venerdì 31 gennaio 2014

Napolitano telefona ai due marò: non sarete mai lasciati soli. India "sconcertante"


ROMA -  La vicenda dei Maro' e' stata "gestita finora dalle Autorita' indiane in modi contraddittori e sconcertanti". Lo ha detto il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ricevendo le delegazioni parlamentari che si sono recate in India nei giorni scorsi. Napolitano "ha condiviso l'impegno, già assunto anche dal Presidente del Consiglio, a dare il massimo rilievo politico internazionale" alla vicenda. "Non sarete mai lasciati soli, tornerete con onore". Così il presidente della Repubblica, via telefono, avrebbe rassicurato i maro' La Torre e Girone. A raccontarlo e' stato il senatore e vice presidente del Senato, Maurizio Gasparri, al termine dell'incontro al Quirinale con il Capo dello Stato che, nel corso del colloquio, "ha chiamato l'ambasciatore italiano in India e ha avuto modo di parlare direttamente" con i due maro'. Gasparri era assieme ad una rappresentanza della delegazione dei 17 parlamentari che si sono recati in India per chiedere garanzie sui Maro. "Il presidente ha dato segno di apprezzare molto la nostra iniziativa" ha spiegato Gasparri che ha aggiunto di "aver esposto al presidente la necessità di trovare unita' tra le forze politiche sulla questione dei Maro'. Abbiamo, inoltre, sollecitato l'impegno internazionale perché questa vertenza non può essere solo italiana".

Grillo: abbiamo ragione noi, loro sono morti, ma evitiamo gli eccessi

ROMA - Grillo, incontra gli eletti del MoVimento 5 stelle all'Hotel Forum di Roma e lancia la sua provocazione 'necrofila' e, parlando dei partiti 'zombie', dice ai suoi: "fate una carezza e in silenzio, fategli capire che tanto sono morti".
Il leader del M5s smorza gli animi dopo i tafferugli scoppiati alla Camera fra i deputati M5S e i parlamentari delle altre forze politiche. Un invito a continuare a lavorare e a comunicare a volte meglio su alcune situazioni, ma anche a continuare con l'opposizione dura, per smascherare “le porcate”. Occorre - questo l'invito di Grillo -, evitare gli eccessi che possono ritorcerci contro, tanto, avrebbe detto, si fanno male da soli.
Poi Grillo, riferiscono fonti parlamentari, ha dato un altro 'consiglio' ai suoi: bisogna evitare di incorrere in azioni penali (la denuncia delle deputate pd?), ma non abbassate mai la guardia, la gente ha capito che abbiamo ragione noi. Il messaggio che volevamo mandare su Bankitalia e' arrivato, avrebbe osservato.
L'incontro di oggi e' stato preceduto da un'invettiva scritta da Grillo sul suo blog. "Giovedi' 29 gennaio la democrazia e' morta", si legge in un lungo post contro Laura Boldrini, 'rea' di avere interrotto con la ghigliottina la discussione sul decreto Imu-Bankitalia. "Si e' accettato il principio che le opposizioni, quando disturbano il Potere, devono essere messe a tacere a ogni costo. Prima le banche, poi i cittadini. I politici sono i camerieri dei banchieri e 7,5 miliardi valgono le messe di un'intera legislatura e la fine del confronto parlamentare. Boldrini a casa", ha scritto.
E il leader dell'M5S e' tornato su un altro tema a lui caro: la stampa. Il Movimento, ha spiegato, "ha fatto 'opposizione' da non confondere con il termine 'ostruzionismo' caro ai telegiornali e alla carta igienica quotidiana che sono diventati quasi tutti i giornali". "Non siete abituati all'opposizione dopo decenni di inciuci? Beh, dovrete farvene una ragione. A termini di regolamento giovedi' erano previsti numerosi interventi che avrebbero, per la loro durata, fatto decadere il decreto. La cosiddetta 'tagliola', la procedura che consente di interrompere la discussione e andare immediatamente al voto è presente nel regolamento del Senato, ma NON in quello della Camera", ha sottolineato. "La Boldrini ha interrotto ogni discussione senza neppure l'appiglio del regolamento. Ha agito motu proprio, con un abuso di potere, fatto votare in un minuto per scappare dalla porta di servizio.
Non era mai successo nella storia della Repubblica, neppure ai tempi di Pajetta che scavalcava i banchi per colloquiare con i colleghi democristiani o ai tempi di Tambroni. Mai è stata messa a tacere l'opposizione con un atto di imperio di natura strettamente personale", ha assicurato. Nel sondaggio si chiede di scegliere una sola tra le opzioni indicate. Boldrini "deve dimettersi spontaneamente; il M5S deve presentare contro di lei una mozione di sfiducia; deve scusarsi di fronte ai deputati per aver violato il regolamento; deve chiedere a Napolitano formalmente di non firmare il decreto Imu-Bankitalia; deve spiegare agli elettori di Sel i motivi del regalo di 7,5 miliardi alle banche; eve proporre l'espulsione del questore Dambruoso per l'aggressione a una deputata del M5S".
E le aggressioni del deputati M5S?

La Camera approva il dl sulla Terra dei Fuochi


ROMA - La Camera ha approvato con 268 sì, 2 no e 15 astenuti il decreto legge emergenza ambientale che contiene interventi per la Terra dei fuochi e l'Ilva. Il testo passa ora al Senato, che avrà solo una decina di giorni per convertirlo in legge. "Ringrazio il Parlamento per aver migliorato questo provvedimento rafforzandolo -  ha spiegato Orlando -  E' stato migliorato dal Parlamento un provvedimento che per la prima volta interviene in una zona martoriata da sversamenti abusivi. Si tratta di una risposta non solo di repressione ma anche di rigenerazione di un territorio per la riscossa di un territorio che ha già' pagato tanto, troppo".

Mille evacuati lungo le rive dell'Arno a San Miniato (Pisa)

PISA -Circa mille persone sono state evacuate da alcuni edifici di Roffia, nel Comune di San Miniato (Pisa), lungo il corso dell'Arno. A comunicarlo è stata la Protezione civile regionale, spiegando che si tratta di una misura preventiva dovuta all'erosione dei piedi dell'argine da parte del fiume. Al lavoro per l'operazione ci sono addetti del Comune, volontari e uomini della Protezione civile.

Sollecito alla Nbc: lotterò fino alla fine. E non scappo

MILANO - "La sentenza è del tutto inaspettata, la prospettiva di tornare in carcere è psicologicamente devastante". Così Raffaele Sollecito in un'intervista alla Nbc dopo la condanna a 25 anni per l'omicidio di Meredith Kercher. "Devo combattere sino alla fine", aggiunge. Sollecito, fermato all'alba al confine con l'Austria, conferma poi che non intendeva scappare all'estero: "Appena ho avuto la notizia del verdetto sono tornato immediatamente in Italia".

