sabato 31 marzo 2012

Sulla piattaforma nel Mare del Nord si è spento spontaneamente l’incendio ma continua la fuga di gas


La piattaforma abbandonata dagli operai. Si nota la perdita di gas

ABERDEEN (Scozia) I tecnici della piattaforma del Mare del Nord, che sta perdendo gas hanno detto che la fiammata che bruciava da giorni  "si è spenta spontaneamente".
Un comunicato della società ha detto: "Total può confermare che questa mattina il fuoco sulla piattaforma Elgin si è spenta. Abbiamo ricevuto la prima indicazione che l’incendio poteva essere terminato alle 12,07 ieri dal nostro primo volo di sorveglianza . La notizia è stata poi riaffermata al 16,36 dal nostro secondo volo della giornata. Abbiamo ricevuto quello che noi consideriamo la conferma finale al 08.20 di questa mattina, quando le nostre imbarcazioni marine sul posto non hanno registrato alcuna ulteriore attività  per tutta la notte."
Circa 200.000 metri cubi di gas sono in fuga ogni giorno dalla piattaforma Elgin,a  circa 150 miglia al largo della costa di Aberdeen. Le proposte per fermare la perdita includono "l’uccisione" del pozzo con fango e la perforazione di pozzi di soccorso che potrebbero però richiedere fino a sei mesi.
Il gas proviene da una formazione rocciosa sotto il mare, sotto la piattaforma Elgin. Fuoriusce in aria da una perdita sulla piattaforma in cima al pozzo, a circa 25 metri sul livello del mare.

A Cuba il venerdì santo sarà giorno festivo. Accolta la richiesta del Papa

Il Papa con Raul Castro durante la visita all'Avana
L'AVANA - A Cuba il prossimo venerdì santo, 6 aprile, sarà festivo. Il presidente Raul Castro, infatti, ha accolto una richiesta avanzata da Papa Benedetto XVI durante la sua visita a Cuba dei giorni scorsi. Stando al quotidiano del partito comunista "Grama", la decisione è stata adottata dal consiglio dei ministri, anche se Castro aveva già annunciato al Papa, pochi minuti prima della sua partenza dall'Avana, che la richiesta sarebbe stata accolta.

Il Pontefice aveva sottolineato l'importanza del giorno del venerdì santo per la Chiesa, durante la Messa tenuta in Plaza de la Revolucion mercoledì scorso. Secondo "Granma", Castro ha accettato la proposta "in considerazione di Sua Santità e per la felice riuscita della sua straordinaria visita al nostro Paese". Spetterà poi al governo decidere se rendere definitiva tale decisione.

Monti: “rozzo” l’aumento delle tasse ma ci ha evitato la fine della Grecia


PECHINO - "Devo sempre far presente agli italiani che meno visibile ai loro occhi ma molto più grave per il destino delle loro famiglie sarebbe stato finire come la Grecia". Con queste parole Mario Monti a Pchino ha commentato i recenti aumenti su tasse e tariffe, da lui stesso definiti "rozzi". Il premier ha poi detto che si aspetta buoni risultati dalla lotta all'evasione fiscale.
"L'Italia vede nella Cina un importantissimo partner strategicogico e intende rafforzare il più possibile la già ottima collaborazione". Con queste parole il premier Mario Monti ha salutato la delegazione cinese guidata dal primo ministro Wen Jiabao, nella sala dell'assemblea del popolo a Pechino. "Dobbiamo sviluppare nuovi modi di collaborazione bilaterali e multilaterali con la grande Repubblica cinese", ha aggiunto il presidente del consiglio.

Preso in Thailandia uno dei boss di Cosa Nostra. "Beccato" anche grazie a facebook


Vito Roberto Palazzolo

BANGKOK - La polizia thailandese ha arrestato ieri sera all'aeroporto di Bangkok Vito Roberto Palazzolo, considerato uno dei boss di Cosa nostra. Palazzolo, da tempo latitante, è stato bloccato grazie ad un'operazione dell'Interpol mentre si preparava a lasciare il Paese ed è tuttora detenuto presso lo scalo. E'  ritenuto il tesoriere di Toto' Riina e Bernardo Provenzano. Il boss condannato a nove anni per associazione mafiosa, dal Sudafrica - paese che ha sempre detto no all'estradizione - si era spostato a Hong Kong, poi in Tahilandia per sfuggire a una richiesta d'arresto temporaneo che inseguiva il manager di Cosa nostra che, secondo gli investigatori, riciclava grandi somme della mafia. Palazzolo,alias Robert von Palace Kolbatschenko, rimasto lontanissimo dalla Sicilia, nella sua dimora dorata di Franschhoek, a Citta' del Capo, che gia' trent'anni fa Giovanni Falcone cercava, e' considerato un cittadino sudafricano.
La Thailandia ha consentito il fermo e "la contestuale traduzione in Italia per la consegna alle autorita' competenti". 
Dalla sua parte il boss-manager ha il pronunciamento del 2010 dell'Alta corte del Sudafrica che aveva negato l'estradizione chiesta dall'Italia, nonostante pesasse su di lui una condanna per concorso esterno in associazione mafiosa del 2006, divenuta definitiva in Cassazione nel 2009. I giudici avevano ribadito che in Sudafrica non e' riconosciuto il reato associativo, cosi' come concepito in Italia.
La localizzazione e la cattura di Palazzolo, secondo quanto riferisce il Comando provinciale dei carabinieri di Palermo, e' stata possibile grazie alle attivita' info-investigative del Reparto Operativo di Palermo, del Raggruppamento Operativo Speciale di Roma e dalla Squadra mobile di Palermo, che hanno operato in sinergia con il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia di Roma. In particolare il Nucleo Investigativo, a partire dal mese di gennaio 2012 e in collaborazione con il Ros, ha avviato una serie di attivita', coordinate dalla Dda, anche attraverso intercettazioni telematiche (profili Facebook e di altri social network riferibili al latitante e al nucleo familiare), nonche' tramite l'acquisizione di notizie da fonti confidenziali, che hanno consentito di documentare il viaggio di Palazzolo in Thailandia e a Bangkok.
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Persi 98 embrioni all’ospedale San Filippo Neri di Roma per un incidente alle apparecchiature di criobiologia


L'ospedale San Filippo Neri di Roma

ROMA - A causa di un incidente all'impianto di azoto liquido che alimenta il servizio di criobiologia per la crioconservazione di materiale biologico nel centro di Procreazione medicalmente assistita dell'ospedale San Filippo Neri di Roma "sono andati perduti 94 embrioni, 130 ovociti e 5 campioni di liquido seminale". Lo fa sapere l'ospedale.
L'incidente, spiega la direzione generale dell'azienda ospedaliera S.Filippo Neri, è avvenuto martedì scorso quando c'é stato "un innalzamento della temperatura con azzeramento del livello di azoto, lo svuotamento del serbatoio, e la conseguente perdita di 94 embrioni, 130 ovociti e 5 campioni di liquido seminale. Dopo i primi accertamenti la struttura responsabile del Centro di Procreazione medicalmente assistita ha avviato le procedure per informare le persone interessate assistite dal Centro".
Il ministro della Salute, Renato Balduzzi, informato dell'incidente, ha chiesto una immediata relazione al Centro Nazionale Trapianti, che ha disposto una ispezione che avrà luogo martedì prossimo 3 aprile. Balduzzi ha chiesto anche un rapporto dettagliato al Dipartimento della sanità pubblica e dell'innovazione.
Il direttore generale dell'azienda ospedaliera San Filippo Neri, Domenico Alessio,  "ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Roma e ha contestato quanto accaduto alla ditta responsabile della conduzione e manutenzione dell'impianto di crioconservazione"

Torino: muore operaio cadendo dal cantiere del nuovo inceneritore. E' la seconda vittima in un mese


Il cantiere dell'inc eneritore

TORINO- Un operaio tra i 40 e 50 anni è  morto dopo la caduta, insieme a due suoi colleghi, da un ponteggio dall'altezza di 40 metri nel cantiere per la costruzione del nuovo inceneritore del Gerbido, a Grugliasco (To)
Gli altri due sono stati trasportati in condizioni gravi all'ospedale Cto del capoluogo piemontese. Al momento non sarebbero in pericolo di vita. 
Soltanto lo scorso 3 marzo il caposquadra di una ditta edile, Antonio Carpini, era morto dopo essere precipitato nel vuoto da un'altezza di 30 metri nel medesimo cantiere.
L’incidente è avvenuto intorno alle 10,30 di questa mattina e sul posto oltre al 118 è intervenuta la polizia.. Della vicenda se ne sta occupando il pm Guariniello.


