mercoledì 31 agosto 2011

Tubercolosi al Gemelli di Roma: altri 22 bambini trovati positivi. In tutto, sono finora 79 su 1197 visitati


ROMA - Sono 22 (su 167) i nuovi casi di positività ai test per la tubercolosi effettuati oggi su bimbi nati al Gemelli di Roma. A renderlo noto è' la Regione Lazio. Le famiglie dei bambini interessati sono state gia' avvisate: si tratta di 17 maschi e 5 femmine. Un bambino e' nato nel mese di gennaio, 10 bambini a febbraio, 4 a marzo, 3 ad aprile, 2 a maggio, uno a giugno ed uno a luglio. 
Complessivamente, ad oggi sono state effettuate 1197 visite e test di cui sono pervenuti 996 risultati, dei quali 79 emersi come positivi, con una media del 7,9%.

L’uragano Irene sarà alla fine una delle 10 catastrofi più costose degli Usa. Conti salatissimi: tra i 7 e i 10 miliardi di dollari (solo per il 40% verranno rimborsati dalle assicurazioni)




NEW YORK - Il presidente Usa Barack Obama ha dichiarato  "catastrofe grave" gli allagamenti in North Carolina e nello Stato di New York. La mossa di Obama permette ai due stati di attingere afondi extra per i soccorsi.
L'uragano Irene, in dffetti, molto probabilmente si rivelerà una delle 10 catastrofi più costose nella storia degli Usa e gli analisti hanno detto che gran parte del danno non può essere coperto da assicurazione perché è stato causato non dai venti, ma dalle inondazioni, che sono esclusi dagli standard assicurativi. Lo ha spiegato in un ampio servizio il New York Times. Il costo della tempesta è valutato tra i  7 miliardi e i 10 miliardi di dollari, in gran parte perché l'uragano ha investito una superficie insolitamente ampia della East Coast. Al di là delle inondazioni che hanno causato il caos negli stati di New York e del Vermont, l'uragano ha allagato e distrutto le coltivazioni di cotone e tabacco nella Carolina del Nord, mentre la raccolta di molluschi è stata temporaneamente sospesa nella baia di Chesapeake, l’energia elettrica sospesa ha tenuto i pendolari lontani dai loro posti di lavoro nell'area metropolitana di New York e ha spinto i turisti via dalle spiagge atlantiche nel picco della stagione estiva.
Mentre gli assicuratori hanno generalmente coperto circa la metà delle perdite totali nelle tempeste del passato, si potrebbe finire stavolta con una copertura di meno del 40 per cento dei costi connessi con l'uragano Irene. Questo in parte perché la maggior parte dei danni  è stata causata da inondazioni, e non è chiaro quante case danneggiate siano assicurate anche per le alluvioni, e in parte perché le franchigie sono aumentate vertiginosamente nelle zone costiere negli ultimi anni, che richiedono ad alcuni proprietari di casa di coprire un valore di  4.000 dollari di danni o più prima che gli assicuratori coprano la perdita.
Questo potrebbe rendere più difficile  molti proprietari di case colpite dal disastro di affrontare la ricostruzione e potrebbe smorzare qualsiasi impulso a breve termine al settore delle costruzioni che accompagna di solito le tempeste più importanti.
I governatori di New York, New Jersey e Connecticut hanno cercato di accelerare le dichiarazioni di disastro da parte del governo federale, il che aprirebbe la strada per ulteriori aiuti federali. Il governatore Andrew M. Cuomo di New York ha scritto il presidente Obama che aveva visto "centinaia di case private distrutte o con gravi danni e una quantità enorme di danni alle infrastrutture pubbliche". Il governatore Chris Christie del New Jersey ha scritto il presidente che "l’immediata assistenza federale è necessario ora per i residenti in un momento emotivamente e finanziariamente devastante ".
Fiumi e torrenti interni sono ancora in aumento nel New Jersey e Connecticut, costringendo all'evacuazione di migliaia di persone.
"Credo che questo sia un evento più grande di quanto la gente pensa che sia stato", ha detto il governatore del Connecticut, Dannel P. Malloy..
I funzionari degli stati della costa orientale hanno detto che era troppo presto per il conteggio dei danni e che erano ancora concentrati sulla rimozione detriti e sul ripristino dell’energia elettrica, cercando di riaprire le strade allagate e i ponti, e, in alcune zone, aiutando persone ancora isolate.
Nel sud del Vermont, la Guardia Nazionale trasportato cibo, acqua e altri rifornimenti a centinaia di persone che erano rimaste bloccate in 13 città tagliate fuori dalle inondazioni. Più di 260 ponti e 30 strade statali sono rimasti, almeno in parte ancora chiusi  e in alcune aree rimane la minaccia dei grandi fiumi, come il Connecticut, che si prevede  continueranno ad aumentare perché stanno raccogliendo il deflusso degli affluenti.
A Mendon una parte della Route 4, il principale collegamento est-ovest  del Vermont, è stata spazzata via, così come 35 ponti, di cui almeno quattro ponti storici coperti, Quattro ponti ferroviari nello stato sono intransitabili e Amtrak ha annunciato di aver sospeso a tempo indeterminato il servizio di treni sulle sue rotte nel Vermont.
Preoccupata che i rapporti della devastazione possano fermare i visitatori mentre il Vermont entra in una delle sue stagioni turistiche principali - lschiere di persone vogliono ammirare gli alberi con le foglie che l’autunno colora di rosso nei boschi - la Camera di commercio del Vermont ha aperto una pagina di Facebook, VisitVT, in cui pensioni e le altre imprese possono lasciare messaggi spiegando se sono aperti e se sono stati danneggiati.
Nel Delaware, sono state evacuate spiagge popolari come Rehoboth Beach lo scorso fine settimana e sono stati chiusi ristoranti e hotel, anche se il governatore Jack Markell sta invitando la gente a tornare per la festa dei lavoratori ""portando gli amici.

