giovedì 11 ottobre 2012

Formigoni: “Zambetti è uno spergiuro, pronto al voto se la Lega esce. Ma cadranno anche Piemonte e Veneto”


Alfano: il presidente azzererà la giunta per ricominciare da capo



MILANO - "Zambetti è uno spergiuro, che ha tradito la fiducia dei cittadini". Così il governatore Formigoni dopo la nuova bufera sul Pirellone dove è finito in manette l'assessore Zambetti per aver comprato voti dalla 'ndrangheta. "Prenderò decisioni nette affinché la 'ndrangheta resti fuori dalle istituzioni. Se la Lega conferma la sua uscita, azzero la giunta e si andrà al voto", ha aggiunto. "Ma se cade la Lombardia, cadono anche Veneto e Piemonte".
"Lavoriamo per evitare che cada la Lombardia".  Lo ha affermato il segretario del Pdl, Angelino Alfano, aggiungendo: "Il presidente Formigoni farà cose talmente forti da rimettere in marcia la regione iniziando ad azzerare tutto, per ricominciare da capo e dare un segnale di cesura". Altrimenti "dovremmo interrompere un percorso di buona amministrazione - ha proseguito -, modello per gli altri enti italiani ed esempio in Europa".
Quanto alla possibilità che la caduta del governo lombardo porti alla crisi anche in Piemonte e in Veneto, "non è una minaccia - ha spiegato Alfano - è un patto politico assunto alle elezioni regionali" con la Lega.

Formigoni, reduce da una "notte di lavoro", dopo le dimissioni annunciate del gruppo del Carroccio, e il conseguente ritiro delle deleghe ai suoi assessori, a Maurizio Belpietro dice: "Quel che è successo è inaccettabile".

''L'accusa sollevata contro Zambetti è di una gravità assoluta. O è un abbaglio incredibile della magistratura, e credo proprio di no, oppure Zambetti è uno spergiuro che ha tradito la fiducia di tutti noi. Siamo in presenza di un politico che non solo ha tradito, è andato a comprare voti dalla 'ndrangheta, ma ha tradito anche il proprio presidente e il proprio partito''.

Tuttavia "non si può lasciare una regione senza guida". "Se oggi i leghisti, durante l'incontro annunciato tra Maroni ed Alfano confermeranno di voler uscire dall'alleanza in Lombardia, ne prenderò atto - prosegue -. Sono pronto ad azzerare la giunta e a prepararmi alle elezioni".

Poi l'affondo politico: "Sia chiaro, però che, se cade la Lombardia, cadono anche Veneto e Piemonte, perché queste tra regioni sono legate da un patto: un governatore del Pdl e due della Lega". "E' impensabile - afferma - che il Carroccio sia alleato in Veneto e Piemonte e all'opposizione in Lombardia. Non è un ricatto, è la realtà dei fatti. Berlusconi e Alfano la pensano come me".

''Se i leghisti vogliono il dialogo devono ritirare le dimissioni, decidano se vogliono far parte dell'alleanza in Lombardia, Veneto e Piemonte'', conclude Formigoni.

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