Stop ai giardinieri di Villa Certosa. Mancano due autorizzazioni



OLBIA - Giardinieri al lavoro nel parco di Villa Certosa, la residenza estiva di Silvio Berlusconi, ma i lavori non potranno esser conclusi entro il ponte Pasquale. Ieri gli uomini della Forestale dell'Ispettorato di Tempio Pausania hanno bloccato i lavori per mancanza di due autorizzazioni, una per il movimento terra che avrebbe consentito lo sbancamento in atto, l'altro della Tutela del Paesaggio visto che l'area interessata all'intervento è sottoposta a rispetto idrogeologico. 
Come riporta oggi il quotidiano La Nuova Sardegna, lo sbancamento sulla collina di Punta Lada, a Porto Rotondo, con il decespugliamento della macchia mediterranea non poteva passare inosservato e così i forestali di Tempio si sono presentati a Villa Certosa e hanno effettuato un lungo sopralluogo nella parte alta della proprietà dell'ex premier. Le ruspe e alcuni giardinieri nei giorni scorsi hanno dissodato e preparato quei terreni incolti per l'impianto di un nuovo frutteto. L'area individuata dai tecnici rientra tra quelle sottoposte a vincolo paesaggistico e ambientale, richiesta di disboscamento per circa duemila metri quadrati predisposta e spedita dalla Idra Immobiliare. 
Tutto in regola, tranne il nulla osta per dare il via libera ai lavori. Una autorizzazione che, allo stato attuale, mancherebbe perché l'iter burocratico non è ancora stato completato. Da qui la segnalazione al Corpo di Vigilanza ambientale che dopo l'ispezione di ieri ha stilato un verbale finito sul tavolo dei dirigenti degli uffici regionali.

Italiano arrestato a Bali con un chilo di marijuana. Rischia la pena di morte

BALI -  Un italiano di 33 anni è stato arrestato a Bali, in Indonesia, perché in possesso di un chilo e 400 grammi di marijuana. Lo ha reso noto un portavoce della polizia locale. L'arresto è avvenuto all'aeroporto internazionale, dove era giunto con un volo da Kuala Lumpur
Gli agenti hanno scoperto la droga grazie ai cani. Per la severissima legge indonesiana il possesso di più di un chilo di marijuana è punibile con la pena di morte.

Auto e motobombe esplodono nella Thailandia del sud: almeno 5 morti

Le due motobombe esplose a Yala nella Thailandia del sud

BANGKOK - Almeno cinque persone sono state uccise in tre esplosioni nella provincia meridionale di Yala Thai, i funzionari dicono.
Il Governatore Dethrat Simsiri ha detto che le esplosioni sono avvenute in 10 minuti verso mezzogiorno (08:00 in Italia) nel quartiere commerciale della città di Yala. 
Ha aggiunto che due delle bombe erano nascoste in due moto e la terza in una macchina.
La maggior parte delle province della Thailandia del sud sono stata colpita da attentati e sparatorie dal 2004, quando una campagna separatista si era riaccesa.
L'agenzia di stampa Associated Press afferma che i morti dai bombardamenti di sabato sono cinque, con più di 50 feriti. Altre fonti parlano di sette morti accertati e oltre 70 feriti. 
Molti negozi erano in fiamme e molti veicoli sono stati danneggiati nelle esplosioni.

Sospesi dalle autorità i due principali siti di microblogging cinesi. Avevano raccolto voci di “golpe”

La redazione di Sina Weibo
Il lodo del microblogging Sina Weibo
PECHINO I due principali siti di microblogging in Cina, 'Sina Weibo' e 'Tencent QQ' sono stati costretti a sospendere le loro attività dalle autorità di Pechino, a seguito delle voci diffuse una decina di giorni fa sull'imminenza di un golpe militare. I due giganti del Web hanno riferito che le misure restrittive resteranno in vigore fino al 3 aprile, mentre lo State Internet Information Office (Siio) e la polizia cinese hanno arrestato sei persone e chiuso un'altra quindicina di siti accusati di "fabbricare o diffondere notizie false online".

Il loco di Tencent QQ
"Le voci e informazioni illegali e nocive propagate attraverso microblog hanno ripercussioni sociali negative, e i commenti contengono un'ampia quantità di informazioni nocive" si legge in un banner sul sito della 'Tencent', peso massimo dei social network e videogame in Cina. "Dal 31 marzo alle 8 del 3 aprile la funzione 'commenti' di Weibo sarà temporaneamente sospesa" ha indicato dal canto suo la Sina, che gestisce il principale sito di istant blogging cinese 'Sina Weibo'.

Tutto è partito con la cacciata di Bo Xilai, uno dei leader emergenti del partito comunista, candidato a entrare tra i nove potenti del Paese. Tra martedì 20 e mercoledì 21 marzo è cominciata a girare la voce di un golpe in Cina e che Bo avrebbe comprato armi. I rumors sono partiti dall'Epoch Times un giornale americano, gestito da adepti del Falun Gong, ipercritico nei confronti di Pechino e non sempre ritenuto affidabile. Le voci sono state poi smentite, principalmente perché non hanno avuto riscontri nella realtà e la fonte ha utilizzato foto di auto militari che si sono rivelate false.

Monti: Cina importantissimo partner strategico


Mario Monti e il primo ministro cinese Wen Jiabao

PECHINO -  "L'Italia vede nella Cina un'importantissimo partner stragico e intende rafforzare il più possibile la già ottima collaborazione". Con queste parole il premier Mario Monti ha salutato la delegazione cinese guidata dal primo ministro Wen Jiabao, nella sala dell'assemblea del popolo a Pechino. "Dobbiamo sviluppare nuovi modi di collaborazione bilaterali e multilaterali con la grande Repubblica cinese", ha aggiunto il presidente del consiglio.
"Sono convinto che l'Italia riuscira' ad affrontare lo scenario internazionale e a realizzare nuova crescita economica attraverso le riforme". E' l'auspicio espresso dal premier cinese Wen Jiabao in apertura dei colloqui presso l'Assemblea Nazionale del Popolo di Pechino. Auspicando un confronto "franco e approfondito" Wen ha quindi sottolineato come "l'economia dell'Italia, paese esportatore con una grande industria manifatturiera, sia dotata di basi solide e di grandi potenzialita'". "Il suo viaggio in Cina - ha aggiunto - ha un significato molto importante per rafforzare l'amicizia e la cooperazione" bilaterale "e favorirà la conoscenza dei paesi asiatici sull'Italia e sull'Europa". 
Da parte sua Monti, accolto con gli onori di solito riservati a un capo di Stato, ha parlato di una "occasione preziosa per approfondire la conoscenza delle rispettive posizioni e per sviluppare nuovi modi di collaborazione sia bilaterale che in diversi contesti multilaterali". 
Quello con Wen è il primo appuntamento della seconda giornata del premier nella capitale cinese: nel pomeriggio infatti Monti visitera' la Scuola Centrale del Partito dove terrà un intervento su "Italia, Europa e Cina in transizione".

