lunedì 31 ottobre 2011

Libia: gli abitanti di Tawargha, accusati di fedeltà a Gheddafi, costretti a fuggire dalla loro città dalle milizie. "Una vendetta", accusa una associazione umaniytaria


TRIPOLI - Le milizie della città libica di Misurata  "terrorizzano" i residenti sfollati della città di Tawargha a causa della loro presunta fedeltà a Muammar Gheddafi, dice la statunitense Human Rights Watch (HRW).
L'intera città, di  30.000 persone, è stata abbandonata, le case sono state saccheggiate e bruciate e agli abitanti è stato detto di non fare ritorno,.
Il consiglio provvisorio della NTC ha detto di aver ordinato alle sue forze di non saccheggiare e che un'inchiesta sarebbe stata aperta in caso di trasgressione.
"Siamo in completa armonia. Se c'è stato qualcosa al di fuori della legge, ci sarà un'inchiesta", ha detto il vice ministro della Difesa Fawzi Abu Katif.
Le milizie accusano i lealisti di Gheddafi di Tawargha di aver commesso atrocità, come l'omicidio e lo stupro, a fianco delle forze di Gheddafi a Misurata.
La maggior parte dei residenti della città sono non-arabi libici, molti dei quali discendenti di schiavi africani."La vendetta contro il popolo di Tawargha, qualunque sia le accuse contro di loro, mina l'obiettivo della rivoluzione libica", ha dichiarato Sarah Leah Whitson, rappresentanteHrw per il Medio Oriente e Nord Africa.
"Nella nuova Libia, gli accusati di crimini a Tawargha devono essere perseguiti in base alla legge, non soggetti alla giustizia sommaria", ha aggiunto.
Hrw afferma che le sue conclusioni sono basate sulle testimonianze di decine di persone in tutto il paese.
Le forze pro Gheddafi utilizzavano Tawargha  come base per attacchi contro Misurata, quando assediavano la città durante la rivoluzione libica.

Nessun commento: