lunedì 13 agosto 2012

Rinviato a giudizio il maggiordomo del Papa


CITTA' DEL VATICANO - Paolo Gabriele, l'aiutante di camera del Papa arrestato il 23 maggio con l'accusa di aver sottratto documenti dall'appartamento di Benedetto XVI, è stato rinviato a giudizio per furto aggravato. Con Paolo Gabriele, rinviato a giudizio anche un analista programmatore della segreteria vaticana, Claudio Sciarpelletti.
I giudici vaticani con il rinvio a giudizio di Paolo Gabriele per furto aggravato e Claudio Sciarpelletti per favoreggiamento, non concludono le indagini sulla fuga di documenti che continuano. Cioé la chiusura dell'istruttoria è parziale.
La posizione di Claudio Sciarpelletti, ha detto il portavoce vaticano padre Federico Lombardi, "é meno grave di quella di Gabriele", non può essere considerato un "complice", più che altro uno che aveva "rapporti di conoscenza con Paolo Gabriele". Sciarpelletti "non è stato considerato un complice dai magistrati - ha sottolineato Lombardi - e non è rinviato per questo". Le sue testimonianze sono state incoerenti sulla provenienza di una busta, ma nulla dice che fosse corresponsabile.

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