Usa: c'è almeno un vincitore della lotteria Mega Millions. Se resta solo, vince 640 milioni di dollari

NEW YORK - C'e' almeno un vincitore per il jackpot record della lotteria americana Mega Millions. Il biglietto valido 640 milioni di dollari e' stato venduto nello stato del Maryland, secondo quanto riferiscono i responsabili della Lotteria. I numeri vincenti sono: 2, 4, 23, 38, 46; numero jolly, 23. Funzionari della Lotteria sono in attesa di accertare se ci siano altri vincitori che hanno centrato tutti e sei i numeri, mentre sono gia' 29 i californiani che ne hanno indovinato almeno cinque.

Rogo a bordo di una nave da crociera della Royal Caribbean nel mare delle Filippine: è alla deriva


La Azamara Quest dalla Royal Caribbean, alla deriva dopo un incendio

MANILA  - Una lussuosa nave da crociera, la Azamara Quest,è alla deriva al largo delle Filippine dopo un incendio di piccole dimensione che ha provocato il ferimento di un membro dell'equipaggioA bordo ci sono 590 turisti, per lo piu' americani e europei, e 411 membri dell'equipaggio. Lo riferisce il governo filippino. Il fuoco è stato causato da un danno ai motori durante la navigazione verso il porto malese di Sandakan, ha detto alla Radio DZBB un portavoce del Dipartimento dei Trasporti filippino. 
"L'incendio è stato domato - ha aggiunto - ma entrambi i motori non funzionano e la nave è alla deriva tra l'isola di Palawan e il porto di Zamboanga. Nessun turista è rimasto ferito". L'equipaggio successivamente è riuscito a riparare uno dei motori e questo ha permesso di ripristinare l'aria condizionata, l'acqua dei rubinetti e la refrigerazione per gli alimenti. Per precauzione il comandante aveva dato ordine di prepararsi a un'evacuazione della nave, come accaduto a fine febbraio quando c'era stato un incendio a bordo della Costa Allegra al largo delle Seychelles, ma anche in questo caso la misura non si è rivelata necessaria.
Uno dei ponti dell'Azamara Quest
La Guardia Costiera filippina ha inviato un'imbarcazione di soccorso, mentre la compagnia proprietaria della nave ha inviato nella zona un rimorchiatore. La nave era a 139 km (75 miglia nautiche) a sud-ovest del reef Tubbataha quando la guardia costiera è stata avvertita dell'incidente. Aveva lasciato Hong Kong lunedi per un viaggio di 17 notti. Mercoledì era partita da Manila, il suo primo approdo e avrebbe dovuto fare scalo a Balikpapan, Palapo, Benoa Bali, Semarang e Komodo in Indonesia prima di salpare per Singapore.
La Azamara Quest, che batte bandiera maltese, appartiene alla americana Royal Caribbean International. Secondo il sito della compagnia, la nave può ospitare fino a 694 passeggeri e 355 membri dell'equipaggio.

Uomo attaccato e ucciso da uno squalo nell'Australia occidentale



SYDNEY - Un uomo di 33 anni e' morto stamattina alle 9.30 ora locale (ieri sera alle 22.30 ora italiana) dopo essere stato attaccato da uno squalo sulla costa dell'Australia occidentale. L'uomo è un noto uomo d'affari locale, Peter Kurmann, il marito di consigliere locale Debra Kurmann. La coppia ha due figli piccoli.
Peter Kurman con la moglie Debra
Lo riferisce la polizia precisando che e' il quarto attacco mortale in questa zona dal 2011. La vittima si e' tuffato con il fratello Gian da una piccola imbarcazione a un chilometro e mezzo al largo dalla costa a sud di Stratham, tra Bunberry e Busselton a circa 200 km da Perth, quando e' stato attaccato. ''E stato aggredito da uno squalo. Il fratello sta bene, ma per lui non c'e' stato nulla da fare'', ha detto un portavoce della polizia. Le spiagge della zona sono state chiuse dopo l'attacco.
Lo squalo era lungo 4 metri di lunghezza, ma la specie non è per ora nota. Il corpo dell'uomo è stato recuperato dalle acque dal fratello. Gli esperti del Dipartimento della Pesca hanno avviato un'indagine, che comprenderà un esame dei segni di morsi sul corpo dell'uomo per determinare quale specie di squalo è stato coinvolto nell'attacco.
L'attentato di oggi è il quarto  mortale al largo della costa del Western Australia dal settembre dello scorso anno.  Un portavoce del settore pesca dello stato ha detto una pattuglia aerea sarà impiegata a breve per determinare se lo squalo era ancora nella zona. Anche una nave del dipartimento, inviata da Bunbury, è attualmente alla ricerca delle acque.
Stratham Beach è stato chiusa e la polizia è presente sul posto. Oggi, il premier Colin Barnett si è detto preoccupato ddel numero degli attacchi degli squali negli ultimi sette mesi.  Ha detto che era stato informato ed era stato emesso un ordine di non sparare per uccidere. Un tale ordine sarebbe essere rilasciato soltanto se lo squalo appare una minaccia costante per la gente.  Mentre il premier ha detto di non sostenere l'abbattimento, ha anche aggiunto che c'era la necessità di rivedere le restrizioni imposte ai pescatori che catturano gli squali.  Ed ha esortato gli australiani a fare il bagno in acque sicure.

I recenti attacchi mortali di squali nel Wetsern Australi
Sabato 22 ottobre 2011: L'americano George Thomas Wainwright, 32 anni, muore dopo un attacco durante una immersione al largo di Rottnest Island

Lunedi, 10 ottobre 2011: Bryn Martin è stato probabilmente catturato da un grande squalo bianco dopo che era stato visto l'ultima volta a circa 350m dalla riva mentre si dirigeva verso il mare per la sua nuotata quotidiana davanti alla Indiana tea house.

Domenica 4 settembre 2011: Kyle Burden James viene ucciso mentre gioca con gli amici al Bunker Bay, vicino a Dunsborough.

Martedì 17 agosto 2010: Nick Edwards è morto dopo che uno squalo lo ha attaccato mentre era in navigazione nei pressi di Gracetown.

Sabato 27 Dic 2008: Il pescatore Brian Guest è preso da un grande squalo bianco, mentre fasnorkeling a Port Kennedy.

Sabato 19 Marzo 2005: Geoffrey Brazier viene attaccato da uno squalo 6m, che si ritiene essere un grande bianco, come stava facendo snorkeling vicino alle isole Abrolhos, al largo Geraldton.

Sabato 10 luglio, 2004: Brad Smith è attaccato da un grande squalo bianco mentre fa il surf nei pressi di Gracetown.

Lunedi 6 Novembre 2000:
Il nuotatore Ken Crew viene ucciso da un grande squalo bianco al largo di Cottesloe.

Lunedi 20 gennaio 1997: Windsurfer Werner Schönhofer è probabilmente ucciso da uno squalo tigre a Geraldton.

Lunedi 11 Settembre 1995:  IL subacqueo David Weir ucciso nei pressi di Hopetoun nel Sud-Ovest.

Domenica 21 novembre, 1993: Il pescatore di perle Richard Bisleyè  ucciso da uno squalo tigre al largo di Roebuck Bay, Broome.



