sabato 22 dicembre 2012

L’America delle armi: killer spara, quattro morti in Pennsylvania

Il luogo dove è stato fermato e ucciso il killer
La chiesa all’interno della quale è stata uccisa la prima vittima

PITTSBURGH (PA) - Quattro persone sono morte in una sparatoria in Pennsylvania, nel corso della quale è stato ucciso anche l'uomo che aveva aperto il fuoco, Jeffrey Lee Michael, 44 anni,. Il bilancio, riferito dai giornali locali che citano il pubblico ministero locale, parla anche di tre poliziotti feriti.
Le vittime sono l'assalitore, due uomini e una donna. La prima vittima è stata la donna, Kimberly A. Scott, 58 anni uccisa nella sala di una chiesa evangelica che stava decorando per Natale e poi, a breve distanza, i due uomini William Harrison Rhodes Jr., 38, e il cognato, Kenneth Lynn. che l'assassino ha affrontato nel vialetto della loro abitazione a Frankstown Township. "Ha puntato l'arma contro di loro e ha cominciato a sparare", ha affermato una cugina di una delle vittime, Marie Brenneman. L'assassino, ha detto la donna, è un vicino dei due uomini che ha ucciso, "con cui aveva rapporti difficili".
Secondo quanto ha riferito il procuratore distrettuale Rich Consiglio, la scena del crimine si estende per una decina di chilometri, poiché dopo il triplice omicidio, l'uomo si è dato alla fuga su un camioncino e ed è stato inseguito dalla polizia, di cui ha anche tentato di speronare un'auto, e ha fatto uno scontro frontale con un altro mezzo su una strada rurale. E’ uscito dal suo camioncino sparando ed è stato ucciso dagli agenti, che hanno,  registrato tre feriti non gravi.
E mentre negli Stati Uniti si fa sempre più pressante la richiesta di mettere al bando le armi, almeno quelle d'assalto, in decisa controtendenza è la reazione della National Rifle Association, la potente lobby delle armi. Che dice di aver taciuto finora per "rispetto alle vittime" della strage di Newtown. Ma ora esce allo scoperto e bolla come "pericolosa" l'idea di mettere al bando le armi, perché in questo caso "i nostri figli a scuola sarebbero senza protezione". Di qui la controproposta: invece di abolire le armi, "mettiamo agenti armati in ogni scuola".

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