sabato 17 novembre 2012

Montezemolo scende in campo “per una legislatura costituente”. Con Monti, se ci sta


ROMA - "Mai più accetteremo di vedere l'Italia derisa e disonorata, per questo scendiamo in campo". Lo ha detto Luca Cordero di Montezemolo, nel suo intervento alla convention Verso la Terza Repubblica. "Siamo qui perché vogliamo che inizi finalmente un capitolo nuovo della nostra vita civile e democratica, che metta al centro questa Italia, l'Italia che rema. Dobbiamo aprire la strada verso la terza repubblica". "Siamo qui perché siamo convinti che nessuna maledizione condanni l'Italia al declino e alla rassegnazione". Ha aggiunto Montezemolo: "Dobbiamo avere speranza nel futuro del nostra paese"
Fini insieme a Casini è tornato oggi a chiedere impegno politico al presidente del consiglio Monti e anche l'ex presidente di Confindustria si dice convinto che Monti può fare il lavoro di ricostruzione in Italia e in Europa, ma dal premier e' arrivata subito una frenata "Nessuno mi domanda impegni oggi, e oggi non ne do".
  Ma Montezemolo sembra non avere fretta. "Noi non chiediamo al presidente del Consiglio di prendere oggi la leadershiip del nostro movimento, perché pregiudicherebbe il suo lavoro e non ce lo possiamo permettere - ha dichiarato - ci proponiamo di dare fondamento democratico ed elettorale al percorso intrapreso dal suo Governo perché possa proseguire".
Secondo Montezemolo "senza una novità sostanziale il risultato delle prossime elezioni potrebbe portare nuovamente a un Governo eterogeneo e confuso, con ministri che scendono in piazza contro la loro stessa maggioranza". "Già vediamo il riformarsi di alleanze con tutto e il contrario di tutto al loro interno - ha aggiunto Montezemolo - che daranno forza alle correnti più ideologiche e populiste. E con il populismo non si va da nessuna parte". All'indomani delle prossime elezioni politiche "dovremo contribuire alla nascita di un governo costituente di ricostruzione nazionale". Un esecutivo "di ampio respiro, credibile e competente che garantisca il mantenimento degli impegni internazionali, rilanci l'economia e inizi il percorso fondativo della Terza Repubblica". "La prossima legislatura dovrà essere necessariamente costituente". "Il problema - ha aggiunto - non è raddrizzare gli italiani, ma far funzionare l'Italia. Dove lo stato funziona e non considera i cittadini sudditi, i cittadini rispettano lo stato e le sue istituzioni". La legislatura costituente andrà, ha detto "dal dimezzamento del numero dei parlamentari, al ripensamento delle autonomie locali, dalla legge elettorale ad una stringente regolamentazione dei conflitti di interesse che sono, non solo in Italia, il vero rischio di degenerazione di ogni societa' liberale .

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