Spegnete le luci alle 20.30, please. E’ l’ora della Terra


Alle 20.30 si spegnerà anche il Big Ben a Londra

ROMA - Cos'è l'Earth Hour? È l'Ora della Terra, un evento globale organizzato dal WWF per preservare il nostro pianeta. Quella di oggi 31 marzo è la prima edizione ufficiale del 2012, dalle 20.30 alle 21.30. L'iniziativa coinvolge tutti e tutti sono invitati a partecipare: consiste nel gesto simbolico di spegnere le luci di monumenti, luoghi, abitazioni; un'iniziativa lanciata come segno di rispetto per l'ambiente, che si traduce in un'azione concreta a favore della sostenibilità. 
In gioco c'è la salvaguardia della Terra, sempre più scossa dal profondo cambiamento climatico in atto da diversi decenni, che secondo gli esperti sta volgendo verso catastrofi naturali per via dell'inquinamento prodotto dall'uomo. L'Earth Hour si presenta quindi come una sfida e sta coinvolgendo privati cittadini, istituzioni, associazioni ambientali; è un tema caro a sempre più persone, quello dell'ambiente, forse per via anche della diffusione di notizie tramite la rete, in particolare i social media.
La prima edizione si è svolta nel 2007 e ha visto coinvolta la sola città di Sidney; dopo soli quattro anni, nel 2011, l'iniziativa ha coinvolto quasi 2 miliardi di persone, 5.200 città e centinaia di imprese e organizzazioni in 135 nazioni, anche per merito del tam tam mediatico che è esploso attorno all'iniziativa. Monumenti simbolo come il Colosseo, la Tour Eiffel, il Duomo di Milano, la ruota panoramica di Londra, le Cascate Victoria e il grattacielo più alto di Pechino si sono spenti in una sorta di "ola" di buio. Sensibilizzare è la parola d'ordine: l'Earth Hour serve soprattutto a coinvolgere in progetti sostenibili imprese e singoli cittadini per far sì che si adottino misure concrete per il risparmio energetico e il rispetto per l'ambiente.
Sono molti i canali per seguire l'evento: tramite la pagina ufficiale di facebook, Twitter (#earthhour), Flikr (dove si possono mandare le immagini dell'Ora della Terra in diretta); sul sito ufficiale è possibile conoscere gli eventi in ogni regione d'Italia (o del mondo) e scaricare l'app gratuita.
Ad esempio a Milano ritrovo alle ore 20.00 in Piazza della Scala: a piedi (con una candela in mano) o con bicicletta illuminata. Seguirà animazione da parte dei trampolieri e l’accensione dei lumini per creare il logo “60+” di Earth Hour con il coinvolgimento del pubblico

venerdì 30 marzo 2012

E' morto a 43 anni il preparatore dei portieri del Pescara di Zeman, Francesco Mancini


Mancini con Zeman sul campo del Pescara

PESCARA - Il Pescara e tutto il mondo del calcio sono in lutto. Francesco Mancini, preparatore dei portieri e stretto collaboratore di Zeman, è morto a causa di un malore improvviso a 43 anni. La moglie l'ha trovato in casa in gravissime condizioni e a nulla è servito l'intervento dei sanitari. Mancini è stato portiere del "Foggia dei miracoli", contribuendo alla promozione in A e diventando uno dei pilastri di Zemanlandia. Lo scorso anno è tornato a lavorare col boemo, seguendolo in Abruzzo.
La causa del decesso dovrebbe essere un infarto. In mattinata Mancini aveva diretto regolarmente l'allenamento della squadra biancazzurra prima di rientrare nella sua abitazione, dove poi si è sentito male. Soccorso dai sanitari del 118, è deceduto prima di essere trasportato in ospedale.

Sei ergastoli per l’omicidio di Lea Garofalo, la testimone di giustizia sciolta nell’acido


Lea Garofalo

MILANO - I giudici della I corte d'Assise di Milano hanno condannato all'ergastolo i 6 imputati del processo con al centro il sequestro e l'omicidio di Lea Garofalo, la testimone di giustizia sciolta nell'acido. I giudici hanno inflitto l'ergastolo, con isolamento diurno di due anni, a Vito e Carlo Cosco, quest'ultimo l'ex compagno della vittima. La pena dell'ergastolo, con l'isolamento diurno di un anno, e' stata inflitta a Giuseppe Cosco, Rosario Curcio e Massimo Sabotino. Per la figlia di Lea Garofalo, Denise, che si e' costituita parte civile contro il padre, Carlo Cosco, e' stato disposto un risarcimento di 200.000 euro. Ergastolo, con un anno si isolamento diurno, anche per Carmine Venturino. 
Sono state accolte le richieste del pm Marcello Tatangelo che aveva chiesto l'ergastolo per tutti gli imputati definendoli "6 vigliacchi" che hanno ucciso una donna.
Un riconoscimento al coraggio di Denise, la figlia di Lea Garofalo, che si e' costituita parte civile contro il padre, Carlo Cosco, condannato all'ergastolo per l'assassinio della madre, arriva dal fondatore di 'Libera', don Ciotti. "Dobbiamo inchinarci davanti a una ragazza coraggiosa - ha affermato don Ciotti, dopo la lettura del dispositivo - ha avuto il coraggio di spezzare i cerchi mafiosi e l'omerta', l'ha fatto per sua madre". I giudici hanno anche condannato i sei imputati a versare al Comune di Milano, che si era costituito parte civile, la somma di 25mila euro.

La vicenda
Lea Garofalo era una collaboratrice di giustizia sottoposta a protezione dal 2002, quando aveva deciso di testimoniare sulle faide interne tra la sua famiglia e quella del suo ex compagno Carlo Cosco. L'azione di repressione del clan Garofalo si concretizza il 7 maggio 1996 , quando i carabinieri di Milano svolgono un blitz in via Montello 7 ed arrestano anche Floriano Garofalo, fratello di Lea, boss di Petilia Policastrodedito al controllo dell'attività malavitosa nel centro lombardo.
Floriano Garofalo, nove anni dopo l'arresto e dopo l’assoluzione al processo viene assassinato in un agguato nella frazione Pagliarelle di Petilia Policastro l'8 giugno 2005. Lea, interrogata dal pm Antimafia Sandro Dolce, riferì dell'attività di spaccio di stupefacenti condotta dai fratelli Cosco grazie al benestare del boss Tommaso Ceraudo.
Lea dichiara al pm inoltre che attribuisce la paternità, fornendo oltretutto anche il movente, all'ex convivente ed al cognato, Giuseppe, detto Smith, dal nome di una marca di pistole. «L' ha ucciso Giuseppe Cosco, mio cognato, nel cortile nostro». Ammessa già nel 2002 nel programma di protezione insieme alla figlia e trasferita a Campobasso, se lo vede revocare nel 2006 perché l’apporto dato non era stato significativo. La donna si rivolge allora prima al TAR, che le dà torto, e poi al Consiglio di Stato, che le dà ragione. Nel dicembre del 2007 viene riammessa al programma, ma nell’aprile del 2009 – pochi mesi prima della sua scomparsa – decide all’improvviso di rinunciare volontariamente a ogni tutela e di tornare a Petilia Policastro, per poi trasferirsi di nuovo a Campobasso in una casa che le trova proprio l’ex compagno Carlo Cosco.

Il tentativo di rapimento 
Il 5 maggio 2009, Lea Garofalo vive nella città di Campobasso con la figlia Denise. A causa di un guasto alla lavatrice, la donna decide di chiamare l'ex compagno Carlo Cosco, residente a Milano per metterlo a corrente della situazione e l'uomo, dal suo canto, le invia nell'abitazione Massimo Sabatino. Si tratta però non di un idraulico ma di un trentasettenne recatosi sul posto per rapire ed uccidere Lea Garofalo. La donna riesce a sfuggire all'agguato grazie al tempestivo intervento della figlia Denise e informa i carabinieri dell'accaduto ipotizzando il coinvolgimento dell'ex compagno. Lea Garofalo conosceva, infatti, molti segreti della faida fra le famiglie Garofalo e Mirabelli di Petilia Policastro e si sarebbe dovuta recare, nel mese di novembre del 2009, a Firenze per depositare la sua testimonianza in un processo. In quella occasione avrebbe potuto svelare situazioni nelle quali il suo ex compagno era direttamente coinvolto. A pochi giorni dalla scomparsa è il giudice per le indagini preliminari di Campobasso, Teresina Pepe, a dichiarare immediatamente di sospetti a carico di Cosco disponendone, insieme a Massimo Sabatino, l’ordine di custodia cautelare: «È possibile affermare che Cosco avesse un interesse concreto sia a vendicarsi di quanto la Garofalo aveva già detto, sia ad evitare che potesse riferire altro».