Ancora volentissimi scontri a Giza (il Cairo): la polizia spara

IL CAIRO - Violenti scontri sono scoppiati a Matareya, a Giza, la megalopoli che abbraccia parte del Cairo: lo riferiscono fonti della sicurezza. La polizia, affiancata da civili filo-esercito, ha aperto il fuoco contro dimostranti pro-Morsi. Durissimi scontri si verificano anche a Ain Shams, sempre nel distretto di Giza: almeno 2.000 pro-Morsi hanno ingaggiato una vera e propria battaglia con i residenti filo-esercito. I sostenitori del deposto presidente hanno dato vita a un sit-in in una piazza del quartiere.

Chiusura piatta per Piazza Affari (+0,03%)

MILANO - Seduta marginalmente positiva per la Borsa di Milano: l'indice Ftse Mib ha chiuso in rialzo dello 0,03% a 19.418 punti.

Ha rischiato di morire disperso in una tempesta di neve. Alle Hawaii


MAUNA LOA (Hawaii) - Hawaii significa spiagge, surf e sole. Questo sicuramente non si applica ad un turista in visita alle Hawaii dal Queens, New York, Alex Sverdlov.
Il 36enne escursionista è finito in una brutta tempesta di neve sulla Grande Isola delle Hawaii martedì scorso e ed è  salvato ieri dai ranger del parco.
Le guardie del Parco Nazionale dei Vulcani delle Hawaii stavano cercando l'escursionista disperso in elicottero e hanno alla fine visto l'escursionista bruciato dal sole e dal vento, alle 09:00 di ieri mattina. Sverdlov aveva iniziato l'ascesa domenica, a partire da un'altezza di circa 2200 mtri della  Mauna Loa Road. Ha raggiunto la vetta del vulcano Mauna Loa martedì. Si tratta di un vulcano a scudo, con volume stimato di 75.000 km3, che ne fa il più grande vulcano attivo della Terra per volume, anche se la sua cima (4.169 metri) è di 36 metri più bassa del suo vicino Mauna Kea, un altro dei cinque vulcani che formano l'isola maggiore delle Hawaii.
La tempesta di neve ha colpito Sverdlov mentre stava scendendo nel tardo pomeriggio. Incapace di trovare la strada del ritorno, Sverdlov è rimasto accovacciato nella neve fino all'alba, protetti dagli elementi solo dai vestiti che indossava.
La gestione del parco aveva chiuso la montagna ai visitatori a causa del clima pericoloso. Sverdlov era l'unico escursionista registrato e i rangers del parco sono riusciti a raggiungerlo telefonicamente e hanno trovato la sua auto ancora parcheggiata sulla Mauna Loa Road mercoledì pomeriggio.
L'escursionista si è rimesso in moto mercoledì mattina, ma la neve alta gli ha reso impossibile guadagnare molto terreno  ed ha così trascorso una seconda notte sul monte.
Dopo che Alex è stato trovato il ranger del parco ha dichiarato in un comunicato stampa: "Anche gli escursionisti più esperti e preparati sono in grado di mettersi nei guai nel parco. Ciò che ha salvato Alex è che aveva un permesso d’ingressoo, quindi sapevamo che era lì e poi lui è molto in forma ed è rimasto calmo. Siamo tutti fortunati che ci sia stato un lieto fine."

Alex ha detto: "Ho fatto molte escursioni folli, ma questa, la neve alle Hawaii, le batte tutte”. Sverdlov aora ha chiesto un altro permesso  per una remota zona costiera del parco. "Questa volta vado alla parte soleggiata del parco," ha detto.

Kabobo, il picconatore folle, resta in carcere. Trioppo pericoloso

Kabobo durante il suo sanguinoso raid con il piccone (tre uccisi)
MILANO - Adam Kabobo, il ghanese che a maggio 2013 ha ucciso tre passanti a colpi di piccone, deve rimanere in carcere. Lo ha deciso il Tribunale del Riesame di Milano, rigettando l'istanza della difesa di trasferimento in un ospedale psichiatrico giudiziario. Kabobo resterà a San Vittore nonostante la perizia medica indicasse che le sue condizioni di salute mentale fossero incompatibili con la prigione. Nel caso di Adam Kabobo sussiste un ''gravissimo ed eccezionale pericolo di reiterazione di delitti della stessa specie” secondo i giudici del Riesame. Infatti, le condizioni psichiche di Kabobo non sono incompatibili con il carcere, luogo dove può essere ''adeguatamente trattato con terapie farmacologiche''.
"Fisicamente sto bene, psicologicamente sto migliorando, ma sento ancora delle voci che mi dicono che i bianchi sono quelli che mi hanno ridotto così". Lo ha spiegato Kabobo al medico legale che lo ha visitato nei giorni scorsi. Il passaggio della perizia è contenuto nell'ordinanza del Riesame di Milano che ha respinto l'istanza della difesa.  Il perito, scrivono i giudici nel provvedimento, dopo le visite a San Vittore ha chiarito che Kabobo si sentirebbe "perseguitato da una determinata categoria di soggetti". Tale "rilievo", però, "non deve trarre in inganno", perché "il delirio è infatti la manifestazione fenomenologica della sua malattia", una "schizofrenia paranoide". "Non è detto - scrive il perito nella relazione - che le attenzioni del soggetto siano rivolte solo verso i bianchi potendo variare in ogni caso la fenomenologia del delirio" e ben potendo dunque, aggiungono i giudici, "il delirio persecutorio rivolgersi anche verso altre categorie di soggetti". 

Kabobo, infatti, secondo il perito Marco Scaglione, soffre di una "patologia mentale tra le più gravi, cronicizzata e scarsamente rispondente alle terapie tale per cui all'intervento psicofarmacologico va associato in modo ineludibile un grado importante di custodia visto il ripresentarsi di episodi di aggressione anche durante l'attuale detenzione". Il riferimento è al tentativo di strangolamento di un compagno di cella, avvenuto qualche mese fa.

Individuato il mittente dei pacchi con teste di maiale spediti agli ebrei di Roma

ROMA - E' stato individuato dalla Digos di Roma il presunto mittente dei tre pacchi contenenti teste di maiale inviati nei giorni scorsi nella Capitale alla sinagoga, all'ambasciata israeliana e ad un museo che ospitava una mostra ebraica. Si tratta di un 29enne romano legato agli ambienti dell'estrema destra e legato in passato a Forza Nuova: ora è  indagato per istigazione all'odio razziale. L'uomo è stato perquisito dagli agenti della Digos della Questura di Roma. Gli agenti sono riusciti ad identificarlo incrociando i dati emersi dall'esame dei materiali sequestrati, dalle testimonianze delle persone informate sui fatti e monitorando gli ambienti di estrema destra.

