DAMASCO - Almeno sette civili sono rimasti uccisi in Siria a causa dei colpi di arma da fuoco sparati in diverse citta' dalle forze di sicurezza sui fedeli che stavano uscendo dalle moschee, dopo le preghiere del primo giorno di Eid al-Fitr, la festa per l'interruzione del digiuno che segna la fine del mese sacro del Ramadan: lo hanno reso noto fonti dell'opposizione in esilio, tra cui l'Osservatorio Siriano per i Diritti Umani. Stando alle fonti, i morti sono stati quattro nella sola al-Harra, dove si sono contati anche nove feriti.
Due le vittime a Inkhil, localita' situata anch'essa nella provincia meridionale di Deraa, e una a Homs, citta' nel centro del Paese che e' tra i principali teatri delle proteste di piazza contro il regime di Bashar al-Assad.
Due le vittime a Inkhil, localita' situata anch'essa nella provincia meridionale di Deraa, e una a Homs, citta' nel centro del Paese che e' tra i principali teatri delle proteste di piazza contro il regime di Bashar al-Assad.
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