L'agguato e l'omicidio 
Era il novembre del 2009  quando Cosco attirava l'ex compagna in via Montello 7 a Milano con l'intento di parlare del futuro della loro figlia Denise. Alcune telecamere inquadrarono madre e figlia nelle ore del pomeriggio lungo i viali che costeggiano il cimitero Monumentale: sono gli ultimi fotogrammi prima della scomparsa definitiva di Lea Garofalo. Il piano per il rapimento era stato organizzato quattro giorni prima: il noleggio del furgone da un cinese di via Paolo Sarpi, i 50 litri di acido, l'arma del delitto, il magazzino dove svolgere l'interrogatorio e l'appezzamento dove la donna è stata successivamente sciolta nell'acido. Sabatino e Venturino rapirono la donna in strada e la consegnarono a Vito e Giuseppe Cosco, i quali la torturarono per ore per farla parlare e poi la uccisero con un colpo di pistola. Il corpo venne portato in un terreno nel Comune di San Fruttuoso (Monza) ed in quel luogo venne sciolto nell'acido.



La Borsa chiude a +0,45%


MILANO - Modesti rimbalzi oggi delle Borse europee dopo i forti cali accusati ieri. A Milano il Ftse-Mib ha chiuso al più 0,45 per cento dopo aver subito una contrazione del 3,30 per cento nella seduta precedente. Il differenziale o spread dei Btp sui Bund tedeschi è sceso a 3,32 punti percentuali, o 332 punti base.

Spagna, tagli di bilancio per 27 miliardi. Congelati i salari dei dipendenti pubblici


Il vice primo ministro Soraya Saenz de Santamaria

MADRID - La Spagna farà tagli di bilancio per un valore di oltre 27 miliardi di euro  nel 2012, tra cui un congelamento dei salari dei lavoratori pubblici, per contenere il deficit pubblico: lo ha detto oggi il governo.
Ministeri avranno una riduzione media nei loro bilanci  di"circa il 17 per cento" di quest'anno, ha spiegato il vice primo ministro Soraya Saenz de Santamaria  dopo la riunione di gabinetto settimanale che ha approvato il bilancio 2012.
"Siamo in una situazione estrema. La nostra priorità è quella di ripulire i conti pubblici - ha detto - Questo è un momento che richiede seri sforzi per ridurre la spesa, ma anche riforme strutturali atte a spingere la crescita dell'economia  e creare posti di lavoro".
La Spagna deve ridurre  il suo deficit pubblico per rassicurare i mercati che non seguirà la Grecia, l'Irlanda e il Portogallo nel richiedere un salvataggio internazionale.
Il governo ha presentato il suo bilancio di austerità per il 2012 un giorno dopo uno sciopero generale contro i tagli alla spesa e le riforme del mercato del lavoro che rendono più facile tagliare posti di lavoro,.
Centinaia di migliaia di manifestanti hanno inondato le strade di Spagna con scontri a Barcellona, dove i giovani hanno dato fuoco a cassonetti e a un coffee shop Starbucks.

Processo a Parolisi: sarà chiesto il Dna a due macedoni


Parolisi torna in carcere al termine dell'udienza

TERAMO - Il Gup del Tribunale di Teramo Marina Tommolini chiederà di poter prelevare il Dna salivare ai due macedoni che il 18 aprile 2011, giorno della scomparsa di Melania Rea, si trovavano a Colle San Marco con la loro auto per lavori di ristrutturazione in un cantiere. Ai due extracomunitari verrà chiesto di poter prelevare il loro materiale genetico nella prossima udienza del rito abbreviato, fissata per il 30 maggio prossimo, che al momento vede Salvatore Parolisi come unico indagato per l'omicidio pluriaggravato della moglie. I due macedoni, padre e figlio, occupavano una roulotte vicino a Colle San Marco e verso la quale si diresse uno dei cani molecolari utilizzati durante le indagini sull'omicidio. Saranno convocati per l'udienza del 30 maggio e in quella circostanza potrà essere chiesto loro di sottoporsi a un prelievo salivare. 
"Se serve per completare anche l'ultimo tassello della verità siamo ben felici", ha dichiarato Mauro Gionni, l'avvocato della famiglia Rea. I due macedoni furono sentiti nei primi momenti dell'inchiesta sulla morte di Melania, e fu anche analizzata la loro auto, una Fiat Bravo, ma non emerse alcun risultato di rilievo. La richiesta del Gup "non cambia la nostra idea su Salvatore Parolisi", ha dichiarato Michele Rea, il fratello di Melania, all'uscita del Tribunale di Teramo dopo l'udienza di questa mattina. Nelle quattro ore e mezza dell'udienza, Salvatore Parolisi solo una volta, per un attimo, si è girato verso la zona alla sua sinistra dove sono il padre, la madre e il fratello di Melania e, secondo quanto riferito da un testimone, avrebbe fatto anche un cenno impercettibile. Non ci sono state reazioni da parte dei familiari.
 L'11 maggio prossimo, intanto, i genetisti e gli esperti medico-legali della difesa, della parte civile e del Tribunale si incontreranno per iniziare le operazioni peritali che su indicazione del giudice riguarderanno l'ora e le modalità della morte di Melania oltre alle analisi del materiale genetico trovato sul cadavere della donna. I risultati della perizia dei due esperti nominati dal Tribunale di Teramo, Gianluca Bruno e Sara Gino, saranno presentati nell'udienza fissata per il 13 luglio prossimo.

Gas ed elettricità, in arrivo una nuova stangata


ROMA - Dal primo aprile le tariffe del gas aumenteranno dell'1,8%, per un aggravio di 22 euro per una famiglia tipo, e quelle dell'energia elettrica del 5,8%, con una maggiore spesa annua di 27 euro. 
Lo ha deciso l'Autorità per l'energia elettrica e il Gas. Da maggio scatterà inoltre un ulteriore aumento dell'energia elettrica di circa il 4%, che l'Autorità aveva sospeso per un mese.
La decisione di rimandare l'aggiornamento della tariffa della luce intende dare un segnale "chiaro e concreto" ai decisori delle politiche energetiche, ha detto il presidente Guido Bortoni
Il tempo di un mese potrà servire "per operare le migliori scelte con modalità sopportabili per i cittadini e per le imprese alle quali si sta già chiedendo uno sforzo titanico vista la congiuntura economica".

Nuovo cinema paradiso (galleggiante). In Thailandia



BANGKOK - Drive in, vecchi ricordi, almeno dalle nostre parti. Dalle versioni americane in auto stile American Graffiti  alle serate estive all’aria aperta, tuttora d’estate, in vacanza. Esiste però un posto ancora più bello dove poter assistere ad uno spettacolo di cinema, e cioè farlo su di una platea ed uno schermo galleggianti, in mezzo al mare. Occorre però - riferisce ilturista.info - andare fino inThailandia, dove in occasione della proiezione finale della manifestazione “Film on the Rocks Yao Noi Festival” gli spettatori sono stati trasportati in barca fino al loro posto sedere di un cinema galleggiante, posto  in mare nel magico scenario della minuscola laguna di Nai Pi Lae sul piccolo isolotto di Kudu, appena a nord di Koh Yao Noi.
Uno schermo cinematografico galleggiante, piazzato tra due rocce  e una zattera separata da utilizzare come auditorium, il tutto posizionato all'interno di un magnifico anfiteatro naturale, una baia dalla forma circolare che si apre sul mare in corrispondenza di due grandi e suggestivi faraglioni.  Ovviamente l'installazione è stata fatta con il massimo rispetto per la natura: per costruirlo sono state utilizzate delle tecniche di spigolatura, usate dai pescatori locali di aragoste che di solito le applicano per costruire delle fattorie galleggianti. Il cinema è stato poi creato con materiali riciclati, e la sua struttura modulare consente flessibilità e il riutilizzo futuro. Infatti, dopo il suo primo utilizzo, il cinema galleggiante verrà smantellato e donato alla comunità di Yao Noi, che lo utilizzerà come un parco giochi e un palcoscenico galleggiante.

