PERUGIA. - Arriva il giorno della verita per Amanda Knox eRaffaele Sollecito. L'appuntamento dopo 4 anni è per oggi, sotto l'occhio implacabile dei media, in particolare le tv statunitensi, mobilitate in misura tale come fosse lo scenario della battaglia finale in Afghanistan o in Libia. Sono 400 i giornalisti accreditati per seguire il processo, ma in realta' la maggiore attenzione dei media e' sempre stata centrata sul giorno della sentenza, ed e' arrivato. Stamane si giocano le ultime carte gli stessi Amanda e Raffaele: al termine delle repliche finali della difesa sono attese le loro dichiarazioni spontanee. Per dire cosa? Sicuramente per dire "siamo innocenti", come fanno dal novembre 2007, forse aggiungendo questa volta "confidiamo nella giustizia italiana".
Lei e' nel carcere perugino di Capanne, lui nel carcere di Terni, dove prepara un altro esame orale dei suoi studi universitari. Ieri Amanda ha trascorso il sabato assistendo alla messa, cantando e suonando la chitarra come ha fatto ogni sabato - ha riferito il cappellano del carcere, don Saulo Scarabattoli. "A vederla da fuori vive questa attesa con grande equilibrio ma cio' che ha nel cuore lo sa solo lei e il Signore. Amanda sta vivendo queste ore con equilibrio, sembra padrona di se', il che non vuol dire che sia fredda. Anche perche' quello che si vede da fuori e' il meno, come e' il meno cio' che vedono le telecamere o i giudici che l'accusano".
Don Saulo ha messo sott'accusa i media: "Lei vive il suo dramma, la sua sofferenza, ha la sua speranza come tutte. Non e' lei che vuole essere al centro dell'attenzione, siete voi media che la trattate in modo diverso, e questo non e' giusto". Ha parlato anche uno dei legali della statunitense, l'avvocato Maria Del Grosso: "Io l'ho trovata agitata, in attesa, ma certamente anche fiduciosa", ha detto dopo averla incontrata nella sezione femminile del carcere di Capanne. "Non mi ha detto alcuna frase particolare - spiega l'avvocato - come potete immaginare sono per lei momenti molto particolari"
Si definiscono invece "allibite per il tam tam mediatico di assoluzione di Amanda Knox e Raffaele Sollecito", Arline e Stephanie Kercher, madre e sorella di Meredith Kercher, che oggi arriveranno a Perugia per assistere alla sentenza d'appello per i due ex fidanzati. "Un tam tam - affermano Arline e Stephanie tramite il loro legale Francesco Maresca -che continua nonostante tra poche ore la Corte
d'assise di secondo grado si ritirera' in camera di consiglio"
''Io ho perso un'amica nel modo piu' brutale e inspiegabile''. Cosi' Amanda Knox davanti alla Corte. 'Sono la stessa persone che ero allora. La sola cosa che mi distingue da 4 anni fa e' quello che io sofferto in 4 anni''.
d'assise di secondo grado si ritirera' in camera di consiglio"
''Io ho perso un'amica nel modo piu' brutale e inspiegabile''. Cosi' Amanda Knox davanti alla Corte. 'Sono la stessa persone che ero allora. La sola cosa che mi distingue da 4 anni fa e' quello che io sofferto in 4 anni''.
''Mi viene chiesto il carcere a vita o addirittura la pena di morte'', ma io ''non ho mai fatto del male a nessuno''. Cosi' ha detto stamane Raffaelle Sollecito nelle sue dichiarazioni spontanee. La sentenza non si avra' prima delle 20 di oggi. Lo ha annunciato il presidente della Corte, Hellmann. Il presidente ha rivolto un appello al pubblico e ai giornalisti, invitandoli - per quando ci sara' la lettura del dispositivo - ad evitare comportamenti da tifo. La decisione della Corte sara' trasmessa in diretta dalle principali tv mondiali. Oltre 400 i giornalisti accreditati.
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