La “guerra” delle esplorazioni petrolifere nell’Artico russo: perquisita una sede di Bp nella città di Tyumen, in Siberia “senza validi motivi”


MOSCA - Forze dell'ordine russe hanno fatto irruzione negli uffici di Mosca del gigante petrolifero BP: la compagnia lo ha detto oggi definando l’azione una interferenza "illegale" nel suo lavoro e “senza giusta causa”, anche se ordinato da un tribunale.
Il raid è legato ad una lunga battaglia tra BP e il partner russo, TNK-BP nell’ambito della esplorazione petrolifera nella Russia artica e avviene un giorno dopo la firma da parte della ExxonMobil di un accordo con la compagnia petrolifera russa Rosneft, che include l'esplorazione artica, un duro colpo per Bp. 
Gli ufficiali giudiziari hanno fatto irruzione dell'ufficio di Mosca di BP  dopo un reclamo dell’azionista di minoranza TNK-BP, Andrei Prokhorov, che ha citato una perdita di  2,7 miliardi di dollari come conseguenza del fallito accordo di scambio tra la compagnia russa  Rosneft e BP.
Nel mese di gennaiola Rosneft, controllata dallo Stato russo,  e Bp avevano concordato un concambio del valore di  16 miliardi di dollari per affrontare lo sviluppo della piattaforma artica di ricerche. L’accordo è stato poi bloccato da un'ingiunzione giudiziaria a seguito di azioni legali da parte del consorzio AAR, che rappresenta il partner del gigante brittanico, la russa TNK-BP legata a Bp da una joint venture .
Secondo la rivendicazione  di Prokhorov, l'affare aveva violato gli interessi degli azionisti TNK-BP.
Il raid è stato effettuato su ordine di un tribunale arbitrale della città di Tyumen nella regione siberiana che ha richiesto  documenti, che "determinino le funzioni professionali e il codice di condotta del consiglio di amministrazione dell'azienda."
La corte ha anche chiesto i documenti contenenti informazioni sulle cittadinanze dei membri del consiglio e la loro attività professionale.
 “Se si lascia passare questa  decisione - protesta Bp - significa che si può perquisire senza validi motivi la sede di un'azienda a volontà ed esaminare tutti i suoi documenti".

Se la stazione spaziale internazionale resterà vuota, rischia di cadere sulla Terra. E i razzi Soyuz non partono



CAPE CANAVERAL - Lasciare la Stazione spaziale internazionale "Alpha" senza equipaggio aumenta in modo esponenziale i rischi di perdere l'Iss che potrebbe precipitare sulla Terra. La struttura, che può in teoria essere mantenuta in funzione per via remota a tempo indefinito, infatti, potrebbe essere in pericolo senza equipaggio: lo ha dichiarato in conferenza stampa il responsabile del programma Iss, Michael Suffredini in collegamento con i colleghi russi.
In particolare, secondo la Nasa esiste una possibilità su dieci di perdere la stazione entro sei mesi senza un equipaggio a bordo in grado di affrontare un problema potenzialmente critico, e una su due entro un anno. 

L'Iss potrebbe infatti essere sgomberata e rimanere senza equipaggio se non saranno risolti i problemi ai vettori russi utilizzati per il lancio delle capsule Soyuz e delle navette di rifornimento Progress: i razzi russi sono attualmente gli unici in grado di raggiungere "Alpha" dopo la fine del programma shuttle.
La Russia aveva annunciato di aver sospeso per almeno un mese la partenza di un proprio equipaggio verso la stazione, dopo che una nave da carico senza equipaggio era precipitata schiantandosi in Siberia il 24 agosto scorso. Si spera di effetture il prossimo lancio entro la fine di ottobre o all'inizio di novembre: era stato programmato per il 22 settembre.
Al momento a bordo della Iss ci sono sei astronauti, tre dei quali dovrebbero ritornare sulla Terra il prossimo 8 settembre e il resto il 16 novembre. Se i problemi tecnici non saranno risolti per la metà di novembre l'equipaggio - che tornerebbe a bordo delle due Soyuz attraccate su "Alpha" - non verrebbe sostituito.
Il relitto della Progress precipitata la settimana scorsa - presumibilmente a causa di un guasto ad una delle pompe del combustibile del razzo vettore - non è ancora stato recuperato: se un simile incidente fosse avvenuto ad una Soyuz tuttavia non vi sarebbero state conseguenze fatali per l'equipaggio dato che la capsula è in grado di distaccarsi dal vettore e rientrare autonomamente.