Frana, treno deraglia a Viterbo

VITERBO - Un treno è deragliato, con ogni probabilità a causa del maltempo, in provincia di Viterbo.E' accaduto alle porte della città, tra le stazioni di Tre Croci e Tobia, della linea locale per Roma. Sul posto stanno intervenendo i vigili del fuoco e i sanitari del 118. Non ci sarebbero i feriti a causa del deragliamento, ma una persona è stata colta da malore. Il treno della linea Fl3 ha subito uno sviamento causato da uno smottamento del terreno intriso di pioggia tra Vetralla e San Martino, secondo Ferrovie dello Stato italiane. Dalle ore 14 é sospesa la circolazione tra Capranica e Viterbo e sono stati messi a disposizione bus sostitutivi.

Amanda a “Good Morning America”: non potevo crederci, mentre ascoltavo la condanna

Amanda a "Good morning America"
SEATTLE - Una sconvolta Amanda Knox ha detto in un'intervista esclusiva a "Good Morning America" della ABC di questa mattina che "non potevo credere a quello che sentivo" mentre guardava il giudice italiano dichiararla colpevole di omicidio e condannarla a 28 anni di prigione.
"Davvero è come mi avesse investito  un treno - ha detto - Non mi aspettavo che questo accadesse. Mi aspettavo molto meglio dal sistema giudiziario italiano. Mi avevano già dichiarata innocente una volta."
La voce di Knox tremava e lei si è fermata lottando lottato per mantenere la sua compostezza. "Ccombatterò fino alla fine. Non è giusto e non è giusto", ha detto.
Amanda, 26 anni, ha raccontato di aver trovato una stazione televisiva italiana online per ascoltare il verdetto. Aveva originariamente deciso di  aspettare fino a quando i suoi avvocati le avessero dato la notizia, ma "non ho potuto farlo".  "Non potevo credere a quello che stavo ascoltando. Tutta la mia famiglia era lì e io sono l'unica che sa italiana e ascoltavo e poi lo traducevo a loro," ha detto, raccontando poi di aver parlato con un prete italiano che aveva incontrato in carcere e con il quale si era tenuta in contatto..
La conduttrice ha chiesto a questo punto ad Amanda se fosse  pronta per l'estradizione nel caso l'Italia cercasse di averla. "No,  non lo sono", ha detto la Knox con fermezza. Ha aggiunto, "Io non tornerò indietro."
Ha aggiunto di aver mandato una lettera al suo avvocato da consegnare alla famiglia di Meredith Kercher. "Principalmente voglio solo che sappiano che ho davvero capito come sia incredibilmente difficile affrontare questa cosa che non finisce mai e quando il caso è stato incasinato così tanto, un verdetto non sarà una consolazione in più per loro ", ha detto.

La Knox ha ance detto oggi che una delle sue prime reazioni dopo aver ascoltato il verdetto è stata: "Oh mio Dio, Raffaele ... Lui è vulnerabile e non so cosa avrei fatto se lo incarceravano. E 'esasperante."

Grillo: la Boldrini è inadeguata, vada via


ROMA - "La Boldrini nel suo ruolo è inadeguata, impropria, miracolata. Deve andarsene e in fretta dalla Camera". Lo scrive Beppe Grillo nel lanciare un sondaggio sul blog sull'iniziativa M5S contro la presidente della Camera. Giovedì 29 "la democrazia è morta": la 'tagliola' è un "abuso di potere", "un atto di imperio di natura strettamente personale".

Maltempo, Roma: frana su baraccopoli, sei nomadi estratti vivi

ROMA - Le forti piogge di queste ore hanno causato la frana di una collina, che ha travolto alcune baracche nella zona dell'Aurelio a Roma. I vigili del fuoco e la polizia sono impegnati nella ricerca di eventuali feriti, che potrebbero essere rimasti sotto il fango e il terreno. Alcuni testimoni avrebbero riferito di aver sentito delle urla dal luogo dello smottamento. E infatti i soccoritori sono riusciti ad estrarre dalla frana sei nomadi, vivi. Si scava ancora

Primi sì alla legge elettorale e primi franchi tiratori (20)

ROMA - Primo sì della Camera alla legge elettorale. L'Aula ha bocciato le pregiudiziali di costituzionalità dell'opposizione alla riforma. La votazione è avvenuta a scrutinio segreto. I sì sono stati 154, 351 i no. Cinque deputati si sono astenuti. I deputati M5S hanno votato con un bavaglio intorno al braccio e con il pollice in alto, a significare il loro voto favorevole. Solo Massimo De Rosa lo aveva intorno alla bocca. Dopo l'esito del voto M5s, Lega e Fdi hanno abbandonato l'aula.
Venti franchi tiratori. La Camera ha respinto, stavolta a scrutinio palese, anche la pregiudiziale di merito presentata da M5S sulla riforma della legge elettorale. Il documento è stato bocciato dall'Assemblea con 377 sì e 120 no: numeri diversi per una ventina di voti rispetto a quelli riportati a scrutinio segreto sulle pregiudiziali di costituzionalità. Nel voto segreto spuntano quindi una ventina di franchi tiratori. Tabulati alla mano, sono tra i 21 e i 30 i deputati che, nel segreto dell'urna, hanno votato per bocciare la legge elettorale, in dissenso dal loro gruppo.

Maltempo: mezza Italia alle prese con allagamenti, frane, nevicate eccezionali


Oltre che a Roma, anche in molte altre Regioni si registrano problemi causati dalla  pioggia battente o dalla neve. Ecco un panorama alle 12.30.

Livorno-Pisa  La Polizia Municipale di Livorno, d'intesa con la Questura, si è messa a disposizione della Polizia Municipale di Pisa per avvisare i livornesi diretti alla città della Torre Pendente che non potranno andare al di là dell'Arno se non usando l'autostrada. A Pisa infatti il maltempo ha colpito duramente; tutti i ponti sul fiume sono chiusi per il rischio che l'Arno straripi. Per quanto riguarda Livorno, la Protezione Civile ha monitorato anche con il volontariato per tutta la notte le zone più critiche, anche in collaborazione con il Consorzio delle Colline Livornesi e in stretto contatto con la Polizia Municipale. Vi sono stati modest iallagamenti, già rientrati, nella zona nord (Puzzolente e Vallelunga).

Arezzo Arno in piena ma situazione sotto controllo per quanto riguarda le dighe di Levane e La Penna, in provincia di Arezzo. La portata del fiume si aggira intorno agli 800 metri cubi al secondo, ma sotto il livello di guardia. La situazione è monitorata costantemente da Enel. Situazione sotto controllo anche per la diga di Borgo a Mozzano (Lucca), sul fiume Serchio. Finora non è stata superata la portata di 600 mc al secondo, con il livello di guardia che scatta a 900 mc.

