sabato 26 novembre 2011

Il cacciatorpedinerie Andrea Doria ha raggiunto la Rosalia D'Amato, liberata ieri dai pirati somali


MOGADISCIO - Il cacciatorpediniere Andrea Doria della Marina Militare è intervenuto oggi, a largo delle coste somale in supporto all'operazione di rilascio del mercantile 'Rosalia d'Amatò e del suo equipaggio, sequestrati dai pirati al largo del Corno d'Africa lo scorso 21 aprile.
La 'Rosalia d'Amatò, ha ora a bordo, oltre all'equipaggio, anche un Nucleo Militare di Protezione (NMP) della Marina Militare composto da militari del Reggimento San Marco, addestrati per reagire, come unità isolate, da bordo di navi mercantili nazionali, garantendo la protezione da atti di pirateria.
I NMP sono già in area per difendere il naviglio mercantile nazionale in base all'accordo stipulato lo scorso 11 ottobre tra Ministero della Difesa e la confederazione italiana Armatori (Confitarma). I NMP sono sotto il controllo operativo del Comando in Capo della Squadra Navale della Marina Militare (CINCNAV).
 "Siamo sul posto e dei team militari sono saliti stamani a bordo della 'Rosalia D'Amato per garantire la sicurezza dell'equipaggio. Anche un nostro medico ha appena concluso le visite: considerato quello che hanno passato, stanno tutti bene". Lo ha detto all'ANSA l'ammiraglio Gualtiero Mattesi, da bordo del cacciatorpediniere Andrea Doriai.
 Il Ministro degli Affari Esteri, Giulio Terzi, ha appreso con "viva soddisfazione" la notizia della liberazione della motonave italiana Rosalia d'Amato e del suo equipaggio, sequestrati dai pirati al largo del Corno d'Africa lo scorso 21 aprile.
Ricordando con gratitudine che la Farnesina, attraverso l'Unità di Crisi, ha seguito la vicenda con massima attenzione e impegno costante sin dalle sue prime fasi, Terzi ha manifestato il suo caloroso ringraziamento a tutti gli organismi dello Stato coinvolti, "che si sono adoperati con senso di responsabilità ed elevata professionalità per la positiva soluzione della vicenda".
"Esprimo inoltre la mia riconoscenza - ha proseguito il ministro degli Esteri - agli organi di informazione che hanno raccolto, con senso di responsabilità, l'appello al silenzio stampa". Terzi ha poi rivolto " un particolare pensiero di vicinanza e solidarietà ai membri dell'equipaggio della Rosalia D'Amato per la loro dolorosa vicissitudine, ed ai loro familiari, con i quali la Farnesina ha mantenuto, in questi difficili mesi, costanti contatti".

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