
Si tratterebbe dei familiari di Salvatore Belviso, esponente del clan D'Alessandro, il quale si trova in carcere. La notizia "sgradita" riguarderebbe lui: l'edizione Sud di "Metropolis" riportava delle sue nozze in galera, definendolo "pentito". Nella loro visita alla redazione avrebbero intimato di bloccare la diffusione nelle edicole dell'edizione odierna e bloccare la messa in onda della prima pagina dell'edizione Sud nel corso della rassegna stampa del mattino di Metropolis tv. Nella denuncia presentata ai carabinieri si legge che nel frattempo qualcuno avrebbe fatto il giro delle edicole di Castellammare strappando le locandine del giornale e invitando gli edicolanti a non venderlo.
Il tutto è stato denunciato dal direttore responsabile Giuseppe Del Gaudio ai carabinieri del comando di Torre Annunziata che sul caso hanno aperto un'inchiesta. "E' un episodio gravissimo - dichiara Del Gaudio - è una vera e propria intimidazione che mira a limitare la libertà di stampa. Questo gesto non fermerà il nostro lavoro di cronisti che hanno sempre raccontato i fatti del nostro territorio".
Belviso, cugino del capoclan Vincenzo D'Alessandro e ritenuto suo braccio destro per gli affari illeciti nell'are di Castellammare di Stabia era stato fermato il 10 ottobre 2009 con l'accusa di essere uno dei presunti autori dell'omicidio di Luigi Tommasino, il consigliere comunale del Pd ucciso il 3 febbraio dello stesso anno a Castellammare.
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