I ribelli: "Gheddafi è ancora in Libia e noi abbiamo il diritto di ucciderlo". A Tripoli riapre l'ambasciata italiana

TRIPOLI - Muammar Gheddafi è sicuramente in Libia e "se non si arrende, abbiamo il diritto di ucciderlo". Lo hanno detto alti rappresentanti del Consiglio nazionale di transizione. "L'informazione che ho è questa: Gheddafi è, all'80%, ancora in Libia", ha dichiarato Omar Hariri, responsabile degli affari militari a Tripoli. "Riteniamo che si trovi in Libia. E' nostro diritto ucciderlo", ha aggiunto Ahmad Darrad, responsabile degli interni. "Lui ci uccide. E' un criminale, un fuorilegge. In tutto il mondo se un criminale non si arrende, è diritto di coloro che devono far rispettare la legge di ucciderlo", ha detto ancora Darrad che ha il compito di gestire la creazione del ministero dell'Interno una volta formato un nuovo governo in Libia. Secondo gli insorti, il rais si nasconde a Bani Walid, a sud est di Tripoli o nei dintorni della capitale. Altre voci danno Gheddafi vicino a Sirte, sua città natale.
Intanto, su disposizione del Ministro degli Esteri Frattini, da domani primo settembre l'Ambasciata italiana a Tripoli sarà nuovamente operativa, grazie ad un team formato da diplomatici, funzionari amministrativi ed esperti che giungerà nella capitale libica nelle prossime ore.

Morti sul Ponte Pelmo due volontari del Soccorso alpino che erano accorsi in aiuto di due alpinisti tedeschi feriti

Il monte Pelmo, dove è avvenuta la disgrazia
Parete Nord del Pelmo_copyright g.frison_http://www.paretiverticali.it
La parete nord del Pelmo
BELLUNO - Sono morti due volontari del soccorso alpino Dolomiti bellunesi, Alberto Bonafede, 43 anni, e Aldo Giustina, 42 anni, entrambi di San Vito di Cadore, precipitati all'alba dal monte Pelmo e investiti da una frana di sassi.
I due tecnici, che si stavano calando a circa 2.900 metri di altitudine, per raggiungere
due alpinisti rimasti feriti sulla via Simon-Rossi, sul versante nord del Pelmo, sono stati centrati dalla scarica, che ha tranciato le corde e li ha fatti precipitare per 700 metri
Al momento la caduta di altro materiale dalla parete ostacola l'avvicinamento dei due corpi.
I due scalatori tedeschi sono stati recuperati dall'elicottero e saranno trasportati in ospedale. 

Manovra: salta la norma sulle pensioni, è a rischio incostituzionalità

ROMA - Dietrofront del governo sulle pensioni. A meno di 48 ore dalle correzioni alla manovra stabilite nel vertice di Arcore il governo ha deciso di fare marcia indietro e far saltare la norma che cancellava il diritto a riscattare il periodo di laurea e quello di leva ai fini del calcolo degli anni di lavoro, a rischio di incostituzionalità. 
La decisione di fare un passo indietro sulle pensioni è stata presa in un vertice al ministero dell'Economia tra il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, e quello per la Semplificazione, Roberto Calderoli. Sulle pensioni era stata la Lega a fare muro nei giorni scorsi e lo stesso ministro dell'Interno Roberto Maroni aveva chiarito che le pensioni non sarebbero state toccate. Per compensare il mancato gettito dalla previdenza la maggioranza punta sulla lotta all'evasione e domani dovrebbero arrivare gli appositi emendamenti con i quali l'esecutivo punta a racimolare 1,5 miliardi di euro in due anni.

Una pensione a vita (373 dollari al mese) per i minatori usciti vivi dopo tre mesi dalla miniera-trappola in Cile


I 33 minatori durante una festa organizzata in loro onore a Los Angeles dalla Cnn

SANTIAGO DEL CILE - I 33 minatori cileni che erano rimasti intrappolati sotto terra per più di tre mesi dopo un crollo miniera nel nord del Cile, riceveranno una pensione a vita. La first lady cilena  Cecilia Morel ne ha incontrato 14 ieri per comunicare la notizia durante una cerimonia tenutasi nella città di Copiapo, vicino al luogo del crollo della miniera di San Jose.
La Morel, che ha raggiunto Copiapo a nome del Presidente Sebastian Pinera, ha detto che i minatori riceveranno una pensione mensile di 250.000 pesos cileni, l'equivalente di quasi 540 dollari (373 euro). I minatori riceveranno questo beneficio per il resto della loro vita.
"Quando è successo l'incidente, abbiamo messo tutte le risorse a nostra disposizione per salvarvi. Abbiamo accompagnato le vostre famiglie in ogni momento e non abbiamo potuto abbandonarvi al proprio destino dopo. Questo governo si è impegnato di essere con voi e vi aiuterà tanto quanto noi possibile ", ha detto Cecilia Morel. Alla cerimonia presso il Museo Regionale di Atacama ha partecipato anche il ministro cileno delle miniere  Hernan de Solminihac. Il ministro ha detto che il governo sta anche aiutando i minatori che hanno perso il lavoro dopo il crollo. "Seguendo le istruzioni del presidente, abbiamo fatto un grande sforzo di compensare più di 200 lavoratori nella miniera di San Jose in modo che potessero ricevere questo beneficio prima del primo anniversario dell'incidente e che abbiamo rispettato questo impegno", ha detto Solminihac.
La Morel ha riflettuto sulla prova che i minatori hanno vissuto. "Ora vediamo che sono tutti vivi e vegeti, ma questo trauma non è caduto nel vuoto. Sono diventati  famosi a causa di un disastro che per loro continua ad avere aspetti negativi . Ecco perché hanno bisogno di questo aiuto, che sarà un altro passo verso il loro recupero ", ha detto.
La vita dopo il ritorno in superficie non è stato facile per i 33 minatori. Diversi sono ancora disoccupati, altri sopravvivono vendendo frutta e verdura per le strade di Copiapo, guidando i taxi o facendo lavori saltuari. Quelli di maggior successo hanno soldi in cambio di interventi pubblici, ma i soldi e le opportunità sono suscettibili di diminuire con il passare degli anni.
Jorge Galleguilos all'uscita dalla miniera dopo tre mesi di prigionia
Jorge Galleguillos, uno dei sopravvissuti, ha detto all'inizio di questo mese che la buona volontà del loro paese era sbiadita velocemente. “Ci amano più all'estero,  vogliono toccarci confratularsi e parlare con noi. In Cile solo pochi ci salutano con affetto, molti di più con invidia", ha detto Galleguillos che è uno dei quattro minatori che si sono recati a Washington ai primi di agosto per aprire una mostra sul crollo nella miniera alla Smithsonian Institution.
Lo scrittore Jonathan Franklin, che ha scritto un libro sulla minatori dal titolo "33 uomini" e ha fatto a colloqui esaustivi con loro, dice che il loro recupero non è stato facile. “Stanno prendendo un sacco di pillole, sono pesantemente medicati. Penso che davvero abbiano bisogno di una migliore consulenza psicologica, e si sentono meglio quando sono insieme . Essi combattono per soldi, ma a volte quando si trovano 'nuovamente insieme, sono come una banda di fratelli ".