Libero per prescrizione il figlio del boss Tano Badalamenti, latitante dal 1999 in Australia. Era nella lista dei dieci latitanti più pericolosi

Vito Badalamenti
PALERMO - Il figlio del defunto boss di Cinisi Tano Badalamenti, Vito, 55 anni, sul quale dal 1999 pendeva una condanna definitiva a sei anni per mafia – mai eseguita – è un uomo libero: la prima sezione della Corte d’appello di Palermo, presieduta da Gianfranco Garofalo, ha accolto il ricorso dei legali di Badalamenti, Paolo Gullo e Vito Ganci. Nella lista dei dieci latitanti più pericolosi stilata dal Viminale e condannato al “maxiquater”, Badalamenti – secondo quanto scrive oggi il Giornale di Sicilia - usufruisce del diritto di chi è riuscito a non finire in galera per un tempo doppio rispetto a quello della condanna. La non esecuzione della pena, passati 12 anni, gli garantisce di poter tornare in Italia, dall’Australia, dove ha trovato rifugio, come uomo libero. L’unica misura ancora attiva – dopo che è caduta anche l’interdizione perpetua dai pubblici servizi – è la sorveglianza speciale, che lo costringerebbe a non allontanarsi da Cinisi, senza il permesso del giudice, a rientrare a casa prima delle 20 e a uscire dopo le 7.

Messina, dispersi in mare due pescatori

MESSINA - Sono in corso nel mare del messinese le ricerche di due pescatori di cui non si hanno notizie da mercoledì sera. Si tratta di Nicola Pirrella, 61 anni, e Nicolò Bonarrigo, 75 anni. La loro imbarcazione, parzialmente affondata, è stata trovata dalla Guardia costiera a un centinaio di metri dalla costa, al largo di Rodia, frazione di Messina. Avevano lasciato il porticciolo del villaggio di Rodia alle 12 di mercoledì per una battuta di pesca, che svolgevano per diletto.

Le nazioni africano dell'Ecowas minacciano di sigillare i confini del Mali in risposta al colpo di stato


BAMAKO - Le Nazioni del blocco dell'Africa occidentale ECOWAS fanno pressione sui leader del colpo di stato della scorsa settimana in Mali  dando loro 72 ore di tempo per riconsegnare il potere ai civili o affrontare sanzioni paralizzanti, compresa la chiusura delle frontiere commerciali del paese,  l'isolamento diplomatico e un congelamento dei finanziamenti da parte della banca centrale regionale.
Il paese dell'Africa occidentale è una vittima indiretta del conflitto dello scorso anno in Libia, da dove le armi sono fuoriuscite per sostenere una ribellione di tribu tuareg  del nord. Il colpo di stato è stato condotto dai soldati che si lamentano che il governo non ha dato loro i mezzi adeguati per combattere la rivolta.
Manifestanti a favore del colpo di stato a Bamako
La minaccia di chiusura delle frontiere è stato annunciato ai giornalisti nella vicina Costa d'Avorio dal blocco occidentale ECOWAS dopo che a una delegazione di cinque dirigenti regionali era stato impedito di atterrare in Mali da un'invasione di pista da parte di supporter del colpo di stato all'aeroporto della capitale Bamako. "E '(la visita) è stata annullata dopo che la giunta ha permesso manifestanti di invadere la pista - ha detto un funzionario ECOWAS - È comprensibile che questo abbia creato un allarme di sicurezza costringendo i capi di Stato di sospendere il loro arrivo."
I manifestanti inalberavano, alcuni striscioni con le scritte "ECOWAS, noi dobbiamo risolvere i nostri problemi" e "ECOWAS, la vergogna d'Africa".
I leader, tra cui il presidente ivoriano e attuale capo ECOWAS Alassane Ouattara, hanno fatto ritorno ad Abidjan, dove è stato rilasciato un ultimatum agli ufficiali che stanno dietro il colpo di stato in quella che fu una delle democrazie più stabili della regione.
Ha detto che le sanzioni dovrebbe includere: la chiusura delle frontiere e la esportazione dell’oro estratto dalle miniere maliane, il congelamento del conto del Mali presso la banca centrale della zona franca dell'Africa occidentale e le restrizioni dei suoi negoziati con banche private della regione; congelamento di beni e divieto di viaggio per i singoli membri della giunta.
Le misure, se applicate, potrebbero ulteriormente danneggiare gli interessi del i terzo produttore d’oro più grande dell'Africa. La minaccia  sottolinea come i vicini del Mali prendano seriamente un colpo di stato che temono potrebbe innescare tentativi simili in paesi cdevastate da decenni di guerra civile .
Non è ancora chiaro se i leader - Costa d'Avorio, Niger, Benin, Burkina Faso, Liberia - abbiano programmato di fare un nuovo tentativo per visitare nuova giunta del Mali il Venerdì.
I ribelli del nord, che utilizzano armi di contrabbando dalla dell’arsenale del deposto leader libico Muammar Gheddafi vorrebbero crearsi una patria nel deserto e hanno detto che prevedono di utilizzare il caos del colpo di stato a Bamako per attaccare altri paesi, tra cui Timbuktu.
Un residente di Kidal, una delle più grandi città nel nord del Mali, ha detto a Reuters che il fuoco di armi pesanti si è sentita questa mattina alla periferia della città. Più tardi, Hohhomeny Belco Maiga, presidente dell'Assemblea regionale per Kidal, ha detto che il combattimento era attenuato, ma non si aspettava una pausa adeguata. "La notte sarà lunga. i ribelli sono determinati ", ha detto per telefono.

Casini rinuncia ai benefit da ex presidente della Camera


ROMA - Pier Ferdinando Casini rinuncia ai benefit che gli spettano in quanto ex presidente della Camera. Lo ha comunicato lo stesso leader dell'Udc in una lettera inviata alla terza carica dello Stato, Gianfranco Fini, e pubblicata sul suo blog.

"Illustre Presidente - ha scritto Casini - ho avuto il privilegio di guidare la Camera dei deputati dal 2001 al 2006 e ritengo di averla servita con onestà ed equilibrio, come da più parti mi è stato riconosciuto. Ho preso atto delle decisioni assunte ieri, a maggioranza, dall'Ufficio di presidenza in relazione allo status degli ex Presidenti. Ringrazio Lei ed i colleghi ma Le comunico che non intendo avvalermi della delibera e rinuncio, con effetto immediato, ad ogni attribuzione e benefit connessi a questo status".

Ieri l'ufficio di presidenza della Camera, con una delibera presa a maggioranza, ha stabilito che i benefit per gli ex presidenti non siano più a vita ma durino "solo" 10 anni, eccezione fatta per coloro che sono ancora deputati in carica o lo sono stati nella precedente legislatura: leggi Luciano Violante, Casini e Fausto Bertinotti. Per loro, i 10 anni vengono conteggiati dall'inizio della prossima legislatura. Per Irene Pivetti e Pietro Ingrao cessano immediatamente.

Il "caso neutrini": si è dimesso il coordinatore dell'esperimento


Antonio Ereditato

ROMA - Si è dimesso Antonio Ereditato, il coordinatore dell'esperimento "Opera" cui lavora il gruppo di ricerca internazionale che lo scorso settembre aveva scoperto che i neutrini erano più veloci della luce: quella che sembrava una rivoluzione per la Fisica è stata poi smentita da successive misurazioni, che hanno dimostrato un'anomalia nel funzionamento degli apparati utilizzati per misurare la velocità del fascio dei neutrini dal Cern di Ginevra ai laboratori nazionali del Gran Sasso dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.

