ROMA - Il Natale 2012 sarà senza dubbio ricordato come il peggiore degli ultimi 10 anni sul fronte dei consumi. Lo afferma il Codacons, che ha monitorato gli acquisti degli italiani fino alle ultime ore di apertura dei negozi.
Chi sperava in una impennata delle vendite grazie agli acquisti dell’ultim’ora, è rimasto deluso, spiega l’associazione. Le famiglie hanno fortemente tirato la cinghia, riducendo il numero di regali e la loro entità, e tagliando anche sulle spese per la casa, sempre più spesso riciclando gli addobbi degli scorsi anni. Tendenza inversa, invece, per gli alimentari: le tavole degli italiani rimangono imbandite, a dimostrazione di come le famiglie siano disposte a ridurre i consumi su altre voci di spesa, ma restino fedeli alla tradizione del cenone e del pranzo di Natale.
Analizzando le spese degli italiani per il Natale 2012, il Codacons aggiunge che le principali riduzioni dei consumi si sono registrate nel settore regali, con cali drastici degli acquisti fino al -20% per abbigliamento, calzature, arredamento e oggettistica per la casa. Malissimo anche i comparti viaggi, ristorazione e cultura (-15%). Le vendite possono ritenersi soddisfacenti unicamente nel settore giocattoli, informatica e hi-tech, mentre si è speso addirittura più dello scorso anno (mediamente il 5% in più) per gli alimentari.
Un Natale d'austerità anche quello fotografato da Federconsumatori. I consumi - secondo un primo consuntivo dell'Osservatorio Nazionale - hanno registrato un vero tracollo, con un calo del 14% rispetto al 2011. Calano anche il settore alimentare, quello dei giocatoli e l'elettronica di consumo. ''I pochi che hanno comprato – è scritto nell’analisi dell’Onf - hanno fatto regali mirati, in molti casi solo ai bambini, e in ogni caso il budget e' stato molto ristretto: la spesa media a famiglia si è attestata a circa 148 euro. Complessivamente, quindi, con una spesa totale delle famiglie sui 3,5-3,8 miliardi di euro".
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