata con gli altri" al vertice Ue.
MERKEL: CAMERON VUOLE VOTO SU JUNCKER? NON È UN DRAMMA - "David Cameron ha chiesto che si vada al voto su Juncker. I Trattati richiedono che ci sia una maggioranza qualificata e dal mio punto di vista non è un dramma" se si andrà al voto per la scelta del presidente della Commissione europea da proporre al Parlamento. Così Angela Merkel arrivando al prevertice del Ppe.
HOLLANDE: PRIMA I PROGRAMMI POI I NOMI - "E' il momento che la Ue decida i nomi ma prima vengono i programmi, prima l'agenda e poi i nomi": lo ha detto il presidente francese Francois Hollande entrando al vertice del Pse. Per quanto riguarda il programma, per Hollande è "legittimo e necessario che ci sia la giusta flessibilità".

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