L’Alta Corte australiana dice no allo “scambio” di rifugiati con la Malesia


MELBOURNE - L’Alta Corte australiana ha stabilito che il piano del governo per un "scambio" rifugiato con la Malesia è illegale.
Secondo l'accordo, l'Australia avrebbe inviato 800 richiedenti asilo in Malesia e avrebbero ricevuto 4.000 rifugiati in cambio di quattro anni.Ma la Corte Suprema australiana ha stabilito che la Malaysia non offriva adeguata protezione ai rifugiati. Si tratta di un durissimo colpo per il governo su un tema altamente controverso.
La sentenza della corte è stato elogiato dai sostenitori dei rifugiati  e ci sono rapporti che i richiedenti asilo presso il centro di detenzione in Australia sulla Christmas Island, nell'Oceano Indiano abbiano entusiasticamente applaudito quando hanno saputo della sentenza.
La "soluzione malese" aveva intenzione di scoraggiare i richiedenti asilo e i contrabbandieri di persone che vendono passaggio in Australia. Ma ora l'Alta Corte ha accettato la tesi sostenuta dagli avvocati di due richiedenti asilo afghani che lo scambio era illegale, perché la Malesia, che non è firmataria della Convenzione delle Nazioni Unite sui rifugiati, offre inadeguata protezione legale per i richiedenti asilo e quindi non soddisfa  i suoi obblighi internazionali in questo  campo. La Malesia aveva già iniziato l'invio di rifugiati registrati in Australia, e la decisione ne lascia centinaia in un limbo legale.
In uno sviluppo separato,  incendi sono scoppiati  in un centro di detenzione per immigrati a Darwin,nel nord dell'Australia. Notizie locali affermano che il fuoco era stato appiccato dopo che detenuti indonesiani avevano reagito con rabbia al divieto di celebrare la festa musulmana Eid.

Kamikaze si fanno saltare a Grozny in Cecenia, durante la festa per la fine del Ramadan: 8 morti


GROZNY - E' di almeno 8 morti e 22 feriti il bilancio di tre attentati suicidi avvenuti a Grozny, in Cecenia. I kamikaze si sono fatti esplodere in successione durante la festa di Eid al Fitr per la fine del Ramadan, il mese sacro del digiuno per i musulmani. Non appena i mezzi di soccorso sono giunti sul luogo del primo attentato, altri due terroristi hanno azionato il detonatore dell'esplosivo che portavano addosso.
Uno di loro era il fratello del miliziano che un anno fa cerco' di eliminare il presidente Ceceno, Ramzan Kadirov.

Frattini: "Gheddafi è in Libia"

ROMA - Muammar Gheddafi è in Libia. Il ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha espresso questa convinzione a Radio 24. "La mia personale opinione", ha detto, "è che possa aver trovato un rifugio in Libia. Credo che un'uscita dal Paese avrebbe dato molto nell'occhio e non sarebbe sfuggita agli intercettori della Nato"

Napolitano: il caso Battisti profondamente lesivo del rispetto degli accordi sottoscritti e delle ragioni della lotta al terrorismo

ROMA - "Ho sempre promosso e sostenuto ogni iniziativa per ottenere dal Brasile la consegna di Battisti all'Italia e ho deplorato la decisione, a noi contraria, del Supremo Tribunale Federale. L'esisto negativo della procedura ha un significato profondamente lesivo del rispetto dovuto agli accordi sottoscritti e alle ragioni della lotta contro il terrorismo e per la difesa nel suo ordinamento costituzionale, che l'Italia ha condotto nella piena osservanza delle regole di uno Stato di diritto". 
Sono le parole del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, contenute nella lettera, pubblicata dalla Stampa, di ringraziamento all'ex giudice istruttore di Milano Giuliano Turone che gli aveva spedito il suo libro 'Il caso Battisti'. "Sono ancora convinto - prosegue Napolitano - come gia' dissi nel gennaio 2011, che non siamo riusciti - istituzioni, politica, cultura ed espressioni civili - 'a far comprendere cosa abbia significato per noi la vicenda del terrorismo e quale forza straordinaria sia servita per batterlo'. Sono quindi lieto che nella sua opera - che non deve esserle costata poca fatica - lei mostri di condividere questa convinzione".
 

