KABUL - Le autorità afghane sarebbero riuscite a sventare un attentato suicida di massa al quale avrebbero dovuto prendere parte almeno undici kamikaze, tanti quanti sarebbero i giubbotti esplosivi confiscati, che sarebbero dovuti essere innescati a bordo di altrettanti pullman di servizio, durante il trasporto da e per il lavoro di personale del ministero della Difesa. E' infatti all'interno di tre stanze adiacenti a un parcheggio annesso alla sede del dicastero, situato in piena Kabul a meno di un chilometro dal Palazzo Presidenziale, che i giubbotti sarebbero stati trovati. Sarebbero coinvolti anche militari dell'Esercito regolare locale, sei dei quali sarebbero stati trovati bene armati e in procinto di colpire. Tutti sarebbero stati arrestati, insieme ad altre dodici persone bloccate nella giornata odierna, per un totale di diciotto.
Stando alle fonti riservate dell'intelligence afghana, il piano sarebbe stato mandato a monte appena in tempo: i supposti attentatori suicidi nel giro di appena tre quarti d'ora dopo la loro cattura avrebbero infatti dovuto cominciare a farsi saltare in aria sui pullman, coinvolgendo nelle esplosioni un totale stimato di non meno di 1.100 persone. Si sarebbe potuto insomma trattare di uno dei massacri anti-governativi su piu' vasta scala negli oltre dieci anni trascorsi dall'inizio del conflitto nel Paese centro-asiatico. Arrestate in tutto 18 persone.
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