martedì 16 ottobre 2012

Corruzione: indagati a Bergamo i vertici di Cl per una discarica di amianto


MILANO - La guardia di finanza di Milano ha perquisito gli uffici di Rossano Breno, presidente della Compagnia delle Opere di Bergamo, e del suo vice nell'ambito dell'inchiesta sul caso Nicoli Cristiani. I due sono indagati per corruzione. L'indagine è legata all'autorizzazione regionale, rilasciata dalla giunta Formigoni, per l'apertura di una discarica di amianto in provincia di Cremona.
Gli indagati secondo gli inquirenti avrebbero utilizzato gli uffici delle proprie società "per stringere gli accordi criminosi con un imprenditore locale e per formare documentazione idonea a giustificare i pagamenti corruttivi".
Presidente e vicepresidente della Compagnia delle Opere avrebbero chiesto come contropartita anche la realizzazione da parte dell'imprenditore di una scuola di Cl che si trova in provincia di Bergamo. Si tratterebbe, secondo indiscrezioni, della scuola La Traccia di Calcinate. I lavori sarebbero stati realizzati gratis da Locatelli, il quale in un verbale di interrogatorio davanti ai pm, parla della cerimonia inaugurale della scuola, avvenuta alla presenza di autorità civili e religiose.

Nell'ambito dell'inchiesta sulla discarica di amianto aperta nel Cremonese, per la quale era stato arrestato l'ex vicepresidente del Consiglio regionale lombardo, Franco Nicoli Cristiani, i magistrati milanesi stanno facendo accertamenti anche sulla delibera approvata il 20 aprile 2011 "su proposta del presidente Roberto Formigoni" con la quale si dava il via libera alla realizzazione della discarica nonostante l'opposizione della Provincia di Cremona preoccupata dal rischio di inquinamento delle falde acquifere.

Proprio per quella discarica Nicoli Cristiani avrebbe chiesto tangenti. Ma non solo: a quanto pare la delibera contestata non risulterebbe pubblicata sul bollettino ufficiale della Regione.

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