giovedì 23 agosto 2012

Finite le ferie del governo: pronto il pacchetto sviluppo n.2


Esenzione dell’Iva per nuove strade e autostrade, razionalizzazione degli aeroporti e semplificazione per le imprese, hub europeo per il gas, riqualificazione delle città, agenda digitale 


ROMA - Sarà il pacchetto sviluppo numero due firmato Corrado Passera che arriverà domani sul tavolo del primo Consiglio dei ministri dopo le ferie estive. Sei i piani da realizzare entro l'anno, secondo La Repubblica: razionalizzazione degli aeroporti, riqualificazione delle città, più efficienza energetica e sviluppo delle rinnovabili, niente Iva sulle infrastrutture, meno burocrazia per le imprese, rilancio del digitale. Obiettivo principale delle misure che saranno messe in campo dall'esecutivo è quello di aumentare il Pil di 5-6 punti entro il 2020.
Al riguardo è intervenuto ieri, al Meeting di Rimini, il viceministro allo Sviluppo Mario Ciaccia con un vero e proprio annuncio-bomba che ha ricevuto subito il plauso di Confindustria, costruttori, Autostrade per l'Italia e Cassa depositi e prestiti: esenzione dall'Iva per le nuove opere. In pratica, chi investirà in "strade, autostrade, porti, interporti, alta velocità, energia, termovalorizzatori" non dovrà pagare l'Iva in fase di costruzione e in una prima fase di gestione. Tutte opere, precisa Ciaccia, che senza questa misura non partirebbero proprio. Quindi, una misura che non sottrae neanche un euro all'Erario.

Aeroporti
Il dossier aeroporti prevede poi una razionalizzazione del sistema attuale, con la riduzione degli scali da 60 a 40 (ma l'obiettivo è di scendere addirittura a 33), privilegiando le strutture intercontinentali e quelle strategiche. Gli aeroporti anti-economici, quindi con scarso traffico, saranno chiusi o affidati agli enti locali. O vi investiranno Regioni e Comuni, oppure spariranno. Il piano prevede anche di realizzare due nuovi scali: Viterbo e Grazzanise. Al primo andranno i voli low cost di Ciampino, che in prospettiva assumerà un ruolo di "city airport". Sul secondo convoglieranno i voli di Napoli, con conseguente alleggerimento di Capodichino. Per Parma, Forlì e Rimini si discute per ridurli a scali destinati a charter e cargo.

Imprese
Il piano aziende renderà la vita più facile al mondo produttivo. Si parla di un secondo round di semplificazioni e di un fondo per rilanciare le start-up. Innanzitutto si taglieranno tempi e costi della burocrazia. Poi, si costituirà un fondo che coordinerà i soldi di investitori privati pronti a puntare su progetti nuovi. Piano semplificazione anche per gli stranieri che vogliono investire in Italia: a questo scopo sarà aperto uno sportello unico.

Energia
Efficienza energetica, costituzione sul territorio di un vero e proprio hub europeo del gas che proviene dall'Africa del Nord e dall'Asia centrale, sviluppo delle rinnovabili e rilancio degli idrocarburi per coprire il 20% dei consumi interni. Questo il succo del piano energia messo a punto dal minstero dello Sviluppo. L'obiettivo è di aumentare il Pil di mezzo punto, riducendo di 6 miliardi la bolletta energetica e creando 25mila nuovi posti di lavoro. Il governo vuole poi sostenere i progetti di metanodotti dall'Algeria e il "corridoio sud" nell'Adriatico, più i piani per quattro rigassificatori. Più facili i permessi per le perforazioni petrolifere.

Città
Due miliardi di euro serviranno a riqualificare le aree urbane degradate. I Comuni interessati dovranno presentare le domande in proposito entro il 5 ottobre. Le proposte già messe a punto dalle 16 grandi città valgono un miliardo e 250 milioni: il piano per Pietralata a Roma, quello per Bovisa Gasometri e Porto di Mare a Milano, per l'area del porto a Napoli, per la Leopolda a Firenze, e ancora un piano di edilizia sociale a Bologna, per scuole e zone industriali a Genova. Le altre città hanno presentato domande per asili nido, parcheggi, scuole, riqualificazioni di aree di pregio.

Digitale
Infine, l'agenda digitale. Per far partire il progetto servono tra i 300 e i 400 milioni di euro, che il ministero punta a recuperare tra fondi regionali e comunitari riprogrammati. L'obiettivo è portare il Paese a velocità digitali adeguate all'agenda europea: 2 mega al secondo entro il 2013, 30 entro il 2020. Previsto poi il rilancio di moneta e commercio elettronico, con sconti fiscali per chi compra su Internet e con la digitalizzazione di scuole, tribunali, ospedali, pubblica amministrazione. Compresi poi nel progetto il fascicolo sanitario elettronico e l'anagrafe centralizzata. Serviranno però forti investimenti privati: Passera fa una prima stima di 3 miliardi di euro.


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