lunedì 31 ottobre 2011

Unesco, sì all'adesione a pieno titolo della Palestina. "Ni" dell'Italia, Europa spaccata

PARIGI - La conferenza generale dell'Unesco ha votato a favore dell'adesione della Palestina come membro a pieno titolo dell'organismo Onu. Gli Usa "non possono accettare" l'adesione della Palestina, ha detto il rappresentante degli Stati Uniti intervenendo alla sessione plenaria dell'Unesco dopo il voto favorevole ai palestinesi. Il via libera è "una tragedia", ha detto il rappresentante di Israele.

L'Italia si è astenuta: 107 Stati si sono espressi a favore dell'adesione della Palestina, 52 - tra cui appunto l'Italia - si sono astenuti, e 14 hanno detto no.

Oltre agli Usa, la Germania e Canada sono tra quelli che hanno detto no. Mentre in sala ha fatto molto scalpore il di Paesi come la Francia, il Belgio, la Spagna, l'Austria e la Russia. Voti, questi ultimi, accolti dal forte applauso di molti partecipanti. L'Europa, insomma, si è spaccata al momento del voto.




L'Unesco e' la prima agenzia Onu ad aver messo in agenda la questione dello status palestinese, dopo la richiesta avanzata da Abu Mazen, il 23 settembre, all'Onu. Due leggi approvate negli anni '90 dagli Usa, da sempre alleato fedele di Israele, vietano espressamente il finanziamento di qualsiasi organizzazioni Onu che accetti la Palestina come membro a pieno titolo. Il che significa che adesso l'Unesco rischia di perdere i 70 milioni di dollari del suo bilancio annuale (il 22 per cento).
"Non c'e' alcuna speranza che il Congresso, controllato dai repubblicani, emendi la legislazione", aveva detto in mattinata, prima ancora del voto, una fonte Unesco. Del resto, la portavoce del Dipartimento di Stato, Victoria Nuland, aveva chiarito molto bene la posizione Usa la scorsa settimana: "Esistono linee rosse molto chiare nella legislazione e, se sono sorpassate nell'Unesco, tale legislazione viene attivata".
 
E stamane, il sottosegretario Usa per l'Educazione, Martha Kanter, proprio a Parigi aveva parlato di un voto "controproducente e prematuro". Gli Usa sono rientrati nell'Unesco solo nel 2003, dopo anni di boicottaggio nei confronti di quella che il Dipartimento di Stato definiva "la crescente disparita' tra la politica estera Usa e gli obiettivi dell'Unesco"; ma nonostante il ventennio di boicottaggio, il presidente Barack Obama ha sempre considerato l'Unesco un'organizzazione di interesse strategico e un utile strumento multilaterale per propagare i valori occidentali.

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