giovedì 12 gennaio 2012

La Camera vota sull'arresto di Cosentino. Bossi lascia libertà di coscienza ai suoi e sconfessa così Maroni

Nicola Cosentino
ROMA - Nicola Cosentino si sente "sereno, tranquillo e consapevole di essere completamente estraneo ai fatti che mi vengono addebitati". Il coordinatore campano del Pdl così il suo stato d'animo nel giorno in cui la Camera sarà chiamata a decidere sul suo arresto per l'accusa di essere il referente politico del clan dei Casalesi.

Sull'ipotesi dei favorevoli o contrari oggi al voto in aula è spuntata una novità: dopo almeno due giorni di pressing asfissiante del Popolo della libertà, Umberto Bossi ha deciso per una pubblica presa di posizione che di fatto 'sconfessa' la linea espressa da Roberto Maroni alla vigilia del voto della Giunta sulle autorizzazioni e sancisce un'ulteriore spaccatura in seno alla Lega. Il senatur ha lasciato la libertà di coscienza ai suoi deputati.

Dal canto suo Cosentino, in una intervista con Maurizio Belpietro questa mattina, ha spiegato di confidare molto nella "lettura degli incartamenti in possesso di tutti i parlamentari per decidere sulla sorte della libertà personale del cittadino Cosentino prima ancora che del parlamentare". "Non so se c'è uno spiraglio o meno" dopo le dichiarazioni di Umberto Bossi ma "confido molto nella libertà di coscienza di ogni parlamentare. La lettura delle carte fa emergere che c'è una forzatura enorme di questa vicenda".

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