ROMA - Da Nord a Sud i saldi fanno flop. Dopo Sicilia e Basilicata è stato il turno delle principali città italiane, escluse Bolzano e Campobasso, che iniziano il 7. Ma nella prima giornata di sconti, secondo il Codacons, si è registrato un calo medio delle vendite del 20% in tutti i centri e anche la presenza nelle vie dello shopping si è ridotta rispetto all'avvio delle svendite dello scorso anno, con un afflusso di italiani e turisti inferiore del 35%. L'attenzione dei consumatori è infatti tutta rivolta al portafoglio perchè la crisi si fa sentire per tutti. Ed ecco che si è disposti a spendere soprattutto per acquisti mirati: scarpe, piumini e cappotti. Bene soltanto gli outlet, alcuni grandi centri commerciali e le boutique d'alta moda, quest'ultime prese d'assalto però in particolar modo dai turisti.
In generale, ha spiegato il presidente del Codacons Carlo Rienzi, "far partire i saldi così a ridosso delle festività è una scelta che i cittadini non sembrano premiare, dal momento che i portafogli sono stati già svuotati dalle spese di Natale e Capodanno". Tuttavia, ha aggiunto, nel corso del weekend i dati su vendite e afflusso potrebbero migliorare leggermente, ma restano nere le previsioni sul lungo termine".
Nonostante la crisi, a non rinunciare all'occasione, secondo la Confcommercio, saranno 7 italiani su 10. Ma il budget calerà rispetto allo scorso anno. Il 68,1% dei consumatori spenderà meno di 200 euro (+11,4% rispetto allo scorso anno). La novità quest'anno riguarda le percentuali di sconto che partiranno da subito con lo sprint: il 50% verrà proposto dalla quasi totalità delle imprese. Nonostante questo le file nelle principali città non sono lunghissime e non c'è nessuna ressa nei negozi, poche le buste nelle vie più affollate e molti si accontentano di guardare più che comprare.
A rilento anche il debutto nella Capitale (gli sconti sono partiti in anticipo rispetto al tradizionale giorno della Befana) dove ad affollare i negozi delle più note griffe ci sono solo russi e giapponesi pronti a spendere cifre da capogiro. Sempre per il Codacons la partenza delle svendite invernali a Roma è stata negativa: con un calo medio di circa il 25% rispetto ai precedenti saldi. Partenza lenta anche a Napoli dove le strade sono piene di gente in cerca di occasioni, ma i negozi restano vuoti. Male anche nella capitale della Moda complice la settimana ancora pseudo-festiva per molti milanesi che torneranno al lavoro il 9 gennaio. La spesa degli italiani quest'anno nel capoluogo lombardo sarà inferiore almeno del 20% rispetto rispetto al 2011. Più incoraggiante la situazione a Torino dove nel loro complesso i saldi invernali dovrebbero creare, nel solo capoluogo piemontese, un giro d'affari di circa 120milioni di euro, ma con 16 milioni in meno rispetto ai saldi d'inizio anno 2011.
In generale, ha spiegato il presidente del Codacons Carlo Rienzi, "far partire i saldi così a ridosso delle festività è una scelta che i cittadini non sembrano premiare, dal momento che i portafogli sono stati già svuotati dalle spese di Natale e Capodanno". Tuttavia, ha aggiunto, nel corso del weekend i dati su vendite e afflusso potrebbero migliorare leggermente, ma restano nere le previsioni sul lungo termine".
Nonostante la crisi, a non rinunciare all'occasione, secondo la Confcommercio, saranno 7 italiani su 10. Ma il budget calerà rispetto allo scorso anno. Il 68,1% dei consumatori spenderà meno di 200 euro (+11,4% rispetto allo scorso anno). La novità quest'anno riguarda le percentuali di sconto che partiranno da subito con lo sprint: il 50% verrà proposto dalla quasi totalità delle imprese. Nonostante questo le file nelle principali città non sono lunghissime e non c'è nessuna ressa nei negozi, poche le buste nelle vie più affollate e molti si accontentano di guardare più che comprare.
A rilento anche il debutto nella Capitale (gli sconti sono partiti in anticipo rispetto al tradizionale giorno della Befana) dove ad affollare i negozi delle più note griffe ci sono solo russi e giapponesi pronti a spendere cifre da capogiro. Sempre per il Codacons la partenza delle svendite invernali a Roma è stata negativa: con un calo medio di circa il 25% rispetto ai precedenti saldi. Partenza lenta anche a Napoli dove le strade sono piene di gente in cerca di occasioni, ma i negozi restano vuoti. Male anche nella capitale della Moda complice la settimana ancora pseudo-festiva per molti milanesi che torneranno al lavoro il 9 gennaio. La spesa degli italiani quest'anno nel capoluogo lombardo sarà inferiore almeno del 20% rispetto rispetto al 2011. Più incoraggiante la situazione a Torino dove nel loro complesso i saldi invernali dovrebbero creare, nel solo capoluogo piemontese, un giro d'affari di circa 120milioni di euro, ma con 16 milioni in meno rispetto ai saldi d'inizio anno 2011.
Nessun commento:
Posta un commento