mercoledì 3 agosto 2011

Berlusconi: coerenza e fermezza per affrontare la crisi, ma il nostro Paese è solido


Berlusconi durante il suo intervento

ROMA - "La situazione che dobbiamo affrontare è la diretta conseguenza di una crisi di fiducia, che deve essere fronteggiata con coerenza e fermezza senza inseguire i nervosismi del mercato". Lo ha affermato Silvio Berlusconi, intervenendo alla Camera sulla crisi economica con accanto il ministro del tesoro Tremonti. "Il nostro Paese è solido. Abbiamo fondamentali economici solidi. Le nostre banche hanno superato gli stress test europei", dice il premier. "Ovunque è aumentata l'incertezza, in particolare negli Stati Uniti e in Giappone", sottolinea il presidenza del Consiglio.

"Da Ue ok alla manovra di Tremonti"
"Per superare le criticità il governo ha varato il 6 luglio un provvedimento immediato con l'obiettivo del pareggio di bilancio entro 2014 condizione che deteminaza strutturale debito. Abbiamo fatto una manovra che ha fissato degli obiettivi, è stata giudicata adeguata e sufficiente dall'Europa e dagli osservatori internazionali".

"I mercati non hanno valutato la nostra solidità"
"Come spesso succede nelle crisi di fiducia, i mercati non hanno valutato la nostra solidità, non hanno considerato la solidità del nostro sistema bancario, le condizioni patrimoniali delle famiglia". Le tensioni speculative, ha detto il premier, "si sono estese all'Italia ma non solo, problemi analoghi ci sono stati anche in molti altri paesi dell'area europea e la tensione ha fatto aumentare il differenziale tra Bund e Btp".

"I conti sono migliorati"
"Nel nostro Paese l'evoluzione dei conti pubblici è più favorevole che in altri paesi avanzati, dopo la recessione e con la ripresa economica, grazie alla azione di finanza pubblica del nostro governo, i conti sono migliorati e abbiamoun deficit di bilancio meno ampio di quanto indicato (5%) e comunque più basso di altri paesi area europea". E' necessario attuare in tempi brevi la delega fiscale". Il premier ha citato nel suo intervento anche lo sblocco dei fondi del Cipe, riferendosi soprattutto alle opere infrastrutturali al Sud. Ora serve un piano d'azione immediato per lo sviluppo". "Serve una risposta forte per la crescita. La crescita è l'obiettivo essenziale", dice il premier.







"Consegneremo agli italiani un Paese più forte"Nel 2013 "ci presenteremo agli italiani con la serena coscienza di chi ha fatto tutto il possibile". Lo ha affermato Silvio Berlusconi intervenendo in Aula. "Nei venti mesi che ci separano dall'appuntamento delle elezioni il governo fara' il governo, proporrà una agenda di interventi per sostenere la crescita e lo sviluppo. Agli italiani diciamo che il governo è pronto a fare la propria parte. Abbiamo il desiderio sincero e concreto di consegnare agli italiani un Paese più forte", afferma il Cavaliere.

"Raccolgo monito di Napolitano alla coesione"
"Raccolgo con convinzione l'appello alla coesione di Napolitano, un monito saggio che faccio mio".

"Io sono imprenditore in trincea"
"Sono un imprenditore che ha tre aziende in Borsa, sono anche io nella trincea finanziaria, conscio di quel che accade sui mercati". Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, si è concessp solo un passaggio fuori dal discorso scritto per rivendicare il suo ruolo di imprenditore ma all'Aula di Montecitorio, in particolare tra i banchi delle opposizioni, questo riferimento non è piaciuto e la reazione è stata immediata con fischi e voci di protesta.





"Stiamo agendo per ridurre i costi della politica"
"Il governo agirà per contenere tutti gli emolumenti delle alte professionalita' pubbliche riconducendoli ai valori medi europei". Il governo ha istituito - ha ricordato il premier - una commissione per "contenere gli emolumenti dei titolari di cariche elettive e dei vertici delle amministrazioni italiane, riconducendoli ai valori medi della Ue". "Attraverso la riorganizzazione delle province - ha aggiunto il premier - il governo potrà pervenire ad un ulteriore contenimento della pressione fiscale e a una maggiore efficienza per la gestione dei servizi locali". Berlusconi ha ricordato che il Consiglio dei ministri ha già approvato la riforma costituzionale "che porterà a dimezzare il numero parlamentari e a conteneri i tempi e i costi dell'attività legislativa".




"Cercheremo l'unità di intenti con le parti sociali"
"La crescita ecomica e l'occupazione e' la conseguenza di una positiva convergenza dei comportamenti responsabili degli attori sociali. Per questo, ci adopereremo per la ricerca di un'intesa con le parti sociali sui modi per realizzare una efficace unita' d'intenti". Lo ha garantito il premier Silvio Berlusconi, in un passaggio del suo intervento in aula alla Camera. Il governo ha da tempo proposto alla valutazione delle parti sociali la bozza di riforma dello statuto del lavoro. E' giunto il momento di verificare il grado di consenso per procedere all'esame parlamentare" della riforma. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, intervenendo alla Camera.
"Agiamo tutti insierme, ciascuno faccia la sua parte"
"Oggi piu' che mai dobbiamo agire tutti insieme. Tutti hanno il dovere di rimboccarsi le maniche. Ciascuno faccia la propria parte, la stabilita' politica e' fondamentale", dice il premier. "Nessuno nega la crisi, tutti dobbiamo lavorare per superarla", afferma il Cavaliere. "Il comune obiettivo e' portare l'Italia fuori da questa crisi", conclude il premier




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