giovedì 25 agosto 2011

Il console italiano a Bengasi ha parlato con i 4 giornalisti rapiti, che "stanno bene".Le SAS britanniche alla caccia di Gheddafi


La taglia su Gheddafi, secondo Tripolipost
TRIPOLI -Sono a Tripoli, stanno bene e sono stati rifocillati al termine della giornata di Ramadan i quattro giornalisti italiani sequestrati ieri mattina sulla strada tra Tripoli e Zawiyah, in Libia. A confermarlo è stata la Farnesina. Stamattina il console italiano a Bengasi, Guido De Sanctis, che ha potuto parlare con i quattro inviati per telefono, oltre a ribadire si trovano in un appartamento della capitale libica, ha detto che finora non è giunta alcuna richiesta da parte dei sequestratori. "Mi sembra una situazione di attesa da parte di chi li ha in custodia", ha commentato il diplomatico.
I quattro inviati italiani, Domenico Quirico della Stampa, Elisabetta Rosaspina e Giuseppe Sarcina del Corriere della Sera, e Claudio Monici dell'Avvenire, sono stati rapiti proprio nel giorno in cui si è risolta positivamente la vicenda dei 35 reporter di testate internazionali rimasti prigionieri nell'hotel Rixos di Tripoli. L'auspicio quindi è che anche il loro rapimento possa concludersi al più presto senza conseguenze. 
Intanto, dopo che i ribelli hanno espugnato il bunker di Muammar Gheddafi a Tripoli, continua la caccia al leader libico di cui si sono perse le tracce. Anche la Nato è impegnata nelle ricerche di Gheddafi, fornendo "informazioni e attrezzature di riconoscimento", secondo quanto ha dichiarato il ministro della Difesa britannico, Liam Fox, ai microfoni di Sky News, mentre il Daily Telegraph ha rivelato che sono gli uomini del Sas (Special air service) britannico a guidare la caccia all'ex rais, su ordine del premier David Cameron.
Resta comunque caotica la situazione a Tripoli. Secondo testimonianze raccolte sul posto, la capitale libica è piena di cecchini.

Nessun commento: