ROMA - L'Italia si prepara all'ondata di gelo siberiano che la investirà nelle prossime ore. Attesa ancora neve al Nordovest e temporali al Sud e nelle Isole. Primi fiocchi anche a Roma. La Protezione civile ha già allertato le zone interessate. Nella seconda parte della settimana si conferma poi l’arrivo di aria molto più gelida, proveniente dalla Siberia, che farà calare in modo drastico le temperature su tutta l’Italia.
Una nuova perturbazione in arrivo dal Nord Europa, avverte Meteo.it, raggiunge l'Italia portando un sensibile peggioramento dapprima al Centronord e successivamente anche al Sud, con nuove nevicate al Nordovest, Emilia Romagna e, a bassa quota anche al Centro. Nei prossimi giorni arriverà l'annunciata ondata di freddo intenso, che toccherà il culmine nel fine settimana.
Oggi resisteranno parziali schiarite solo all’estremo Nordest; nubi nel resto dell’Italia con nevicate fino in pianura al Nordovest e in Emilia Romagna, più deboli nella pianura lombarda.
Oggi resisteranno parziali schiarite solo all’estremo Nordest; nubi nel resto dell’Italia con nevicate fino in pianura al Nordovest e in Emilia Romagna, più deboli nella pianura lombarda.
Neve a bassa quota anche nelle zone interne del Centro, piogge lungo le coste, in Calabria e Sicilia. In serata ancora nevicate in Liguria, basso Piemonte, Emilia Romagna. Peggiora al Centrosud, con quota neve in calo. Temperature in calo al Nord e al Centro. Venti moderati.
La Protezione civile del Campidoglio, sulla base delle informative meteorologiche del Dipartimento nazionale e della Regione Lazio, ha diffuso alle proprie strutture operative lo stato di "attenzione per possibili nevicate fino a quote di pianura 100/300 metri sul Lazio che si prevedono a partire dalla mattinata di oggi, martedì 31 gennaio", precisando che, secondo quanto previsto "gli apporti complessivi risulteranno ovunque da deboli a moderati". Il dispositivo di attenzione è stato ufficializzato ai sensi delle procedure allegate all'ordinanza sindacale n 291.
Scuole, impianti sportivi, cimiteri e parchi chiusi: lo ha deciso il Comune di Genova in base bollettino meteorologico emesso dalla Regione Liguria che prevede la possibilità di neve a tutte le quote nell'interno e sconfinamenti sino alla costa su tutta la regione, con gelate diffuse e persistenti raffiche di burrasca, scenario da allerta 1.
Per i prossimi giorni a preoccupare, oltre e forse più della neve, è il freddo polare - o meglio "siberiano" - che dovrebbe interessare l'Italia nelle prossime due settimane, e la conseguente formazione di strati di ghiaccio sulle strade. Sono previste minime al di sotto dei 10 gradi in numerose località, non solo di montagna, ma già oggi il termometro è sceso in picchiata in Veneto (-16 a Marcesina e - 14 ad Asiago, nel vicentino). E l'allarme gelo per l'ondata di maltempo che si sta abbattendo sull'Italia viene lanciato anche dalla Coldiretti: secondo l'organizzazione sono particolarmente a rischio le coltivazioni invernali di verdure e di ortaggi in campo aperto; a rischio anche le piante di olivo e alcune fruttifere.
La Protezione civile del Campidoglio, sulla base delle informative meteorologiche del Dipartimento nazionale e della Regione Lazio, ha diffuso alle proprie strutture operative lo stato di "attenzione per possibili nevicate fino a quote di pianura 100/300 metri sul Lazio che si prevedono a partire dalla mattinata di oggi, martedì 31 gennaio", precisando che, secondo quanto previsto "gli apporti complessivi risulteranno ovunque da deboli a moderati". Il dispositivo di attenzione è stato ufficializzato ai sensi delle procedure allegate all'ordinanza sindacale n 291.
Scuole, impianti sportivi, cimiteri e parchi chiusi: lo ha deciso il Comune di Genova in base bollettino meteorologico emesso dalla Regione Liguria che prevede la possibilità di neve a tutte le quote nell'interno e sconfinamenti sino alla costa su tutta la regione, con gelate diffuse e persistenti raffiche di burrasca, scenario da allerta 1.
Per i prossimi giorni a preoccupare, oltre e forse più della neve, è il freddo polare - o meglio "siberiano" - che dovrebbe interessare l'Italia nelle prossime due settimane, e la conseguente formazione di strati di ghiaccio sulle strade. Sono previste minime al di sotto dei 10 gradi in numerose località, non solo di montagna, ma già oggi il termometro è sceso in picchiata in Veneto (-16 a Marcesina e - 14 ad Asiago, nel vicentino). E l'allarme gelo per l'ondata di maltempo che si sta abbattendo sull'Italia viene lanciato anche dalla Coldiretti: secondo l'organizzazione sono particolarmente a rischio le coltivazioni invernali di verdure e di ortaggi in campo aperto; a rischio anche le piante di olivo e alcune fruttifere.
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