Napoli Questa mattina collegamenti marittimi completamente bloccati tra Napoli e le località del Golfo a causa di un forte vento di scirocco forza 8 e un mare molto mosso forza sei. L'isola di Procida è isolata come lo è anche Ischia, oggi senza approvvigionamenti quotidiani (latte, frutta, giornali ecc.). Solo una nave è partita poco fa da Pozzuoli e sta per raggiungere l'isola d'Ischia. La Guardia Costiera ha emanato un avviso di burrasca proveniente da Sud-Est.
Calabria Vento forte di scirocco con temperature in netto rialzo e mare molto mosso nelle ultime ore in Calabria. A Reggio i vigili del fuoco, per il vento, hanno già compiuto oltre una ventina di interventi per alberi sradicati, cornicioni pericolanti e cartelloni stradali divelti. 

Cortina Scuole chiuse stamane a Cortina, ma anche in altri comuni del bellunese, a causa delle forti nevicate che stanno interessando l'area dolomitica da ieri mattina, mentre nella notte si sono registrati alcuni blackout, pare temporanei, in alcune zone del comelico. I tecnici sono al lavoro per riportare la situazione alla normalità. L'interruzione non ha interessato Cortina. L'assessore comunale di Cortina, Giovanna Martinolli, ha comunicato che la chiusura delle scuole riguarderà anche la giornata di domani visto che le forti nevicate hanno causato l'interruzione del trasporto pubblico.

Venezia Ha raggiunto una punta di 125 centimetri sul medio mare la massima di marea a Venezia, con il fenomeno dell'acqua alta che ha interessato oltre il 30% del suolo cittadino. Disagi alla circolazione pedonale e nei negozi. È il quarto giorno consecutivo che la marea supera i 110 cm. Per stasera, poco prima di mezzanotte, è prevista una massima di 140 cm, che se confermata vedrà oltre il 50% della città interessato dall'acqua alta. La marea dovrebbe restare sostenuta fino a domani.
Padova, Vicenza e Treviso Neve abbondante in montagna e fiumi pieni d'acqua a causa della pioggia, soprattutto in alcuni comuni vicentini e padovani dove è scattato il preallarme. Per l'emergenza maltempo nel trevigiano i vigili del fuoco sono impegnati nella zona est della provincia, specie a Portobuffolè, nella zona golenale del fiume Livenza per il soccorso ad un pastore rimasto bloccato con il suo gregge di pecore a causa dell'innalzamento del livello del fiume. A Gorgo al Monticano invece è registrato l'allagamento di alcune abitazioni dovuto alla tracimazione di un fossato di scolo. A Vittorio Veneto l'intervento è per alcune frane che hanno interessato la zona. Supporto dei vigili del fuoco trevigiani ai colleghi bellunesi a Borca di Cadore per emergenza neve. A Vicenza rischio allagamenti a sud della città. Le nuove previsioni giunte dalla protezione civile della Regione Veneto anticipano alla mattinata l'onda di piena che supererà i cinque metri. Per questo motivo il Comune di Vicenza ha deciso di diramare il preallarme alla cittadinanza attraverso un sms. Le zone più a rischio allagamenti in questa situazione restano quelle a sud della città, i cui cittadini sono stati informati già ieri. 

Trentino Alto-Adige In Trentino Alto Adige l'intensa nevicata delle ultime ore sta provocando problemi alla circolazione stradale e ferroviaria. In provincia di Trento la caduta di un cavo dell'alta tensione ha interrotto la ferrovia e la statale del Brennero tra Zambana e Trento. La circolazione è stata riattivata poco prima delle 10. Risulta interrotta anche la ferrovia della Trento-Malè a causa di problemi agli scambi. Bloccata anche la ferrovia della Valsugana a Villazzano, sopra Trento, per la caduta di alcuni alberi sui binari. I treni vengono bloccati a Pergine. Chiuso il passo del Tonale. Numerosi gli interventi per rimuovere rami caduti o pericolanti.
In Alto Adige sono stati chiusi i passi Giovo, Gardena, Sella, Pordoi, Campolongo, Valparola, Falzarego, Rolle, San Pellegrino e Fedaia. La statale di Alemagna è chiusa fra Dobbiaco e Cortina per una valanga. In alcune località ci sono strade chiuse per alberi schiantati. È interrotta anche la circolazione ferroviaria in Val Pusteria. Sospeso il servizio della funicolare della Mendola. 
Friuli Una slavina di grandi dimensioni è caduta lungo la strada di accesso alla frazione di Casso, in comune di Erto, località tristemenete famosa per la frana del Vajont di 51 anni fa. Da quanto si è appreso, la massa di neve ha invaso la carreggiata durante la notte. La frazione è  totalmente isolata. Sul posto stanno operando i tecnici del Comune e della Protezione civile ma, secondo quanto ha riferito il sindaco Luciano Pezzin, ben difficilmente si potrà aprire un varco prima di 24-48 ore. In paese risiedono una quindicina di persone, che sono tutte state contattate telefonicamente e stanno bene. 

Lazio Il maltempo sta flagellando le province di Rieti, Viterbo e Frosinone. La zona maggiormente colpita delle tre zone è certamente la Sabina nel reatino. In poche ore sono già alcune decine gli interventi compiuti dai vigili del fuoco che da questa mattina alle otto lavorano con turni raddoppiati. Il problema è costituito dagli allagamenti, dalle frane e dalle auto rimaste in panne in mezzo ai canali esondati sulle strade o nei sottopassi. Le zone maggiormente colpite sono Poggiomirteto, Forano, Selci, Tarano. Stesso problema a Viterbo ma in misura contenuta e per questo due squadre di vigili del fuoco, una di sommozzatori ed una attrezzata con mezzi anfibi, sono andati in supporto dei loro colleghi nella zona di Roma Nord. Nel frusinate il violento acquazzone di questa mattina sembra essersi concentrato tra i comuni di Ferentino e Veroli. Decine gli scantinati allagati e altrettante le richieste di interv

Roma, collina frana nella zona dell'Aurelio, travolte baracche. Vittime?

ROMA - Le forti piogge di queste ore hanno causato la frana di una collina, che ha travolto alcune baracche nella zona dell'Aurelio a Roma. I vigili del fuoco e la polizia sono impegnati nella ricerca di eventuali feriti, che potrebbero essere rimasti sotto il fango e il terreno. Alcuni testimoni avrebbero riferito di aver sentito delle urla dal luogo dello smottamento.

Trovata nel garage di uno dei tre denunciati la reliquia di Papa Wojtyla

L'AQUILA -  Gran parte del tessuto contenente il sangue di Papa Giovanni Paolo II è stata trovata nel garage di uno dei tre giovani denunciati per il furto della reliquia. Il frammento è stato ricostruito dal vescovo ausiliario de L'Aquila, Giovanni D'Ercole, secondo il quale mancano solo alcuni filamenti. Dopo il fermo, i tre ragazzi avevano detto di aver buttato il pezzo di stoffa non avendo capito cosa fosse e di aver tenuto solo l'involucro.

