ROMA - Per le vacanze di Pasqua partirà solo il 29% degli italiani: il restante 71% resterà a casa e tra i partenti il 56% sarà fuori solo una notte. Tutta colpa del caro carburanti: quest'anno, rispetto al 2011, un pieno di benzina costa mediamente 14 euro in più. Lo sostiene una ricerca l'associazione dei consumatori Adoc.
Per il presidente dell'Adoc Carlo Pileri "la crisi ha messo in ginocchio le famiglie: basti pensare che tra i partenti ben il 56% starà fuori solo una notte, mentre il 26% farà solo una gita di un giorno, soprattutto a Pasquetta, quando a muoversi sarà il 41% degli italiani. Solo il 4% dei partenti, invece, potrà permettersi di dormire fuori tre notti. In merito al budget per le vacanze, il 36% dei partenti spenderà meno di 200 euro, mentre solo il 19% potrà permettersi di spendere più di 400 euro. Non ci sorprende che si preferisca la vacanza breve, il carovita e la perdita del potere d'acquisto impongono la riduzione dei giorni a disposizione per svagarsi".
Ad incidere profondamente sulle decisioni dei consumatori - sottolinea Pileri - è il caro carburanti, rispetto alla scorsa Pasqua si spendono 14 euro in più per un pieno di benzina, un rincaro pari al 18%. Secondo lo studio dell'Adoc l'Italia continua ad essere la meta preferita, con il 62% delle preferenze, ma salgono le quotazioni per le mete estere, destinazione scelta dal 38% dei partenti. Solo il 4% dei viaggiatori alloggerà per 3 o più notti fuori casa, nessuna notte fuori per il 26% degli italiani. Il locale preferito per festeggiare è l'agriturismo, che vede crescere del 3% la clientela rispetto allo scorso anno. In crescita del 7% anche gli italiani che scelgono il pranzo 'al sacco', la soluzione più economica, mentre calano del 10% le presenze nei ristoranti", conclude il presidente dell'Adoc.
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