venerdì 2 novembre 2012

Il premier Medvedev a Putin: le Pussy Riot andrebbero liberate


MOSCA - Il primo ministro russo, Dmitry Medvedev si schiera dalla parte delle Pussy Riot, le due musiciste del gruppo punk condannate a due anni per la loro performance anti-Putin nella cattedrale di Mosca. "Se fossi un giudice non le terrei in carcere - ha spiegato in una dichiarazione all'agenzia Ria Novosti -. Semplicemente non considero giusto che debbano scontare pene detentive, sono state in prigione già abbastanza".
Il premier russo ha comunque confermato - come già altre volte in precedenza - di provare "forte antipatia" per le ragazze della band, condannate per una preghiera "blasfema" nella cattedrale di Mosca. Sull'eventuale liberazione anticipata di Nadezhda Tolokonnikova e Maria Aliokhina, Medvedev si è però rimesso alle decisioni di tribunali e avvocati.

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