Roma, allagamenti a Prima Porta, cittadini sui tetti. Accesso alla città "sconsigliato"

ROMA - Situazione critica nella zona di Prima Porta a Roma: alcuni piccoli torrenti che confluiscono nel Tevere sono esondati. Alcuni cittadini vedendo l'acqua che aveva raggiunto il mezzo metro sono saliti impauriti sui tetti delle abitazioni per essere soccorsi dai vigili del fuoco, intervenuti con mezzi anfibi. Autostrade per l'Italia informa che l'accesso a Roma è al momento "sconsigliato". Intanto Il Tevere è il 'sorvegliato speciale" il livello a Ripetta è a 10,80 metri ed è in aumento".
La Cassia, l'Aurelia, e nei quartieri di Primavalle e Monte Mario sonointeressati da allagamenti e in alcuni casi piccoli smottamenti di terreno. Sono tante le telefonate giunte alle sale operative di vigili del fuoco, polizia municipale e altre forze dell'ordine. Ad essere colpito è anche l'hinterland nord di Roma.. 

Ritirato (a Travisio) il passaporto a Sollecito. Amanda "impietrita"

Raffaele Sollecito e Amanda Knoz
UDINE - Notificato nelle prime ore del mattino il divieto di espatrio a Raffaele Sollecito. Secondo quanto appreso, Sollecito è stato raggiunto da agenti della squadra mobile di Firenze e di Udine in un paese tra Udine e Tarvisio non lontano dai confini con l'Austria e la Slovenia, che aveva raggiunto nel primo pomeriggio di ieri. Sollecito aveva appreso della sentenza di condanna nell'appello bis per l'omicidio di Meredith Kercher dalla Tv, ed è apparso "annichilito" ad uno dei suoi difensori, l'avvocato Luca Maori.
"Non ho mai pensato di fuggire. Né prima né tantomeno ora": a sottolinearlo è Raffaele Sollecito, attraverso  l'avvocato Luca Maori. Il legale ha spiegato che il giovane si è recato "spontaneamente" dalla polizia per consegnare il passaporto.
Raffaele Sollecito era stato fermato all'alba in un albergo a Venzone, in provincia di Udine, comune che dista circa cento chilometri da Villach, confine tra Italia e Austria. Da Venzone è facilmente raggiungibile pure il confine con la Slovenia, che dista una cinquantina di chilometri. Gli investigatori starebbero valutando se il giovane avesse intenzione di lasciare l'Italia nel caso fosse stata applicata nei suoi riguardi la misura cautelare della custodia in carcere. In base a quanto ricostruito dal suo difensore, è stato contattato dalla polizia e si è recato in questura per fornire il passaporto. 
Al momento del fermo era con la fidanzata, 31enne di Oderzo, in provincia di Treviso. L'uomo si trovava da giovedì sera a casa di lei e da lì ha assistito alla sentenza. La coppia viaggiava a bordo di una Mini Cooper intestata alla ditta del padre di lei. I due, secondo la ricostruzione della Polizia, sono arrivati intorno all'una di notte in albergo a Venzone. "Ho fatto un giro in Austria. Poi sono rientrato in Italia. Mi sono fermato lì a riposare". Lo avrebbe riferito spontaneamente Raffaele Sollecito agli agenti della squadra mobile che lo hanno fermato all'alba all'hotel. Il giovane è ancora negli uffici della Squadra mobile di Udine. 
''Sono spaventata e rattristata da questa sentenza ingiusta'', cosi' Amanda Knox, alla Abc giudica la sentenza della Corte d'Appello di Firenze. "Essendo stata in passato giudicata innocente, mi aspettavo di meglio dal sistema giudiziario italiano. Contro di me un apparato accusatorio inesistente''. Amanda è rimasta ''impietrita'' appena saputa la sentenza di condanna, ma non ha pianto e non ha parlato: così uno dei suoi legali, Carlo Dalla Vedova, che ha comunicato via telefono alla studentessa americana, che e' a casa della madre, la decisione della corte d'appello di Firenze. "E' stata una bella botta, faremo ricorso, Amanda è innocente": così uno dei difensori di Amanda Knox, Luciano Virga, commentando la sentenza.
UDINE - Notificato nelle prime ore del mattino il divieto di espatrio a Raffaele Sollecito. Secondo quanto appreso, Sollecito è stato raggiunto da agenti della squadra mobile di Firenze e di Udine in un paese tra Udine e Tarvisio, che aveva raggiunto nel primo pomeriggio di ieri. Sollecito aveva appreso della sentenza di condanna nell'appello bis per l'omicidio di Meredith Kercher dalla Tv, ed è apparso "annichilito" ad uno dei suoi difensori, l'avvocato Luca Maori.
''Sono spaventata e rattristata da questa sentenza ingiusta'', cosi' Amanda Knox, alla Abc giudica la sentenza della Corte d'Appello di Firenze. "Essendo stata in passato giudicata innocente, mi aspettavo di meglio dal sistema giudiziario italiano. Contro di me un apparato accusatorio inesistente''. Amanda è rimasta ''impietrita'' appena saputa la sentenza di condanna, ma non ha pianto e non ha parlato: così uno dei suoi legali, Carlo Dalla Vedova, che ha comunicato via telefono alla studentessa americana, che e' a casa della madre, la decisione della corte d'appello di Firenze. "E' stata una bella botta, faremo ricorso, Amanda è innocente": così uno dei difensori di Amanda Knox, Luciano Virga, commentando la sentenza.

SEATTLE - I genitori di Amanda proteggono con  un giaccone la figlia all'uscita di casa






Il falso pentito Scarantino va da Santoro e poi lo arrestano (per violenza sessuale)

Vincenzo Scarantino
TORINO  - Il falso pentito Vincenzo Scarantino, è stato arrestato a Roma dalla Squadra mobile di Torino dopo aver partecipato alla trasmissione Servizio Pubblico di Michele Santoro. Nei confronti di Scarantino, il cui nome è noto per il depistaggio delle indagini sulla strage di via D'Amelio, l'accusa è di violenza sessuale: avrebbe abusato di una ragazza con problemi ospite di una comunità protetta dove Scarantino avrebbe sostituito un giorno un operatore, lavorando sotto falso nome.
"Le sere prima degli interrogatori mi leggevano tutto e io dovevo memorizzare tutto quello che sentivo". Lo aveva detto ieri Vincenzo Scarantino nell'intervista a Servizio Pubblico. Scarantino si era accusato, per poi ritrattare tutto, di aver procurato la Fiat 126 servita per la strage di via d'Amelio a Palermo i cui furono uccisi il procuratore aggiunto Paolo Borsellino e cinque poliziotti. Scarantino - nell'intervista di Dina Lauricella - ha raccontato come un gruppo di poliziotti lo avrebbe fatto studiare, preparandolo agli interrogatori. "Quindi i suoi continui ripensamenti, e le varie ritrattazioni avvengono sempre sotto minaccia?", chiede la giornalista. E Scarantino risponde: "Sì". "La mafia arriva, spara in faccia, spara in testa - aggiunge il picciotto della Guadagna - Subito uno si accascia, e muore. Lo Stato, invece, ti fa morire giorno dopo giorno".

