lunedì 13 agosto 2012

Gli attentati di Oslo e Utoya: Breivik poteva essere fermato, gravi le carenze della polizia

Breivik in tenuta da combattimento davanti alla sede del governo, ripreso dalle telecamere di sicurezza

OSLO - L'eccidio dell'estremista di destra Anders Behring Breivik del 21 luglio dell'anno scorso in Norvegia, avrebbe potuto essere sventato - o quanto meno limitato - se le forze di polizia del Paese fossero state più efficienti. Lo denuncia una commissione indipendente incaricata dal governo norvegese di trarre lezioni dall'accaduto e di proporre rimedi. Il rapporto, severo nei confronti delle lacune attribuite agli apparati di sicurezza, è stato consegnato al premier, Jens Stoltenberg ieri dopo un lavoro durato un anno. La polizia norvegese viene duramente criticata per la sua lenta risposta alla tragedia: più di tre ore passano tra la bomba di Oslo e l'arresto di Breivik a Utoya, anche se il suo nome era diventato noto ai servizi di sicurezza norvegesi.
L’attacco a Utoya è durato circa un'ora e quindici minuti, mentre la polizia ha faticato a trovare un mezzo di trasporto per la piccola isola situata su un lago, a soli 600 metri alla costa.
Nella sua relazione di quasi 500 pagine, i dieci membri della commissione hanno criticato il fatto che a causa di lungaggini burocratiche  la strada al di fuori del complesso di uffici del governo non fosse stata chiusa al traffico in linea con le raccomandazioni risalenti al 2004.
Questo  ha permesso a Breivik  di parcheggiare un piccolo camion noleggio con a bordo circa 950 chili  di esplosivi ai piedi dell’edificio a 17 piani del primo ministro. Stoltenberg stava lavorando nella sua residenza ufficiale al momento e non era stato ferito nell'attacco.
La commissione, presieduta dall'avvocato Alexandra Bech Gjoerv ,ha  anche lamentato le carenze della polizia prima e durante l’attacco a Utoya, notando il ritardo con cui la descrizione di Breivik e del suo veicolo sono stati rilasciati, con problemi di comunicazione, mancata osservanza delle procedure e con mezzi inadeguati.
Un totale di 35 minuti erano trascorsi tra l'arrivo di una pattuglia della polizia primo sulla riva del lago e il momento in cui una squadra d'elite della polizia sbarcava sulle Utoya.
Sono queste le principali conclusioni delle 482 pagine del rapporto: 
** L’attacco alla sede del governo del 22 luglio avrebbe potuto essere evitato mediante l'efficace applicazione di misure già concordate 
** La capacità del governo di proteggere le persone a Utøya è fallita. Una azione di polizia più veloce era effettivamente possibile. L'aggressore avrebbe potuto essere fermato prima. 
** Più sicurezza e preparazione davanti all’emergenza di  ulteriori attacchi per ridurne gli effetti negativi avrebbe dovuto essere recepita. 
** Il soccorso ai feriti e alle loro famiglie nella fase acuta è stato buono. 
** Con alcuni metodi di lavoro migliori e un ventaglio più ampio di polizia si poteva essere sulle tracce del colpevole prima del 22 luglio, visto che Breivik aveva seminato indizi.
**Solo Anders Behring Breivik,  è responsabile della morte delle 77 persone. 
** La polizia ha omesso di notificare al centro di sorveglianza del traffico lo scoppio della bomba. Il pannello fornisce in tempo reale le immagini delle telecamere delle strade di Oslo. Questa risorsa non è stato usata il 22 luglio e Breivik era chiaramente identificabile, in tenuta mimetica, davanti al palazzo del governo.
** La polizia non ha utilizzato i media per informare il pubblico, come il numero di targa della vettura usata da Brevik per la fuga,  che usava l’uniforme della polizia
** L’elicottero della polizia era a terra nel mese di luglio. E’ riprovevole che non sia stata richiesta  immediatamente assistenza aerea. La polizia è anche criticata per il tentativo pasticciato di raggiungere l'isola su un gommone.  
** Già 17:25 ora locale, sparatorie sono state riportate su Utoeya. La prima pattuglia della polizia locale è arrivato 30 minuti dopo, dice il rapporto, ma i due agenti non hanno cercato di trovare una barca civile per andare direttamente sull'isola.Una squadra d'elite della Delta Force da Oslo arriva 14 minuti più tardi, secondo l'indagine. Ma è costretta ad abbandonare la loro barca, perché non ci stavano tutti a bordo, per due imbarcazioni civili.
** L’attentato ha rivelato che i centri per le operazioni di polizia hanno troppo poco personale. E personale non qualificato si è trovato a dover prendere decisioni cruciali in una fase critica. 
** I primi ufficiali arrivati sulla spiaggia di Utoya non hanno seguito le istruzioni di "sparare a vista", per bloccare Breivik. Addiritura uno di loro ha perso tempo per dirigere il traffico dei natanti bloccandolo lungo la spiaggia di  Utvik. Quelli che erano nella zona, bloccati,  si sono trovati così esposti al potenziale pericolo dei colpi sparati.

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