lunedì 28 novembre 2011

Rapporto dell’ONU: la Siria ha compiuto “crimini contro l’umanità"

Il brasiliano Paulo Pinheiro durante la conferenza stampa

GINEVRA - Le le forze di sicurezza siriane hanno commesso "crimini contro l'umanità" nel loro giro di vite contro i manifestanti anti-governativi: lo dice un rapporto delle Nazioni Unite.
Lo studio  guidato dal brasiliano Paulo Pinheiro, contiene anche accuse di omicidio, torture e violenze sessuali contro i civili.
Il documento invita Damasco a punire i colpevoli.
La Siria finora ha sempre sostenuto che sta combattendo bande armate. Più di 3.500 persone sarebbero morte nelle violenze dallo scorso marzo.
I tre membri della Commissione hanno presentato le 39 pagine del rapporto oggi in una conferenza stampa a Ginevra.
Sono state intervistate 223 vittime, testimoni e anche disertori dell'esercito al fine di indagare sulle presunte violazioni dei diritti umani a partire dalla fine di settembre fino a metà novembre 2011.
Tuttavia, i membri del team idicono che è stato loro negato l'ingresso in Siria stessa.
Il rapporto contiene prove agghiaccianti di abusi, esecuzioni sommarie e violenze sessuali contro i civili arrestati durante le proteste.
Alcuni degli intervistati hanno detto di aver ricevuto l’ordine di  "sparare per uccidere" per schiacciare i manifestanti.
Un disertore dell'esercito ha raccontato di avere invece sparato in aria e per questo era stato arrestato, picchiato e torturato.
Il rapporto anche le forze di sicurezza di aver ucciso almeno 256 bambini durante i disordini.
"La portata e il modello coerente di attacchi da parte di militari e forze di sicurezza contro i civili e quartieri civili e la vasta distruzione di proprietà può essere possibile solo con l'approvazione o la complicità dello Stato", dice il documento che chiede l'immediata cessazione della violenza e la punizione dei responsabili dei crimini commessi.

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