Piovono armi dal cielo, paracadutate dalla Francia per i ribelli libici: ma le trovano i Tuareg alleati con Gheddafi

Ribelli sul massiccio di Djebel Nefoussa
BAMAKO - Diversi Tuareg, rientrati nel Mali dopo aver combattuto per Muammar Gheddafi, sono entrati in possesso di armi paracadutate dalla Francia e destinate ai ribelli, nell'ovest della Libia. Lo ha appreso la France Presse che cita fonti di Bamako. Non sono noti il tipo e la quantita' delle armi, ne' il numero di ex combattenti che ne sono venuti in possesso. A fine giugno la Francia aveva ammesso di aver paracadutato delle armi ai ribelli a Djebel Nefoussa, un massiccio montuso di mille metri d'altezza situato nell'ovest della Libia, vicino alla Tunisia e popolata da berberi Infuse di religione ibadita.

Borsa Milano, partenza con un +0,48%

MILANO - Avvio positivo per Piazza Affari: il primo indice Ftse Mib segna una crescita dello 0,48%, l'Ftse It All-Share un identico aumento dello 0,48%.

martedì 30 agosto 2011

La figlia di Gheddafi partorisce una bimba subito dopo essere fuggita in Algeria


La città di Djanet, nel deserto algerino, dove è nata la figlia di Aisha Gheddafi

ALGERI - Muammar Gheddafi è diventato nonno di nuovo oggi, quando sua figlia Aisha ha dato alla luce una bambina a poche ore dalla fuga in Algeria attraverso la frontiera del deserto della Libia.
Funzionari algerini hanno evidenziato la difficile situazione della gestante per spiegare la decisione di dare asilo alla moglie dell’ex-leader libico e a tre dei suoi figli, una mossa denunciata dai nuovi governanti del paese come un atto di aggressione.
Il bambino è nato a Djanet, secondo due fonti ufficiali algerine. Oasi nel profondo Sahara, Djanet si trova a circa 60 km dal confine libico e 500 km a sud ovest di Sabha, uno degli ultimi bastioni di Gheddafi.
Aisha Gheddafi era sul punto di dare alla luce la bimba quando la famiglia ha lanciato un appello per avere il permesso di attraversare la frontiera, ha detto un'altra fonte algerina. Questa considerazione umanitaria è stata la ragione principale per la quale è stato loro concesso di entrare .
L’ambasciatore dell'Algeria presso le Nazioni Unite, Mourad Benmehidi, ha detto alla BBC che nelle regioni del deserto vi era una "regola sacra dell’ospitalità".
Tuttavia, un giornale locale ad Algeri ha riferito che l'Algeria sarebbe intenzionata a consegnare Muammar Gheddafi alla Corte penale internazionale (CPI) se entrasse nel Paese. Un altro giornale afferma che  il Paese sta chiudendo la parte meridionale del suo confine con la Libia a causa della "situazione precaria". Il confine dell'Algeria con la Libia è lungo centinaia di chilometri e si estende attraverso distese

Da uno scapellotto al figlio che fa i capricci. Tre giorni di carcere: è accaduto a un italiano in vacanza a Stoccolma, dove i bambini non si toccano neanche con un fiore

STOCCOLMA - Il capriccio di un ragazzino. Uno schiaffo del padre per rimproverarlo e un weekend di vacanza si trasforma in tre giorni di galera. La storia arriva da Stoccolma. Protagonista, un consigliere comunale di Canosa di Puglia, un comune a nord di Bari. Il politico pugliese, Giovanni Colasante, 46 anni, ha commesso una "colpa" che per il governo svedese è un reato da punire addirittura con il carcere. Ha dato uno schiaffo al figlio 12enne che faceva i capricci davanti a un ristorante della capitale svedese. Ora, in attesa della sentenza del giudice che si pronuncerà martedì prossimo, Colasante, eletto con una lista civica di centrodestra, ha l'obbligo di firma nella località dove era in vacanza con la famiglia e un gruppo di amici.

Non è chiaro se l'uomo sia stato visto schiaffeggiare il ragazzo da alcuni avventori del ristorante che avrebbero poi chiamato gli agenti, o se sia stato notato proprio dalle forze dell'ordine nell'atto di dare lo scappellotto al figlio. Fatto sta che si è visto circondare, ammanettare e accompagnare al posto di polizia con l'accusa di maltrattamenti su minori.

La legge svedese, infatti, non ammette che i genitori alzino le mani sui figli. Colasante sarebbe dovuto partire insieme alla sua comitiva per una crociera tra i fiordi, ma ha passato invece tre giorni nel carcere di Stoccolma. Scarcerato venerdì scorso, è rimasto in Svezia insieme alla moglie per ottemperare agli obblighi in vista dell'udienza, mentre i compagni di viaggio e i figli sono rientrati a Canosa.

Scontro in volo tra un caccia militare francese e uno lituano durante un’esercitazione: tutti salvi

I resti dell'aereo da caccia lituano precipitato
VILNIUS (Lituania) - Un caccia militare francese Mirage 2000 si è scontrato con un aereo lituano nel corso di una missione di addestramento in Lituania. Nessuno è rimasto ferito durante l'esercitazione presso una base aerea a Siauliai, nella Lituania del Nord.
Due caccia francesi e un jet lituano erano in volo quando uno dei caccia è entrato in collisione con l'aereo lituani.Entrambi i piloti del L-39 Albatross lituano hanno fatto scattare il congegno di espulsione e  si sono messi in salvo, mentre il loro aereo precipitava.
Il jet francese è riuscito ad atterrare regolarmente.

