ISOLA DEL GIGLIO - Nuovo stop alle ricerche dei dispersi della Nave Concordia: gli strumenti hanno infatti rivelato un ulteriore movimento della nave. Immediato è scattato dunque l'ordine ai soccorritori di sospende le operazioni.
Poi, alle 9.40, le ricerche sono riprese. Restano al momento 12 i corpi recuperati dal relitto, 8 già riconosciuti mentre altri quattro sono ancora senza nome a causa delle pessime condizioni.
Poi, alle 9.40, le ricerche sono riprese. Restano al momento 12 i corpi recuperati dal relitto, 8 già riconosciuti mentre altri quattro sono ancora senza nome a causa delle pessime condizioni.
Intanto arrivano sui quotidiani le indiscrezioni sull'interrogatorio fornito dal capitano Schettino ai pm che indagano sul disastro. E si tratta di informazioni che, se confermate, metterebbero nei guai la compagnia. Secondo il quotidiano Repubblica, Schettino avrebbe ammesso di aver compiuto un "inchino" all'isola del Giglio ma che l'ordine era partito dalla stessa Costa. "L'inchino è stato pianificato - si legge sul quotidiano -. Mi dissero facciamo una navigazione turistica, ci facciamo vedere, facciamo pubblicità e salutiamo l'isola".
E per capire cosa è successo quella notte, i magistrati puntano molto sulla "scatola nera" della Concordia che dovrebbe aver registrato tutto quello che è successo sulla plancia. Condizionale d'obbligo visto che Schettino davanti al gip avrebbe invece gettato un'ombra: "A bordo avevamo il problema che da 15 gg si era rotto il backup del Vdr e avevamo chiesto di aggiustarlo. Ma non era successo". Sulla parte alta della nave c'è il Voyage data recorder che era funzionante e registra sicuramente i dati di viaggio ma non si sa se registra le voci in plancia. Insomma, un'altra tegola del comandante verso la sua compagnia di navigazione.
Alla Procura di Grosseto, intanto, c'è stato un lungo vertice tra gli inquirenti, mentre è slittata rispetto alle previsioni la presentazione del ricorso al tribunale del riesame di Firenze, contro l'ordinanza del gip che ha portato alla scarcerazione di Schettino. Invece, non attrarrebbe molto l'interesse degli inquirenti la donna moldava vista con il comandante Schettino quella sera, Domnica Cermotan. Anche se lei si è detta pronta a farsi ascoltare.
E per capire cosa è successo quella notte, i magistrati puntano molto sulla "scatola nera" della Concordia che dovrebbe aver registrato tutto quello che è successo sulla plancia. Condizionale d'obbligo visto che Schettino davanti al gip avrebbe invece gettato un'ombra: "A bordo avevamo il problema che da 15 gg si era rotto il backup del Vdr e avevamo chiesto di aggiustarlo. Ma non era successo". Sulla parte alta della nave c'è il Voyage data recorder che era funzionante e registra sicuramente i dati di viaggio ma non si sa se registra le voci in plancia. Insomma, un'altra tegola del comandante verso la sua compagnia di navigazione.
Alla Procura di Grosseto, intanto, c'è stato un lungo vertice tra gli inquirenti, mentre è slittata rispetto alle previsioni la presentazione del ricorso al tribunale del riesame di Firenze, contro l'ordinanza del gip che ha portato alla scarcerazione di Schettino. Invece, non attrarrebbe molto l'interesse degli inquirenti la donna moldava vista con il comandante Schettino quella sera, Domnica Cermotan. Anche se lei si è detta pronta a farsi ascoltare.
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