mercoledì 6 agosto 2014

Riportata negli USA anche la seconda americana infetta da Ebola in Liberia


L'arrivo di Nancy Writebol all'ospedale di Atlanta

Nancy Writebol e il dottor Kent Bratly, i due americani infettati da Ebola
ATLANTA - Anche la seconda americana colpita in Liberia dal v irus Ebola, la missionaria laica Nancy Writebol, è stata riportata negli Usa per curarla. Uno dei piloti che era alla cloche del volo privato atterrato ad Atlantga ha raccontato l’esperienza del traspporto di questo  "passeggero speciale".
Randy Davis è uno dei tre capitani che ha portato l'aereo privato dalla Liberia al Maine, dove si è fermato per fare rifornimento. Davis ha detto che non era nervoso per la sua vicinanza al paziente contagioso e che anzi lo vedeva come un onore.
"Penso che tutti in tutto il mondo sarebbero d'accordo se cerchi di aiutare le persone che ne hanno bisogno. E’ certamente un'esperienza gratificante."
Davis ha detto di aver incontrato il marito della  Writebol, che lavora nella stessa associazione della moglie, SIM USA a che rimane in Liberia al momento, ma ci sono piani per farlo tornare negli Stati Uniti entro questa settimana. La condizione contagiosa di Nancy ha significato che il capitano Davis non è stato in grado di interagire con lei. In Liberia l’aereo è atterrato, ha fatto rifornimento, ha caricato la paziente ed è subito ripartito, Da lì, ha volato a Bangor, nel Maine, che la compagnia aerea privata Phoenix Air Group utilizza regolarmente come una fermata suivoli a lungo raggioi. Davis era uno dei tre piloti che hanno ruotato durante tutta la prima tappa del viaggio dalla Liberia al Maine, e poi una volta raggiunta la base a Bangor, uno di loro è sceso dall'aereo e gli altri due hanno compiuto la parte finale del viaggio dal Maine alla Georgia.
Gli unici altri passeggeri erano la Writebol e tre medici di una società che lavora regolarmente con Phoenix Air Group. I piloti sono stati informati sulle condizioni del paziente, ma non sono state date istruzioni esplicite per la cura, il che ha detto è tipico nella maggior parte dei voli di evacuazione medica, soprattutto questo dato che il "passeggero speciale" è stato tenuto in una zona di isolamento per tutto il viaggio.
Lo stesso aereo era stato uilizzato per portare l’altro malato, il dottor Kent Brantly,  dalla Liberia all’Emory University Hospital sabato scorso.
Anche se non ha dovuto indossare abiti speciali di protezione in quanto Ebola non è una malattia che si trasmette per via aerea, il personale medico indossava tute anti-incendio.
Il CDC (Center of Disease Control and Prevention) di Atlanta ha confermato oggi di aver ricevuto almeno100 denunce inoltrate da singoli per l’arrivo di pazienti con infezione da Ebola negli Stati Uniti, ma Davis, che vive in Georgia, ha detto che non è preoccupato per la diffusione del virus mortale.

"Certamente qui c’è la migliore assistenza medica nel mondo per massimizzare il recupero di queste persone, presso l’Emory Hospital", ha detto Davis."
La diffusione (in rosso) del virus in Africa. La H indica i centri di cura allestiti in Sierra Leone, Guinea e Liberia

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