Addio Malpensa, Air France si sposta a Linate



MILANO - Air France lascia Malpensa per Linate: dal prossimo ottobre l'unico vettore che portera' all'aerostazione di Parigi Charles de Gaulle dall'aeroporto di Malpensa sara' la low cost EasyJet. Dal 30 ottobre infatti la compagnia di bandiera francese, Air France, non effettuera' piu' i quattro collegamenti giornalieri tra lo scalo varesino e Parigi. I voli si trasferiranno tutti sul city airport di Linate

Ultimatum dei ribelli a Sirte: quattro giorni per arrendersi


TRIPOLI - Prosegue senza risultati la caccia a Muammar Gheddafi che, secondo una delle guardie del corpo dell'ultimogenito Khamis, catturato dai ribelli, da Tripoli sarebbe fuggito verso sud in direzione di Sabha, nella regione desertica del Fezzan. Frattanto il presidente del Consiglio Nazionale Transitorio, Mustafa Abdel Jalil, ha impartito un ultimatum di quattro giorni a Sirte, citta' natale del Colonnello e principale roccaforte residua dei lealisti, e alle altre localita' ancora in mano a costoro: resa pacifica entro la scadenza del termine, o gli insorti ricorreranno alla forza.
"La finestra per questa opportunita'", ha precisato, "si chiudera' alla fine di Eid al-Fitr": si tratta della festivita' che suggella la conclusione del mese sacro del Ramadan, e che in Libia terminera' appunto venerdi'. "Per sabato", ha ammonito il leader del Cnt, "se non ci saranno indicazioni del fatto che l'ordine e' stato adempiuto, risolveremo la questione militarmente". 
E il comandante militare dei ribelli, colonnello Ahmed Omar Bani, ha gia' annunciato che la battaglia finale con i lealisti e' imminente. "L'ora zero - ha avvertito - si sta velocemente avvicinando. Vorremmo che tutti sapessero che siamo pronti per una battaglia finale".

PIazza Affari, chiusura in lieve calo


MILANO - Piazza Affari ha chiuso  in lieve flessione. Il Ftse Mib cede lo 0,23% a 15.106 punti. Vola di nuovo a 300 punti lo spread tra il Btp decennale e il bund tedesco. Il rendimento sul decennale italiano e' al 5,14%. Rendimenti in sensibile calo e domanda (6,739 miliardi) in linea con l'offerta (range 5,5-8 miliardi): questo l'esito dell'asta di Btp a 3 e 10 anni da parte del Tesoro. Il titolo decennale ha visto un tasso medio del 5,22%, in calo di 0,55 punti rispetto all'ultima analoga operazione. Ancora più sensibile il calo registrato dal titolo triennale che ha segnato un rendimento del 3,87% (-0,92 punti). 

Manovra: "perplessa" la Corte dei Conti

ROMA - Sulla manovra resta "la perplessita'" della Corte dei Conti. Lo dice Luigi Giampaolini, presidente della magistratura contabile, durante l'audizione alla Commissione Bilancio del Senato. "Il ricorso prevalente alla leva fiscale, quasi 3/4 della manovra - aggiunge - e in particolare le modalita' degli interventi, determinano la compressione del reddito disponibile e accentuano i rischi depressivi".
  .

E adesso il Nordest Usa fa i conti dei danni di Irene. Il Vermont allagato, la cittadina di Prattsville, nello stato di New York, investita da una massa d’acqua pari a quella delle Cascate del Niagara


La violenta inondazione a Prattsville


NEW YOR Il Nordest Usa è ancora sommerso sotto l'acqua e di fronte a una ripresa faticosa, mentre centinaia di case sono invase dal fango e le strade inondate di fatto isolano le comunità. 
Funzionari di amministrazione del presidente Barack Obama si recano oggi in Virginia, North Carolina e Vermont - alcuni degli stati più colpiti - per una ricognizione dei danni e per coordinare le risposte ai danni, ha detto il Dipartimento della Homeland Security.
Almeno 27 morti in nove stati sono stato causati dalla tempesta, con una persona dispersa del Vermont e altre possibili vittime.
Più di un giorno dopo che Irene ha lasciato gli Stati Uniti, le inondazioni sono ancora in corso nella tarda notte di lunedi (ora locale, ore 6 di oggi in Italia) nel Vermont.
“E  devastante - ha detto il governatore Peter Shumlin  - Intere comunità sotto l'acqua, uffici, case, strade e ponti, infrastrutture di trasporto ferroviario. Abbiamo perso tutte le colture agricoltori".
Centinaia di persone sono rimaste intrappolate  in comunità isolate da acque alluvionali che hanno danneggiato o distrutto 263 ponti e strade.
Il fiume Passaic, nel New Jersey continua a gonfiarsi raddoppiando il livello considerato un "palcoscenico per un’ alluvione" in alcune zone.
La città di Prattsville, New York - oltre due ore di distanza dalla costa - è ora praticamente irriconoscibile.
L'area allagata di Schoharie Creek è cresciuta di quasi 4 metri d’altezza in meno di 12 ore e le piogge intense incanalate verso il basso dai monti Catskill hanno inviato un volume di acqua superiore a quella delle Cascate del Niagara - in entrambi i lati americano e canadese -a  schiantarsi attraverso la città: lo ha detto l’amministratore del Greene County Shaun Groden.
"La gente non può andare a casa. Non hanno più nulla, pavimenti tutti pieni di fango, auto accatastata una sull’altra. Hanno perso tutto", ha detto Elsie Stuppert, un dipendente del Hideaway Hotel a Prattsville.
Con i ponti distrutti intorno a loro, 21 persone che erano stati bloccati in casa sempre a Prattsville sono stati salvati  da un elicottero della polizia di stato.
Questo il panorama che si incontra in molte città del Vermont