La conferma arriva dall'Infn e il vicepresidente dell'Istituto, Antonio Masiero, spiega che "nel prendere atto delle dimissioni del professor Antonio Ereditato da portavoce dell'esperimento Opera, l'Infn auspica che la collaborazione Opera possa ritrovare unità e nuova leadership nel perseguire il suo primario obiettivo specifico, quello di osservare la comparsa di neutrini di nuovo tipo a partire dai neutrini di tipo mu provenienti dal Cern (oscillazioni dei neutrini)".

"Ricordiamo che, come è stato riportato nell'incontro svoltosi al laboratorio del Gran Sasso dell'Infn lo scorso mercoledì, ulteriori e definitive misure della velocità dei neutrini - continua Masiero - saranno effettuate al Gran Sasso da quattro esperimenti (tra i quali lo stesso Opera) quando il Cern invierà un nuovo fascio di neutrini a pacchetti alla fine del mese di aprile".

Ereditato, 56 anni di Napoli, insegna Fisica delle particelle elementari all'Università di Berna, dove è direttore del LHEP, il Laboratory for High Energy Physics dell'Albert Einstein Centre for Fundamental Physics.

L'Alta Corte del Kerala rinvia a lunedì la decisione sulla giurisidizione dei due marò

NEW DELHI - L'Alta corte del Kerala ha rinviato a lunedì la decisione sul ricorso italiano in merito alla giurisdizione del caso relativo ai due marò italiani. Il giudice aveva rinviato a oggi l'udienza per permettere alla parte italiana di rettificare un "vizio di forma" nella presentazione della domanda del ricorso. Nella causa si contesta l'applicabilità del codice penale indiano all'incidente del 15 febbraio.

Venti islamisti arrestati stamattina a Tolosa: appartengono al movimento pro-jihadista Forsane Aliza, quello del massacratore dei bambini ebrei


Un militante di Forsane Aliza

Il blocco di un'auto sospetta nei pressi di Tolosa
PARIGI - La polizia francese ha arrestato questa mattina una ventina di persone degli ambienti islamici radicali nel paese, in particolare a Tolosa, più di una settimana dopo la morte del terrorista Mohamed Merah, che ha fatto 7 morti in 3 attentati.

I sospetti si ritiene  gravitino nel movimento di pro-jihadisti Forsane Aliza,  gruppo fondamentalista colpito dallo scioglimento deciso dal Ministero degli Interni il 29 febbraio 2012.

L'ondata di arresti è stata condotta congiuntamente dalla Direzione Centrale della Polizia giudiziaria (DCPJ) e dalla Direzione Centrale di Intelligence interna (DCRI). 

Gli arresti, come si è detto arrivano otto giorni dopo l’uccisione di Mohamed Merah,  che aveva ammazzato sette persone, compresi tre bambini, tra 11 e 19 marzo. "Non c'è alcun legame tra i due casi", ha una  sorgente della polizia anche se la pista Forsane pista era stato citata da diverse fonti, durante l'assedio di Tolosa per appartamento Raid. 



'Dopo la sepoltura, non senza polemiche, di Merah a Tolosa, le indagini continuano su eventuali complicità nella strage. Si parla in modo sempre più insistente di un terzo uomo: il fratello di Mohammed, Abdelkader Merah, avrebbe infatti indicato la presenza di un altro complice presente al furto dello scooter utilizzato per le stragi.
E dopo l'annuncio di nuove, più dure, misure contro i presunti islamisti radicali, la Francia ha vietato l'ingresso sul territorio nazionale a quattro personalità straniere invitate al Congresso dell'Unione delle organizzazioni islamiche di Francia (UOIF), che si svolgerà a Parigi dal 6 al 9 aprile.
"Rammarico" è stato invece espresso dal governo per la presenza, inevitabile, di Tariq Ramadan, controverso intellettuale di origine egiziana, ma con passaporto svizzero, in passato propagatore di idee molto radicali.

Corre il rincaro del carrello della spesa: a marzo +4,5% annuo


ROMA  - Il tasso d'inflazione annuo a marzo resta stabile al 3,3%, lo stesso valore già registrato a febbraio. Lo rileva l'Istat nelle stime preliminari, indicando un aumento dei prezzi al consumo su base mensile dello 0,5%.
Il rincaro annuo del cosiddetto carrello della spesa, cioé dei prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza (dal cibo ai carburanti), è semprre a marzo del 4,6%, un valore, superiore al tasso d'inflazione (3,3%), che risulta il più alto dall'ottobre del 2008 (quando si registrò lo stesso livello).  Il rincaro annuo, quindi, risulta anche in accelerazione su febbraio (quando era pari al +4,5%). E si allarga, così, il divario con il tasso d'inflazione, raggiungendo 1,3 punti percentuali. Anche su base mensile la crescita dei prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza dai consumatori è consistente (+0,6%).
 A marzo l'Istat, nelle stime preliminari, registra forti aumenti su base annua per i prezzi delle sigarette, +8,8%, per quelli del caffé, +12,8%, e per il trasporto aereo passeggeri, +14,9% (su base mensile +16,3%). Tra gli alimentari resta sempre su alti livelli il tasso di crescita del prezzo dello zucchero (+12,5%). Tra i servizi, invece, considerevole è il rincaro tendenziale delle spese condominiali (+4,2%). Guardando ai beni energetici, oltre a benzina e gasolio, marcato è anche il balzo messo a segno dal Gpl (+8,8% congiunturale e +7,9% annuo). A marzo il tasso di crescita annuo del prezzo della benzina resta stabile al 18,6%, come a febbraio, mentre su base mensile sale del 3,4%. Il gasolio per i mezzi di trasporto rincara del 22,5% in termini tendenziali (dal 25,5% di febbraio) e sale dell'1,9% sul piano congiunturale.

Il ministro Fornero: "Non dimentico gli esodati, non sono senza cuore". E nel 2013 tornerà a insegnare


Il ministro Elsa Fornero

ROMA - Abbiamo fatto una riforma delle pensioni seria e severa che ha portato cambiamenti importanti". Il ministro del Welfare, Elsa Fornero, rivendica il proprio lavoro, e ammette che "si sono creati problemi, gli esodati sono uno dei problemi". "Me ne faccio carico - prosegue - non li ho dimenticati. Sono di più dei conti che abbiamo fatto ma troveremo una soluzione equa". Il ministro ha poi aggiunto che nel 2013 tornerà a insegnare all'università.
"Mi stupisco quando vengo descritta senza cuore, non lo sono", ha poi aggiunto. "L'idea che ci sia così tensione sociale, così disperazione fino ad arrivare a gesti estremi mi crea angoscia, l'idea che il governo e il ministro sia insensibile, non lo è. Anche se appariamo freddi e tecnici ci mettiamo sensibilità, spaccare il Paese è l'ultima cosa che vogliamo fare", ha sottolineato.

Per quanto riguarda il dialogo con i sindacati, il ministro ha spiegato: "Abbiamo portato avanti sempre un colloquio sincero. Non abbiamo mai dato una impostazione ideologica alla discussione. Non abbiamo mai messo l'articolo 18 sotto un faro ideologico". E poi: "Sarebbe stato molto importante per il Paese avere avuto un accordo con tutti. Sarebbe stato un grande risultato.Ma lo dico chiaramente: non ho mai fatto parte del 'partito' che pensava che con la Cgil fuori, la riforma avrebbe avuto una maggiore capacità di persuasione rispetto ai mercati. Che i mercati, cioè, si convincessero che la riforma era migliore se non c'è la Cgil. Non l'ho mai pensato e l'ho sempre detto a Susanna Camusso".

