martedì 2 agosto 2011

Siria: stallo in consiglio di sicurezza dell'Onu, altri 24 manifestanti uccisi durante le preghiere del Ramadan. Il ministro Frattini richiama l'ambasciatore italiano

NEW YORK - Nulla di fatto nella riunione del Consigliio di sicurezza dell'Onu sulla crisi in Siria. La discussione è stata aggiornata, anche se fonti diplomatiche assicurano che c'è la volonta' dei 15 Paesi del Consiglio di giungere ad un accordo per esprimere una condanna delle violenze perpetrate sul popolo siriano dalle forze di sicurezza del presidente Bashar al Assad. Sei persone sono state uccise nella notte dalle forze di sicurezza a Erbin, un sobborgo di Damasco, mentre carri armati e veicoli blindati sono entrati a Zabadani, in prossimita' del confine con il Libano.Almeno 24 persone sono state uccise dalle forze di sicurezza in tutta la Siria, di cui dieci dopo le preghiere serali del Ramadan. E' il bilancio fornito dagli attivisti dei diritti umani dopo il primo giorno del mesi di digiuno dei fedeli islamici. "Dieci persone sono morte e alcune sono rimaste ferite durante le proteste in diverse citta' del Paese, portando a 24 il totale delle vittime della giornata", ha fatto sapere Rami Abdel Rahman dell'Osservatorio siriano per i diritti umani.
Il ministro Frattini ha dato istruzioni per il rientro in Italia del nostro ambasciatore a Damasco, Achille Amerio, per consultazioni. L'Italia ha proposto il richiamo degli ambasciatori di tutti i Paesi dell'Unione Europea a  Damasco.

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