ROMA - Questa volta finalmente la data del voto è quella definitiva: nel Lazio si voterà per il rinnovo della Regione il 24 e il 25 febbraio, in election day con le politiche, la Lombardia e il Molise. Caduto il governo, sciolte le Camere e soprattutto fissata dal governo uscente la data delle prossime elezioni nazionali, anche la governatrice dimissionaria Renata Polverini, come aveva annunciato, si è adeguata. E ha "rinnovato", questa la formula utilizzata, il decreto che già aveva emesso e che invece indicava il 10 e l'11 febbraio. Il decreto rinnovato, si legge in una nota della Regione, "individua la prima data utile tecnicamente compatibile con la normativa in materia elettorale".
Per il centrosinistra è già in campo Nicola Zingaretti. Il Movimento cinque stelle candida Davide Barillari. Il centrodestra, invece, è frammentato. Di sicuro c'è Francesco Storace, leader de la Destra, che punta a far convergere su di sè la coalizione. C'è poi Francesco Pasquali (Fli) con la lista "Ragione Lazio". Casapound candida invece Simone Di Stefano.
Manca all'appello il Pdl, che a questo punto dovrà decidere a stretto giro. Sul tavolo una serie di nomi sia "civici" che "politici". Nella prima categoria ci sono due magistrati, Matone e Amore. Tra i politici, invece, prende piede l'ipotesi Beatrice Lorenzin. Da non sottovalutare la nascita di "Fratelli d'Italia", che nel Lazio può contare sulla forte corrente dei Gabbiani, che potrebbe esprimere una sua candidatura. Sembra infine ormai diretta verso il Parlamento, e non verso la ricandidatura, l'uscente Renata Polverini.
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