martedì 17 maggio 2011

Il “vento del nord” ha gelato il governo


ROMA -  Il 'vento del nord' gela il governo e il voto nelle grandi citta' penalizza il centrodestra. A Torino e Bologna i candidati del centrosinistra vincono al primo turno la corsa a sindaco: Fassino vince a Torino con un plebiscitario 56,7%, Merola sul filo di lana vince al primo turno a Bologna con poco piu' del 50% delle preferenze.
Giuliano Pisapia
La vera sorpresa giunge da Milano, dove Berlusconi aveva chiesto una sorta di referendum ai cittadini, che vede il candidato di centrodestra (con la Sinistra di Vendola e l'Idv di Di Pietro) Pisapia nettamente in testa sulla Moratti (48% contro il 41,6%). mentrTra le macerie del Pdl finisce anche l'obiettivo del presidente del Consiglio Berlusconi di raggiungere le 52.577 preferenze raccolte nel 2006: il premier si deve accontentare di 27.972 voti. Con il 28,75% dei consensi il Pdl resta il 1/o partito ma e' la vittima piu' illustre del deludente risultato di Letizia Moratti: in un anno ha perso 8 punti (era al 36% alle regionali).Il vicesindaco De Corato resta il 2/o piu' votato (5.786 voti),seguito dal ciellino Masseroli con 3.406.  A Napoli Lettieri (Pdl) andra' al ballottaggio con la 'sorpresa' De Magistris, candidato dell'Idv e della Sinistra di Vendola che ha avuto piu' preferenze del candidato del Pd. 
Tace Silvio Berlusconi, tace Umberto Bossi ma, significativamente, si dice "stupito" del risultato a Milano. 
Gli esponenti Pdl che commentano per gli speciali televisivi non nascondono che il risultato sotto la Madonnina era prevedibilmente un passi per il ballottaggio, ma probabilmente in altra misura. Il coordinatore. 
Denis Verdini, con l'abituale franchezza, non nasconde che le attese del Pdl sull'andamento delle amministrative a Milano erano ben altre.
Lertizia Moratti
"Vinciamo noi e perdono loro", sintetizza Pier Luigi Bersani. Anche il segretario Pd parla di risultati che "segnalano un'inversione di tendenza" e di un "vento" nuovo che "si e' alzato dal Nord". Ma bisogna gia' pensare ai ballottaggi, oltre a marcare le difficolta' in casa d'altri, e allora Bersani manda a dire alla Lega che "se si perde c'è qualcosa che non gira e segnalo che si apre un'incrinatura fra centrodestra e il suo elettorato di riferimento che porta a una crisi Pdl-Lega".

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