martedì 2 ottobre 2012

L’imbianchino macedone è l’assassino dei due coniugi di Macerata. Ha agito da solo


MONTELUPONE (Macerata) - L'assassino degli anziani coniugi Marconi uccisi a Montelupone sarebbe l'imbianchino macedone interrogato per tutta la notte nella caserma dei carabinieri. Avrebbe confessato, dopo aver inutilmente tentato di accusare il suo condomino marocchino e un altro maghrebino. E' in stato di fermo per omicidio
Secondo quanto si è appreso dai Carabinieri, il macedone, 28 anni, sposato e padre, avrebbe agito da solo: domenica mattina presto, a bordo dello scooter preso in prestito dal marocchino, avrebbe raggiunto il casolare di Paolo Marconi, 83 anni, e della moglie Ada Cerquetti, 73, con l'intenzione di compiere un furto. Progetto poi degenerato nella rapina finita nel sangue. In casa dell'indiziato sono stati trovati indumenti insanguinati e alcuni gioielli di poco valore appartenuti ad Ada. Portato nella caserma dei carabinieri di Montelupone ieri pomeriggio insieme al coinquilino marocchino, l'uomo ha subito accusato l'amico del delitto, chiamando in causa anche un secondo maghrebino. Una versione ribadita per ore, tanto che le prime indiscrezioni filtrate dall'interrogatorio davano per imminente il fermo del marocchino, con il macedone semplice comprimario in quanto tramite per la ricettazione dei gioielli. E invece, all'alba di domenica, quando i due anziani sono stati uccisi, il marocchino era tranquillamente in casa a dormire. I carabinieri del Nucleo operativo di Macerata guidati dal col. Leonardo Bertini e quelli dalla Compagnia di Civitanova Marche diretti dal cap. Domenico Candelli, non si sono fermati alla prima evidenza: hanno continuato a raccogliere testimonianze - è stata sentita anche la moglie del macedone -, allargando il cerchio ad altri immigrati che risiedono nelle campagne di Montelupone. Nel frattempo, la versione del macedone cominciava a scricchiolare, mostrando varie contraddizioni, e alla fine l'uomo avrebbe confessato. Avrebbe fatto tutto da solo, senza complici. Il pm Andrea Belli dovrà ora formalizzare le ipotesi di reato alla base del fermo, quasi certamente omicidio volontario aggravato.  

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