A Pisa arriva l'onda di piena dell'Arno, mura crollate a Viterbo, Roma allagata


L'Arno in piena
Il crollo a Volterra
ROMA - Un tratto di 30 metri delle mura medievali di Volterra (Pisa) è crollato per le forti piogge. Il crollo si è verificato nel centro storico della città, dove anche la sede stradale ha ceduto; 11 abitazioni sono state evacuate e i residenti collocati in altre strutture. Il sindaco ha ordinato la chiusura delle scuole elementari e medie dell'istituto Jacopo da Volterra e dei licei della città. Costantemente monitorato il fiume Cecina.
Metro e ferrovia bloccata - A causa del maltempo è stata chiusa la stazione La Celsa, in direzione Flaminio, sulla ferrovia Roma-Viterbo. Nella capitale, invece, è stata chiusa la stazione Lepanto della metro A ed è attivo un bus sostitutivo tra Ottaviano e Flaminio, mentre tra Don Gnocchi e Casaletto non è attiva la linea 146.
Nubifragio sul litorale romano - Problemi anche sul litorale romano a causa di un violento nubifragio Strade allagate e conseguenze sulla viabilità vengono segnalate in diverse località, da Fregene a Fiumicino, passando per la Piana del Sole fino ad Ostia e il suo entroterra, tra Dragoncello e Acilia, fino alla via del Mare. Alcune strade sono diventate veri e propri fiumi d'acqua con relative difficoltà per gli automobilisti. Molte case sono state allagate, come fanno sapere dal comando dei vigili urbani di Fiumicino.
L’ondata dell’Arno - Pisa è in apprensione in attesa dell'ondata di piena dell'Arno, che dovrebbe arrivare intorno alle 10, con una portata stimata tra i 2500 e i 3000 metri cubi al secondo, come non accadeva da 20 anni. In Prefettura è riunito da stanotte il centro operativo soccorsi che sta valutando anche la chiusura degli uffici pubblici, fatta eccezione per quelli necessari alla gestione dell'emergenza.Tutti i principali varchi d'accesso al centro di Pisa attraversato dall'Arno sono stati chiusi in attesa del picco di piena. Vigili del fuoco e protezione civile, insieme ai militari dell'esercito, stanno lavorando per rafforzare gli argini del fiume nel centro della città, dove si stanno collocando anche le paratie mobili. A Riparbella i vigili del fuoco hanno tratto in salvo una persona salita sul tetto della sua auto in panne nella carreggiata completamente allagata.
Sulle sponde dell'Arno, nel centro storico di Pisa, sono state collocate le paratie per aumentare la protezione. A Pontedera è stato aperto anche il canale scolmatore per diminuire la portata del fiume nella sua corsa verso il mare. Le scuole sono rimaste chiuse. 
Qualche disagio anche in provincia con una frazione del comune di San Miniato rimasta isolata per alcuni smottamenti che hanno invaso le due strade che la collegano al resto del comune, mente a Volterra viene costantemente monitorato il fiume Cecina.

giovedì 30 gennaio 2014

Sollecito e Amanda condannati a 25 e 28 anni di reclusione


FIRENZE - Raffaele Sollecito e Amanda Nox sono stati condannati        dalla Corte d’Assise d’Appello di Firenze dopo oltre 11 ore di camera di consiglio per omicidio di Meredith Kercher a Perugia. Ventotto anni ad Amanda, 25 a Sollecito. La Corte ha anche deciso che a Sollecito venga ritirato il passaporto e il conseguente divieto di espatrio
Sollecito e la Nox erano stati condannati in primo grado a 24 e 26 anni e assolti in Appello. La Cassazione aveva rinviato la vicenda alla corte d'appello di Firenze, ravvisando incongruenze nelle motivazioni dell'assoluzione.
La Corte d'assise d'appello si erai ritirata poco dopo le 10 di stamani. L'aula si era intanto riempita di curiosi che hanno affollato la parte riservata al pubblico. Tanti anche gli avvocati, i loro collaboratori e i giornalisti presenti. Ala letture della sentenza non c'era Raffaele Sollecito, che era brevemente apparso in aula stamattina. Amanda ha atteso la sentenza nella sua casa di Seattle.

Non è "prioritario" il ricorso di Berlusconi a Strasburgo sulla legge Severino

STRASBURGO - La Corte europea dei diritti dell'uomo ha rifiutato la domanda di Silvio Berlusconi di trattare "con procedura prioritaria" il suo ricorso contro la legge Severino. Lo ha reso noto la stessa Corte. Il leader di Forza Italia per gli effetti della norma, che prevede l'incandidabilità e il divieto di ricoprire cariche elettive o di governo per chi sia stato condannato in via definitiva a una pena superiore ai due anni, è decaduto da senatore.

Arresti domiiliari con le sue due bimbe per la mamma di Cocò

 CATANZARO - Ha ottenuto gli arresti domiciliari nella casa famiglia dove si trovano le altre due figlie, Antonia Iannicelli, mamma di Cocò Campolongo, il bimbo ucciso e bruciato a Cassano insieme al nonno ed alla compagna di quest'ultimo. Il tribunale dei minori di Catanzaro ha dato il via libera per consentire alla donna di raggiungere le due figlie. "Finalmente ho potuto riabbracciare le mie due figlie che mi hanno chiesto di non lasciarle mai più" ha detto la donna.

IL M5S presenterà ricorso alla Consulta per la "ghigliottina"

ROMA - Il M5s intende presentare ricorso alla Corte Costituzionale per sollevare conflitto di attribuzione nei confronti della presidente della Camera, Laura Boldrini, e dei presidenti delle Commissioni Affari Costituzionali e Giustizia. Obiettivo: ottenere l'annullamento delle ultime votazioni su dl Bankitalia, legge elettorale e dl Carceri perché per i parlamentari Cinque Stelle non conformi ai regolamenti.

Presi i tre ladri della reliquia di Wojtyla. Ma l'hanno buttata via

Wojtyla, gettata parte reliquiaFermati tre tossicodipendenti

L'AQUILA - Sono tre le persone, tossicodipendenti, fermate per il furto della reliquia con il sangue di papa Wojtyla, rubata nella notte tra sabato e domenica dalla chiesa di San Pietro della Ienca (L'Aquila). La parte in ferro è stata rinvenuta nella sede del Sert (il servizio delle Asl per le tossicodipendenze), a Collemaggio. Ma i tre hanno gettato via il tessuto con il sangue del pontefice, non comprendendo il valore della refurtiva. Nessun furto su commissione, dunque. I tre, poco più che 18enni, volevano rivendere quanto rubato. Ora non ricordano però dove hanno abbandonato la preziosa refurtiva.