E sui licenziamenti, ha affermato: "La soluzione vincente sarebbe l'idea di scoraggiare il ricorso al giudice". "Dobbiamo partire dal presupposto che i lavoratori non sono tutti fannulloni e che gli imprenditori non sono solo sfruttatori. In Germania si va dal giudice per il 5% di casi di licenziamento, andare dal giudice è la parte di fisiologia e non di patologia".

Osimo: padre accoltella il figlio e poi si uccide


OSIMO (Ancona)  - Al culmine di un violento litigio, un uomo di 61 anni ha accoltellato il figlio di 27 al fianco sinistro e poi, uscito sul pianerottolo, si è conficcato la stessa arma al petto all'altezza del cuore ed è morto. E' successo la scorsa notte a Osimo, in via Cellini.
Il sessantunenne si chiamava Giorgio Binci. I poliziotti hanno trovato il corpo del padre sul pianerottolo, al secondo piano, con il coltello ancora nel torace. Il figlio Alberto era invece nell'appartamento con un ferita sanguinante al fianco. Dal racconto del giovane e da quello di alcuni vicini che erano presenti, gli agenti hanno ricostruito la dinamica del fatto. Il sessantunenne soffriva da tempo di sindrome depressiva e sarebbe stata questa a far scattare il litigio e l'aggressione.  
Dalle prime indiscrezioni sembrerebbe che il figlio volesse far prendere delle medicine al padre, che pero’ si opponeva. All’insistenza del figlio, l’uomo ha preso un coltello per poi ferire gravemente il ragazzo. I due, al momento del dramma, si trovavano da soli in casa. L’uomo, accortosi di quanto compiuto, ha iniziato a vagare per il condominio svegliando anche i vicini che hanno allertato polizia e 118, dopodiche’ e’ tornato in casa e si e’ ucciso, credendo probabilmente di aver ammazzato il figlio, riverso a terra in una pozza di sangue.
Dopo le prime cure da parte del 118, Alberto Binci è stato trasportato all'ospedale di Torrette di Ancona e sottoposto ad un intervento chirurgico. Il giovane si trova ora ricoverato nel reparto di rianimazione ed e’ in prognosi riservata. Il 28enne ha riportato varie ferite da taglio tra cui, la piu’ grave, che gli ha lesionato l’intestino

Lo spread in salita, Borsa in rialzo


MILANO - Il differenziale tra i Btp e il Bund a 10 anni sale ancora e apre a 346 punti con un rendimento al 5,28%. Avvio positivo per Piazza Affari: il  indice Ftse Mib segna una crescita dello 0,65% a 16.010 punti, l'Ftse It All-Share un aumento dello 0,57% a quota 17.015.

Eurispes: a una famiglia servono 2500 euro per i beni essenziali. Il 35% dei dipendenti è costretto a un doppio lavoro per arrivare alla fine del mese


ROMA - L'Eurispes stima che, nella media nazionale, il costo mensile per i beni essenziali di una famiglia composta da quattro persone è di 30.276 euro l'anno cioé di 2.523 euro al mese. E' quanto rileva il rapporto 'L'Italia in nero' di Eurispes e Istituto San Pio V di Roma. Il calcolo si basa su una famiglia tipo (idealmente composta da due adulti e due bambini) "che risparmia su tutto ma non fa mancare nulla ai figli e conduce un'esistenza quasi spartana ma dignitosa".

Solo la spesa alimentare per una famiglia tipo è pari a 825 euro (va da un massimo di 950 euro al mese nelle regioni del nord-ovest ad un minimo di 748 euro al mese nel Mezzogiorno). Secondo l'Eurispes, guardando alle diverse voci di spesa, in media per l'abbigliamento un nucleo di quattro persone spenderebbe 240 euro al mese, per la casa 890 euro e per le spese medico-sanitarie 950.

L'Eurispes ipotizza che almeno il 35% dei lavoratori dipendenti "sia ormai costretto ad effettuare un doppio lavoro per far quadrare i conti e arrivare alla fine del mese". 

Monti: il “montismo” non esiste


MILANO - Il "montismo" "non esiste", e dopo il voto tornerà a governare un governo politico. Lo garantisce, in una lettera al Corriere della Sera, il presidente del Consiglio, Mario Monti, il quale spiega che in questi mesi la politica sta mostrando "senso di responsabilità" come gli italiani, che sono "maturi" e "più consapevoli di quanto si ritenesse" della necessità di fare sacrifici. Proprio per questo all'estero c'è "apprezzamento per il nostro Paese".

Maxi retata dei carabinieri contro le cosche della ‘ndrangheta cosentina


COSENZA - I carabinieri di Cosenza hanno arrestato decine di presunti appartenenti a cosche della 'ndrangheta operanti nella provincia e con diramazioni in altre regioni. Nell'inchiesta sono indagate, complessivamente, 250 persone
Gli arresti sono in corso, oltre che in Calabria, anche nel Lazio, in Lombardia e in Veneto. All'operazione partecipano 500 militari, elicotteri e unità cinofile.

giovedì 29 marzo 2012

L’Algeria rifiuta il corpo dell’assassino di Tolosa


PARIGI - L’Algeria si è rifiutata di accettare il corpo di Mohammed Merah per la sepoltura, ha detto il padre. Mohammed Ben Allal, voleva che il figlio venisse sepolto nella casa ancestrale della famiglia  dopo essere stato ucciso dalla polizia nell'appartamento di Tolosa in cui si era barricato dopo aver compiuto la strage nella scuola ebraica.
Il ministero degli Esteri francese ha rifiutato di dire dove Merah sarebbe stato sepolto, definendola "una questione privata". 
 Abdallah Zekri, un rappresentante della Grande Moschea di Parigi, ha detto che la moschea ha preso accordi per seppellire Merah  ed ha voluto "procedere ad una sepoltura discreta e veloce e chiudere questo capitolo", ha detto 

Fede nel suo ufficio: la vigilanza lo prega di andarsene

MILANO - L'ex direttore del Tg4, Emilio Fede si è presentato oggi, in mattinata, nella redazione di Milano Due e si è seduto nel suo ufficio a piano terra del Palazzo dei Cigni. Questo nonostante ieri Mediaset, con un comunicato, avesse annunciato l'interruzione del rapporto di lavoro dopo 23 anni.

Il giornalista è rimasto alcune ore nella redazione dicendo di non voler parlare dato il momento delicato. Attraverso una collaboratrice ha annunciato l'intenzione di rimanere al suo posto.

Fede ha infine deciso di lasciare la sede dopo che il servizio di vigilanza gli ha chiesto gentilmente di allontanarsi.

E' il marzo più caldo degli ultimi 15 anni



ROMA - Erano 15 anni che a marzo in Italia non si registravano temperature cosi' alte. Lo ricorda il sito 3bmeteo.com, sottolineando che i valori attuali sono oltre 10 gradi superiori alla norma. 
Anche citta' come Milano, Firenze, Bologna, Bolzano, Forli', Parma, Ferrara hanno toccato i 26 gradi, Torino, Verona, Bergamo e Pescara 25, sfiorando i record di temperatura piu' alta per il mese. 
Ed e'allarme per la siccita'. Per Pasqua ''qualche pioggia potrebbe interessare il Nord e le tirreniche''.

Trovato nel Tevere il corpo del bimbo gettato in acqua dal padre


ROMA - Il corpo di un bimbo è riaffiorato nelle acque del Tevere a Fiumicino. Da una prima ipotesi potrebbe trattarsi del corpo del bimbo di 16 mesi gettato nel fiume dal padre nelle scorse settimane a Roma.
Il 4 febbraio a ponte Mazzini, un uomo di 26 anni, romano con un precedente per spaccio, gettò nel Tevere il figlio, dopo averlo strappato ai familiari della ex compagna, ricoverata in ospedale. A recuperare il corpo a Fiumicino stanno lavorando la polizia fluviale, i vigili del fuoco e il 118.