lunedì 1 ottobre 2012

“Elementi insufficienti”: i giudici tedeschi archiviano l’inchiesta sulla strage nazista di Sant’Anna di Stazzema


STOCCARDA - A causa di "elementi insufficienti", la giustizia tedesca ha archiviato l'inchiesta nei confronti di otto ex ufficiali delle SS, sospettati di avere partecipato alla strage di Sant'Anna di Stazzema, in cui furono uccisi 560 civili italiani durante la Seconda guerra mondiale. Al termine di un'inchiesta durata 10 mesi, i giudici hanno annunciato che la partecipazione di 17 uomini, otto dei quali ancora vivi, al massacro compiuto il 12 agosto 1944 a Sant'Anna di Stazzema "non può essere provata".

I giudici hanno spiegato che non è stato possibile dimostrare che si è trattato di un'azione pianificata e ordinata di una strage di civili. Bisognava provare la responsabilità individuale di ciascun sospetto, cosa che non è più stato possibile fare, hanno aggiunto i giudici di Stoccarda.

Il 12 agosto 1944, i soldati della 16esima divisione della Waffen-SS "Reichsfuehrers-SS", assieme a collaborazionisti fascisti, fucilarono 560 civili, tra cui molte donne e più di 100 bambini, in pratica tutti gli abitanti del paesino della Versilia. Il 22 giugno 2005, dieci ex ufficiali e sottufficiali tedeschi sono stati condannati all'ergastolo per il massacro dal tribunale militare di La Spezia. Al momento della sentenza, confermata in secondo appello e in Cassazione, i dieci erano tutti ultraottantenni. Questi 10 ufficiali appartenevano al gruppo dei 17 soldati sui quali ha aperto l'inchiesta la procura di Stoccarda. Dei 17 sospettati otto sono ancora in vita, tra cui anche il 91enne Gerhard Sommer.

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