Chiusura in rialzo (+0,38%) per la Borsa, recupera Fiat

MILANO - Piazza Affari chiude in rialzo. Il Ftse Mib segna un +0,38% a 19.411 punti, mentre il Ftse All Share si attesta a 20.630,29 punti con un incremento dello 0,41%. A dettare fiducia negli investitori i dati positivi sulla disoccupazione degli Stati Uniti e il buon risultato dell'asta dei titoli di Stato italiani. Dopo il pesante ribasso subito mercoledì, Fiat Chrysler torna in positivo recuperando il 2,83% a 7,44 euro.

Preso in Danimarca il maniaco di Bologna: ha 26 anni, è un romeno

Robert Tivadar (facebook)
BOLOGNA - Il presunto maniaco seriale che ha terrorizzato Bologna all'inizio di gennaio sarebbe stato arrestato in Danimarca. Si tratta di Cezarin Robert Tivadar, 26enne di nazionalità romena, a Copenaghen per motivi di studio ma rientrato in città in occasione delle feste natalizie per trascorrerle con la madre. Il giovane è stato raggiunto da un mandato d'arresto europeo. E' accusato di due aggressioni, avvenute all'alba di sabato 11 gennaio.
Il 26enne avrebbe palpeggiato, davanti all'androne di casa, due ragazze. Una delle due vittime lo aveva riconosciuto con certezza dalle foto e ha riferito di averlo già incontrato, la stessa sera, prima del pedinamento e dell'aggressione, e di essere stata oggetto di approcci anche in precedenza, in un locale notturno. 

Bologna, il sindaco: "Città ha reagito" - "Un importante risultato, conseguito anche grazie alla reazione forte e determinata che hanno avuto le donne coinvolte, dai primi momenti delle aggressioni, fino alla decisione di denunciare quanto accaduto. Questa è la forza civica autentica della nostra città, che sa reagire e collaborare con le istituzioni preposte". Il sindaco di Bologna, Virginio Merola, commenta così l'arresto del presunto maniaco seriale. "Mi congratulo con il Questore, la Polizia di Stato, l'autorità giudiziaria e tutti i soggetti che hanno concorso alla cattura dell'uomo", aggiunge il primo cittadino.

Su Facebook vestito come il protagonista di "Arancia meccanica" - Nel suo profilo su Facebook, Cesarin Robert Tivadar ha uno scatto in cui è truccato e vestito come il protagonista di "Arancia meccanica", con tanto di mazza in mano e cappellino a bombetta in testa. Il film di Stanley Kubrick è diventato noto per le scene di violenza gratuita.

Le intemperanze e gli insulti grillini: “episodi gravissimi” dice la Boldrini

ROMA - Le porte dell’ufficio del presidente della Camera Laura Boldrini a Montecitorio sono sbarrate da ieri sera. Le porte a vetri blindati risultano chiuse a chiave: devono essere aperte dall'interno dai commessi dell'anticamera. Non era mai successo. "Dopo aver atteso mezz'ora ci siamo allontanati dall'ufficio di presidenza perché la Boldrini era riunita con la maggioranza per decidere il da farsi. Decidono sempre fuori dalle sedi competenti e noi non ci stiamo". Lo dice Luigi Di Maio  annunciando che il M5s lascia l'ufficio di presidenza della Camera convocato sugli incidenti di ieri.
Tensione anche in sala stampa alla Camera. Alcuni deputati grillini, tra cui Alessandro Di Battista, hanno 'fatto muro' fisicamente e poi urlato, impedendo, così, al capogruppo Pd Roberto Speranza di parlare di fronte alle telecamere nella saletta di Montecitorio adibita a questo. Il capogruppo ha dovuto alla fine rinunciare e tra lui e i deputati grillini sono volate parole grosse.
L'episodio dopo le tensioni questa mattina nelle commissioni Affari Costituzionali e Giustizia. I deputati M5s stamattina hanno occupato l'aula e la presidenza dove si esaminava il dl carceri. La presidente Donatella Ferranti ha cambiato sede di esame e messo direttamente in votazione il mandato al relatore che ha avuto l'ok con gli emendamenti tutti respinti per l'Aula. Le tensioni sono proseguite anche dopo il voto della Commissione Affari Costituzionali della Camera sulla legge elettorale. I due parlamentari del Pd Emanuele Fiano e Nico Stumpo sono usciti a forza di spintoni dalla commissione bloccata dai deputati di M5s e sono stati portati via a forza dai colleghi perché stavano per venire alle mani con i grillini. Alla fine del blocco c'è stato anche un violento alterco verbale tra il presidente Francesco Paolo Sisto e alcuni deputati di M5s.
"Ieri abbiamo assistito in quest'Aula a comportamenti e episodi gravissimi, del tutto estranei a ogni cultura istituzionale ed a ogni prassi democratica". Lo ha detto nell'Aula della Camera la presidente Laura Boldrini, applaudita da tutta l'Aula. I deputati Pd erano tutti in piedi. Del M5S erano presenti solo in tre. A tutti - ha aggiunto Boldrini - chiedo un comportamento consono all'Aula parlamentare e di non ostacolare i lavori del Parlamento", dentro e fuori dall'Aula.  Mentre Boldrini parlava e l'Aula applaudiva, Fabio Toninelli, uno dei tre M5S in Aula (gli altri sono Mimmo Pisano e Loredana Lupo) si è messo un bavaglio sulla bocca.
Gravissime ingiurie sessiste nei confronti delle deputate. Così la presidente della Camera Laura Boldrini, durante l'Ufficio di presidenza, commenta - secondo quanto viene riferito - quanto denunciato dalle deputate Pd che sarebbero state insultate dall'esponente M5S De Rosa. Un clima intollerabile e incompatibile con la dialettica parlamentare: ha affermato Laura Boldrini, secondo quanto riferito, durante l'Ufficio di presidenza della Camera convocato per affrontare gli episodi di protesta da parte in particolare del M5S avvenuti ieri e oggi a Montecitorio.

Per Laura Boldrini "è intollerabile ed evoca tristi memorie" che i deputati di M5S "abbiamo impedito ad altro deputato di essere intervistato, e dunque ai giornalisti di esercitare ala Camera il diritto-dovere di informare". E' quanto si legge in una dichiarazione della presidente della Camera "Ieri mi sono assunta una responsabilità derivante da comportamenti altrui, da rigidità contrapposte di diverso segno che hanno scaricato l'onere di una decisione assai difficile sulla Presidenza della Camera". 

