mercoledì 2 novembre 2011

Crisi: il governo prepara un maxi emendamento alla legge di stabiità con "misure choc"


ROMA - Un maxi emendamento alla Legge di Stabilita'all'esame del Senato dovrebbe contenere le misure che l'Italia mettera' sul tavolo dell'Europa per far fronte alla crisi economica. Questo, secondo quanto e' emerso dal vertice di palazzo Chigi, l'orientamento dell'esecutivo riunito per quattro ore. Per primi hanno lasciato la sede del governo i ministri Sacconi, Matteoli, Romani eRotondi e il vertice prosegue con Silvio Berlusconi, Giulio Tremonti, Roberto Calderoli e Gianni Letta. Assente Umberto Bossi, che un comunicato ufficiale di palazzo Chigi aveva annunciato come presente fino a pochi minuti prima dell'inizio della riunione

Convocato per le 9 un Consiglio dei ministri sulla eventualita' di un decreto legge. Si continua intanto a lavorare sulle misure, con l'obiettivo di presentare interventi concreti che, gia' dopodomani, al vertice del G20 di cannes, possano convincere i partner della Ue. Berlusconi, pensa a un decreto con "misure shock". Diverse le ipotesi: dalla patrimoniale alle privatizzazioni, dalle liberalizzazioni a un ulteriore rialzo dell'Iva. Senza escludere, per Romani, "formule come il concordato o il condono fiscale".
Dismissioni, liberalizzazioni e grandi opere cantierabili continuano a essere il 'piatto forte' del menu che il nostro paese dovrebbe presentare ai tavoli delle istituzioni comunitarie. Il termine per la presentazione degli emendamenti al ddl Stabilita' in Commissione Bilancio e' fissato per venerdi', ma e' probabili, spiegano fonti di governo, che sara' lo stesso esecutivo o il relatore al provvedimento a presentare in aula a palazzo Madama le modifice al testo della ex Finanziaria con le nuove misure.

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