MILANO - In seguito agli sviluppi dell'inchiesta della procura di Monza per corruzione a suo carico, l'ex vice presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Filippo Penati, ribadisce la propria innocenza e annuncia di avere deciso di autosospendersi dal Pd e di uscire dal gruppo dei democratici nell'assemblea lombarda.
"Ribadisco la mia estraneità ai fatti che mi vengono contestati. Visti però gli sviluppi della vicenda che mi vede coinvolto - ha scritto in una nota - intendo scindere nettamente la mia vicenda personale dalle questioni politiche per potermi difendere a tutto campo. Per queste ragioni ho deciso di autosospendermi dal Pd e di uscire dal gruppo consiliare regionale. Questo per non creare problemi e imbarazzi al Partito democratico".
"Il mio impegno, come ho detto dall'inizio della vicenda, resta quello - ha concluso Penati - di ristabilire la mia onorabilità e ridare serenità alla mia famiglia".
Oggi i pm di Monza Walter Mapelli e Franca Macchia hanno depositato il ricorso al tribunale del Riesame al fine di ottenere ldi Filippo Penati e di Giordano Vimercati. Le misure erano però già state negate dal gip a causa della prescrizione scattata in base alla riqualificazione del reato da concussione a corruzione.
"Ribadisco la mia estraneità ai fatti che mi vengono contestati. Visti però gli sviluppi della vicenda che mi vede coinvolto - ha scritto in una nota - intendo scindere nettamente la mia vicenda personale dalle questioni politiche per potermi difendere a tutto campo. Per queste ragioni ho deciso di autosospendermi dal Pd e di uscire dal gruppo consiliare regionale. Questo per non creare problemi e imbarazzi al Partito democratico".
"Il mio impegno, come ho detto dall'inizio della vicenda, resta quello - ha concluso Penati - di ristabilire la mia onorabilità e ridare serenità alla mia famiglia".
Oggi i pm di Monza Walter Mapelli e Franca Macchia hanno depositato il ricorso al tribunale del Riesame al fine di ottenere ldi Filippo Penati e di Giordano Vimercati. Le misure erano però già state negate dal gip a causa della prescrizione scattata in base alla riqualificazione del reato da concussione a corruzione.
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