A partire da ieri, circa 5 milioni di abitanti della costa sono rimasti senza energia, ha dichiarato Craig Fugate, direttore della Federal Emergency Management Agency, citando i dati del Dipartimento dell'Energia. 
Amtrak ha annunciato che il collegamento ferroviario tra New York e Boston riprende oggi.
E le compagnie aeree si stanno riorganizzando dopo l'annullamento di migliaia di voli nel fine settimana. Da 650.000 a 700.000 viaggiatori aerei sono rimasti a terra da venerdì a causa della cancellazione dei voli causato da Irene. Ed ora ci vorranno alcuni giorni per tutti, per arrivare dove vogliono andare, ha detto Leras Mateo, un portavoce di JetBlue.
La portata reale dei danni di Irene non è ancora stimabile. Il governo americano ritiene che il costo dai danni del vento da solo supererà 1 miliardo di dollari. Gli analisti ritengono il costo totale sarò molto più alto.

Yoshihiko Noda nuovo premier giapponese

TOKIO - Yoshihiko Noda è il nuovo premier giapponese. Il neo presidente del Partito democratico del Giappone è stato eletto dalla Camera dei deputati al posto di Naoto Kan, che nella mattinata aveva presentato le dimissioni assieme al suo governo.
Ministro delle Finanze del governo uscente, Noda, 54 anni, strenuo sostenitore di una linea di rigore budgetario, ha ottenuto 308 voti su un totale di 475 suffragi espressi dall'assemblea, dove il Pdj gode di una netta maggioranza.
Questa mattina, poche ore prima della seduta parlamentare, Naoto Kan e il suo governo avevano presentato le dimissioni formali.

In Siria la polizia spara ancora: sette morti nel primo giorno di festa per la fine del Ramadam

DAMASCO - Almeno sette civili sono rimasti uccisi in Siria a causa dei colpi di arma da fuoco sparati in diverse citta' dalle forze di sicurezza sui fedeli che stavano uscendo dalle moschee, dopo le preghiere del primo giorno di Eid al-Fitr, la festa per l'interruzione del digiuno che segna la fine del mese sacro del Ramadan: lo hanno reso noto fonti dell'opposizione in esilio, tra cui l'Osservatorio Siriano per i Diritti Umani. Stando alle fonti, i morti sono stati quattro nella sola al-Harra, dove si sono contati anche nove feriti.
  Due le vittime a Inkhil, localita' situata anch'essa nella provincia meridionale di Deraa, e una a Homs, citta' nel centro del Paese che e' tra i principali teatri delle proteste di piazza contro il regime di Bashar al-Assad.

Manovra: per Bankitalia avrà effetti restritrivi sull'economia

ROMA  - "L'aggiustamento dei conti, necessario per evitare uno scenario ben piu' grave, avra' inevitabilmente effetti restrittivi sull'economia". Lo ha sottolineato il vice direttore generale della Banca d'Italia, Ignazio Visco, nel corso dell'audizione sulla manovra di fronte alle commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato. "Da molti anni la crescita economica - ha spiegato Visco - e' in Italia inferiore a quella degli altri paesi dell'Unione europea". Secondo l'esponente di Bankitalia, "la crescita del commercio mondiale difficilmente tornerà nei prossimi anni sugli elevati livelli precedenti la crisi. Rischiamo quindi una fase di stagnazione che rallenterebbe anche la flessione del peso del debito sul Pil. In un quadro previsivo che resta ancora estremamente incerto - ha spiegato Visco - , potrebbe prefigurarsi una crescita del Pil inferiore al punto percentuale nell'anno in corso e e ancora piu' debole nel 2012. Cio' si rifletterebbe inevitabilmente sui conti pubblici, rendendo piu' difficile il pareggio di bilancio e rallentando la flessione del peso del debito pubblico".

Positiva la partenza della Borsa: +0,86%

MILANO - Avvio di seduta positivo per Piazza Affari. Il Ftse Mib segna un rialzo dello 0,86% a 15.270 punti. Positive anche le altre Borse europee.
La Borsa di Tokyo termina gli scambi in territorio positivo per la quarta seduta di fila, grazie a un progresso dell'1,16%, nel giorno dell'elezione di Yoshihiko Noda, neo presidente del partito Democratico, a primo ministro. L'indice Nikkei chiude a 8.953,90, in rialzo di 102,55 punti, dopo aver toccato un massimo intraday (8,992.86) a ridosso di quota 9.000. La seduta ha segnato buoni spunti in scia ai rialzi di Wall Street e dei listini europei, con l'ottimismo sui consumi negli Usa che, saliti a luglio al passo più rapido degli ultimi 5 mesi, hanno allontanato i timori di una possibile recessione per la prima economia al mondo. 

