lunedì 25 agosto 2014

ROMA: il folle killer della bambinaia ucraina ucciso mentre tentava la fuga

ROMA - La donna decapitata nella villetta di via Birmania,zona chic dell’Eur da un uomo poi ucciso dalla polizia  si chiamava Oksana Martseniuk, ucraina di 38 anni, che lavorava come bambinaia nella casa.
Il killer, Federico Leonelli, 35 anni, era vestito come una sorta di personaggio horror:  sul volto una maschera da giardiniere e gli occhiali da sole. L'omicidio è avvenuto nella tavernetta dell'abitazione di VIa Birmania. L'assassino sarebbe figlio di un alto funzionario delle forze armate.  All'arrivo degli agenti in terra c'era una lunga scia di sangue, probabilmente il corpo della donna era stato trascinato.
«Per favore lasciami, ti prego non uccidermi». Dall’altra parte della porta della villetta di via Birmania 86 all’Eur c’è Federico Leonelli. 

Tiene per i capelli Oksana Martseniuk, la bambinaia ucraina di casa Ciallella. Era stata lei a intuire la sera prima che c’era qualcosa di strano in quel ragazzo col quale condivideva la villetta. Si era spaventata a tal punto da decidere di scrivere un sms a Giovanni Ciallella, il padrone di casa, raccontando che Leonelli le faceva paura, perché maneggiava «grandi coltelli» e sembrava «fuori di testa».

Un timore che il proprietario aveva girato a Leonelli, chiedendo spiegazioni. I sospetti della domestica rivelati al proprietario di casa, potrebbero aver ispirato la follia omicida. È una delle ipotesi, assieme a quella del tentativo di stupro, su cui stanno lavorando il procuratore Pierfilippo Laviani e il pm Luigi Fede, assieme alla polizia. Certo è, che quando i primi poliziotti sono arrivati alla villetta allertati dai vicini che sentivano la donna chiedere aiuto, la domestica probabilmente era già morta.

Leonelli è stato raggiunto dai proiettili degli agenti quando si trovava a bordo della propria auto, forse dopo un disperato tentativo di fuga. Secondo una prima ricostruzione l'assassino, dopo che i Vigili del Fuoco erano riusciti ad aprire la porta della tavernetta dove si trovava assieme al cadavere della donna, ha tentato di aggredirli brandendo l'arma con cui poco prima aveva ucciso la sua vittima.
Leonelli sarebbe quindi riuscito ad uscire dalla villetta armato e minacciando chiunque si avvicinasse è riuscito a raggiungere la sua auto nel vialetto della villa salendoci a bordo. L'uomo ha forse tentato di darsi alla fuga ma gli agenti a quel punto sono intervenuti sparando contro l' auto. Le Forze dell'Ordine hanno quindi allertato il 118 ma l' uomo è morto per le gravi ferite. Si indaga sui rapporti tra l'uomo e la vittima. Tra le ipotesi c'è quella che la donna avesse cercato di sottrarsi a un tentativo di violenza sessuale del killer. Per ora gli investigatori escludono che ci fosse una relazione tra i due.

Non si dà pace la sorella dell'assassino: "Ad di là di quanto accaduto - chiede - perché mio fratello è stato ucciso? Perché hanno mirato al cuore? Loro avevano una pistola e lui un coltello. Mi diano una risposta".

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