martedì 24 giugno 2014

La Merkel apre alla "flessibilità"

Angela Merkel
BERLINO - Il primo segnale di svolta arriva da Berlino. Angela Merkel apre esplicitamente al concetto di "flessibilità" nel patto di stabilità che però, precisa, va rispettato. Il secondo da Bruxelles, con la bozza di Van Rompuy, nella quale si fa riferimento a "un pieno uso della flessibilità già integrata nelle regole del Patto di Stabilità e Crescita". E' la seconda versione di un documento che deve tracciare le linee guida per le politiche europee dei prossimi cinque anni. Per l'Italia, che come ha detto il Capo dello stato Giorgio Napolitano propone "un forte cambiamento nelle politiche" e "negli assetti istituzionali dell'Unione, è un punto a favore.
Roma per il momento incassa le parole della Merkel che, aprendo sulla flessibilità, fa anche riferimento alla possibilità di considerare i tempi necessari per il rientro del deficit sulla base dei cicli economici.
Nonostante la solita prudenza, e il richiamo alle regole, quella della donna più potente d'Europa è certamente un'apertura importante. Che si riflette sul documento europeo nel quale, come ha sottolineato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Sandro Gozi, "le priorità e il metodo" italiani sono "ampiamente condivisi". "Tutti i nostri Paesi - scrive Van Rompuy - hanno bisogno di continuare sulla strada delle riforme strutturali. E' evidente che la nostra forza comune poggia sul successo di ogni singolo Paese.
Nelle parole della Merkel, così come nella bozza di Van Rompuy, al momento, sembra esserci quell' "incoraggiamento" alle riforme strutturali che l'Italia chiede. 

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