Due paracadutisti italiani lievemente feriti in Afghanistan

KABUL - Questa mattina due paracadutisti italiani sono rimasti lievemente feriti dallo scoppio di un ordigno artigianale improvvisato (Ied) che ha coinvolto il mezzo Lince sul quale viaggiavano nelle vicinanze della base italiana di Camp Snow, nell'Ovest dell'Afghanistan. I militari italiani, riferisce il comando militare di Herat, stavano svolgendo una attività di ricognizione e di affiancamento con i colleghi del Reggimento San Marco che a breve sostituirà il 186esimo Reggimento di Paracadutisti della Folgore nella zona sudest di responsabilità del contingente italiano. I due paracadutisti, che non sono in pericolo di vita, sono al momento ricoverati presso l'ospedale Militare di Farah ed hanno già avvisato le rispettive famiglie.

lunedì 29 agosto 2011

Irene varca il confine. Ora la tempesta è in Canada. Negli Stati Uniti ha causato 32 morti


NEW YORK - L'uragano Irene, declassato a tempesta tropicale, ha raggiunto le province marittime del Canada e il Quebec, dove sono oltre 250.000 le persone rimaste senza energia elettrica. Al momento non si registrano vittime.
La polizia cerca però un uomo che era a bordo della sua auto trascinata dall'acqua dopo lo straripamento di un fiume. Forti venti e pioggia incessante stanno tempestando, oltre al Quebec, la Nova Scotia e Terranova. Irene e' ora a 50 chilometri da Baie Comeau, in Quebec.
E' intanto salito ad almeno 32 morti in nove Stati il bilancio delle vittime di Irene negli Stati Uniti. Fra questi, si contano sei morti nello Stato di New York, e altrettanti in North Carolina e Pennsylvania, quattro in Virginia, altri 6 fra Connecticut, Florida e Vermont, tre in New Jersey e uno in Maryland. 
Le vittime sono state causate soprattutto dalla caduta di alberi, incidenti stradali o trascinate via dalla corrente durante le inondazioni. Prima di toccare le coste degli Stati Uniti, Irene aveva già provocato la morte di almeno 5 persone nei Caraibi, una vittima a Puerto Rico, una nella Repubblica Dominicana e tre ad Haiti.

I familiari di Gheddafi sono fuggiti in Algeria (la moglie e 4 figli). Il rais sarebbe a Bani Walid. Il feroce Khamis Gheddafi ucciso da un elicottero Apache della Nato


La moglie di Gheddafi Safia e i figli Mohammad, Hannibal e Aisha

TRIPOLI - Muammar Gheddafi si nasconderebbe a Bani Walid, cittadina che si trova 100 chilometri a sud-Est di Tripoli, assieme al figlio Saadi. Lo sostengono fonti diplomatiche libiche secondo cui la famiglia del rais - cioe' la moglie ed i figli Saif, Aisha, Hannibal e Mohammad - si trova in Algeria: ha varcato il confine con la Libia alle 8.45 (ora italiana) di oggi. 
Mourad Benmehidi, l'ambasciatore algerino presso le Nazioni Unite, ha detto di aver trasmesso lanotizia trasmessa al Segretario Generale Ban Ki-moon. Benmehidi detto che il suo paese ha concesso l'ingresso alla moglie di Gheddafi, ai tre figli e i loro figli per "motivi umanitari". 
L'ambasciatore ha anche detto che nessuno di loro erano sulla lista di persone sotto sanzioni del Consiglio di Sicurezza. 
Dei membri della famiglia oggi in Algeria, Aisha Gheddafi era un ambasciatore di buona volontà per il Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite e ha mantenuto un profilo basso durante i sei mesi di rivolta contro il padre. Era stato nominata alla posizione nel 2009 per affrontare l' AIDS e la violenza contro le donne in Libia, ma i funzionari dell'Onu le avevano revocato l'incarico nelle prime fasi del conflitto. Deve partorire ai primi di settembre, secondo fonti vicine alla sua famiglia .
Hannibal Gheddafi ha pagato milioni di dollari per feste private con grandi nomi dello spettacolo tra cui Beyonce, Mariah Carey e Usher. Molti degli artisti ora dicono di aver restituito i soldi. Sua moglie, la modella Aline Skaf, aveva gravemente ustionato con acqua bollente una bambinaia, che si era rifiutata di picchiare uno dei loro bambini  che piangeva. Hannibal è anche accusato di una serie di episodi di violenza in Europa, tra le quali botte al suo staff e a sua moglie. In un episodio spettacolare, era stato fermato alla guida della sua Ferrari lanciata contromano sugli Champs-Elysees a Parigi. Mohamed Gheddafi,è uno dei tre figli di Gheddafi che era stato segnalato come catturato dai ribelli che avevano invaso Tripoli la settimana scorsa, ma era fuggito il giorno successivo. Non ha mai partecipato alla vita politica del suo Paese. I ribelli libici hanno affermato che l'accoglimento di familiari del colonnello Muammar Gheddafi in Algeria è equiparabile a un atto di aggressione e che comunque cercheranno di ottenere l'estradizione dei congiunti riparati nel paese nordafricano.
Khamis Gheddafi, altro figlio del rais e comandante della temutissima 32/esima brigata che ha guidato l'ultima resistenza di Tripoli, sarebbe quasi certamente stato ucciso durante la ritirata dalla capitale sulla strada verso Bani Walid.
Khamis, sanguinario comandante delle forze speciali che difese Tripoli, è morto in un attacco di un elicottero da combattimento Apache della Nato, probabilmente britannico: e' quanto afferma l'emittente britannica Sky News, che cita una guardia del corpo di Khamis.