lunedì 22 ottobre 2012

Taranto, città della morte (e dell’Ilva). Terrificanti dati sul numero dei malati di tumori e sui decessi (+14% di cancri negli uomini, +13% nelle donne)


TARANTO - Visita del ministro della Salute, Renato Balduzzi, a Taranto nel giorno in cui sono usciti dati allarmanti sull'aumento della mortalità per tumori. "La situazione è indubbiamente complessa", ha detto. "Credo sia necessario uno sforzo, anche da parte della sanità pubblica per un monitoraggio sanitario costante e un piano di prevenzione nei confronti dei lavoratori, dei bambini, di tutti, con iniziative mirate", ha aggiunto.
Secondo i dati ufficiali del ministero, contenuti nel progetto Sentieri aggiornato al 2003-2009 e riferiti a Taranto con Statte, si registra a Taranto un +14% di mortalità per gli uomini per tutte le cause; e +8% di mortalità per le donne per tutte le cause.
Nello specifico per gli uomini il rapporto registra un incremento del 14% per tutti i tumori; +14% per le malattie circolatorie, +17% per quelle respiratorie, +33% per i tumori polmonari, +419% per i mesoteliomi pleurici. Per le donne invece: +13% per tutti i tumori, +4% per le malattie circolatorie, +30% per i tumori polmonari, +211% per il mesotelioma pleurico.
In particolare, secondo il progetto Sentieri, si registra un incremento dei tumori al fegato (+75%), linfoma non Hodgkin (+43%), corpo utero superiore (+80%), polmoni (+48%), tumori allo stomaco (+100%), tumore alla mammella (+24%). Si registra complessivamente un aumento di tutti i tumori del 30%.
Per i bambini si registrano incrementi significativi di contrazione malattie per tutte le cause nel primo anno di vita. C'è un eccesso a Taranto della mortalità dei bambini nel primo anno di vita del 20% rispetto al resto della Puglia, ha spiegato uno degli esperti della commissione ministeriale. 
Lo stabilimento siderurgico Ilva, in particolare gli impianti altoforno, cokeria e agglomerazione, è il maggior emettitore nell'area per oltre il 99% del totale ed è quindi il potenziale responsabile degli effetti sanitari correlati l al benzopirene", si legge ancora nel rapporto. 
"Dai dati presentati emerge con chiarezza uno stato di compromissione della salute della popolazione residente a Taranto", è l'accusa del dossier del progetto Sentieri. Questo quadro viene ritenuto "coerente" con quanto emerso dai precedenti studi su mortalità e morbosità. In particolare, e' stato osservato, "i residenti nei quartieri Tamburi, Borgo, Paolo Vi e nel comune di Statte mostrano una mortalità e una morbosità più elevato rispetto alla popolazione di riferimento in particolare per le malattie per le quali le esposizioni ambientali presenti possono costituire specifici fattori di rischio".
"I livelli di diossine e Pcb osservati nel sangue degli allevatori di masserie nella fascia 0-15 km dal polo industriale sono consistentemente più elevati di quelli osservati a distanze maggiori".Lo dice il presidente di Peacelink Taranto, Alessandro Marescotti, citando i dati sulla mortalità forniti dal ministro della Salute. "Questo dato - aggiunge Marescotti - è coerente con i risultati del monitoraggio alimentare condotto dalla Asl che ha rilevato in questa area numerose situazioni di non conformità rispetto ai limiti di legge". "Questi dati - aggiunge Marescotti - confermano come lo stato di contaminazione della catena alimentare abbia prodotto più alte concentrazioni delle diossine e dei Pcb nel sangue della popolazione più esposta, come appunto gli allevatori i quali in genere si cibano dei loro prodotti".

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