Gingrich e Romney durante l'ultimo dibattito tv |
NEW YORK - Un trionfo per Newt Gingrich, una batosta per Mitt Romney. Questa la fotografia delle primarie in South Carolina, dove l'ex speaker della Camera batte sonoramente l'ex favorito tra i candidati repubblicani staccandolo di ben 12 punti, con il 40% delle preferenze. La corsa per la nomination presidenziale nel Grand Old Party e' dunque riaperta.
Ma chi può veramente sorridere per l'esito del voto nel 'Palmetto State' è Barack Obama, che vede prolungarsi la lotta fratricida all'interno del partito repubblicano e indebolirsi l'unico candidato che la Casa Bianca considera veramente in grado di impensierire l'attuale presidente, l'ex governatore del
Massachusetts Romeny. Del resto tutti i sondaggi, nel caso di un'eventuale sfida Obama-Gingrich, danno il presidente nettamente vincente.
Nella notte del South Carolina, dunque, Romney riconosce la vittoria di Gingrich, frutto di una strepitosa rimonta consumatasi nelle ultime 48 ore, ma sottolinea come ''la corsa e' ancora lunga''. ''La battaglia sara' dura'', afferma Romney che guarda gia' alla Florida il primo grande Stato dove si votera' per le primarie, il prossimo 31 gennaio. Il miliardario mormone appare scosso, ma - rivolgendosi ai suoi sostenitori - tenta di parlare ancora da frontrunner: ''Mi battero' per ogni singolo voto, vinceremo la nomination e batteremo Obama''.
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