Legge elettorale: alla Camera alle 13

ROMA - La Commissione Affari Costituzionali della Camera ha approvato la legge elettorale nel testo base presentato dal relatore nei giorni scorsi. La riforma sarà in Aula oggi alle 13.00. Le modifiche concordate nei giorni scorsi, come l'innalzamento della soglia per il premio di maggioranza, verranno esaminate direttamente dall'Assemblea di Montecitorio.

Processo Meredith, Corte in camera di consiglio, sentenza dopo le 17

Amanda Knox e Raffaele Sollecito
FIRENZE - La corte d'assise di appello di Firenze si è ritirata in camera di consiglio per la sentenza per l'omicidio di Meredith Kercher. Il presidente della corte, Alessandro Nencini, ha annunciato che la sentenza non ci sarà prima delle 17.
Amanda Knox"va assolta per difetto di prova sulla sua presenza sul luogo del delitto". A dirlo è stato il suo difensore, l'avvocato Luciano Ghirga nella sua replica. Parlando delle questioni genetiche, il legale ha tra l'altro sottolineato che "non abbiamo prove della presenza del sangue di Meredith sulla lama del coltello" considerato dall'accusa l'arma del delitto. Ghirga ha definito "inammissibile e infondata" la richiesta di misura cautelare per gli imputati. "Potete fare giustizia - ha concluso il legale - per Amanda e Raffaele".
Raffaele Sollecito era oggi regolarmente in aula accompagnato dal padre e da altri familiari. "Ora vado via. Ma tornerò dopo" spiega lasciando l'Aula. Il giovane ha quindi confermato che sarà presente alla lettura della sentenza. Uscendo dall'aula Sollecito ha stretto la mano a Patrick Lumumba, il musicista coinvolto nell'indagine sull'omicidio dalle dichiarazione di Amanda Knox ma poi risultato estraneo al delitto e quindi prosciolto.  Cappotto blu, maglioncino viola con appesi sulla scollatura gli occhiali da sole, il giovane pugliese è rimasto sempre seduto accanto al padre. Insieme con lui tutti i suoi più stretti familiari. Raffaele Sollecito ha seguito con attenzione gli interventi previsti. Non ha mostrato particolare emozione anche se il padre Francesco ha ribadito come in questo momento sia molto preoccupato
Meredith Kercher venne uccisa a Perugia la notte tra il 1 e il 2 novembre del 2007. Sollecito e Knox vennero condannati in primo grado ed assolti in appello, provvedimento dopo il quale furono scarcerati. Per il delitto sta invece scontando una condanna definitiva a 16 anni l'ivoriano Rudy Guede. 

Due marò: il tribunale speciale rinvia l'udienza a 25 febbraio

NEW DELHI - Il tribunale speciale di New Delhi ha rinviato al 25 febbraio la discussione su una richiesta della polizia investigativa Nia di trasferire i marò sotto la tutela dello stesso tribunale. La decisione del giudice Darmesh Sharma, della "session court", è stata adottata alla luce del fatto che il 3 febbraio è prevista un'udienza per il ricorso italiano presso la Corte Suprema contro l'eventuale applicazione della legge per la repressione della pirateria, che prevede anche la pena di morte.
 La Difesa ha chiesto al magistrato di aspettare l'esito di questo esame prima di prendere in considerazione la richiesta della polizia Nia di avviare il processo presso il tribunale speciale. Per quanto riguarda invece la presentazione degli attesi capi di accusa ("chargeesheet"), il Pubblico ministero, rappresentante del governo, ha detto che questo potrà avvenire dopo che il massimo tribunale indiano si sara' espresso sul ricorso italiano. Dopo aver fissato la data del rinvio, il giudice Sharma ha chiarito che "qualora la Nia formalizzasse i capi di accusa, procedero' in base alla legge".
Mauro, tornino subito a casa - ''Le autorità governative e giudiziarie indiane si rendano conto che i nostri fucilieri di marina devono tornare a casa per poter seguire da uomini liberi lo sviluppo di queste indagini''. Lo ha detto a Foggia il ministro della Difesa, Mario Mauro, dopo aver appreso della richiesta della Corte indiana che deve giudicare i marò Latorre e Girone di rinviare l'udienza prevista per il 3 febbraio. La richiesta di rinvio dell'udienza ''ci mette ancora di più - ha aggiunto il ministro -  di fronte alla sostanza dei fatti. Dopo due anni non ci sono ancora le condizioni per delle accuse vere e consistenti nei confronti dei nostri fucilieri di marina''.

Media India, Governo riesamina strategia accusa - Di fronte alle crescenti pressioni contrarie all'applicazione della legge per la repressione della pirateria (Sua Act) alla vicenda dei fucilieri di Marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, il governo indiano ha chiesto al ministero della Giustizia "di rivedere la sua opinione che in questo caso tale legge potrebbe essere applicata". Lo scrive oggi il quotidiano The Indian Express. In un articolo in prima pagina il giornale sostiene che al citato ministero "è stato fatto presente che la legge in questione è stata concepita per contrastare il terrorismo e la pirateria e che questo non è il caso della vicenda in cui sono morti i due pescatori" al largo del Kerala il 15 febbraio 2012. Fonti del ministero della Giustizia hanno indicato che sarà chiesto alla Procura generale di rivedere la sua opinione alla luce di questo punto. "L'opinione della Procura - ha precisato la fonte - sarà verificata questa volta dal ministro della Giustizia (Kapil Sibal), e non come l'ultima volta in cui l'ok fu dato da un direttore generale aggiunto ministeriale". Da parte loro fonti del ministero dell'Interno non hanno né confermato né smentito questa revisione, sostenendo però che "il governo sta ancora valutando la propria strategia futura date le ramificazioni internazionali" di essa esistenti. Se il ministero della Giustizia modificherà la sua posizione, conclude il quotidiano, "il ministero degli Interni potrà cancellare la sanzione e processare i due con il Codice penale indiano, anche se esso non è uno strumento con cui può agire la (polizia investigativa) Nia".

M5S: presentato l'impeachment di Napolitano. Caos in commissione giustizia

ROMA - Il M5S sta mettendo in subbuglio l'intero Parlamento. Mentre in Commissione Affari Costituzionali sale la tensione dopo l'approvazione del testo della riforma, è stato  "depositato in entrambi i rami del Parlamento la denuncia per la messa in stato d'accusa del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano". Lo ha reso noto il gruppo del Senato. E' di "attentato alla Costituzione" il reato per cui il movimento accusa il Capo dello Stato.
“La richiesta di impeachment è un atto indegno per coprire l'assoluta inconsistenza politica della confraternita di Grillo e Casaleggio. Fuori dal processo riformatore i grillini fanno di tutto per bloccarlo e per nascondere la loro debolezza, ricorrendo ad espedienti sempre più miseri". Lo afferma Pina Picierno del Pd. "I Cinque stelle - sostiene - hanno scambiato il Parlamento per un saloon dove, con toni e modi inaccettabili, cercano di bloccare chiunque lavori per rompere con la vecchia politica: sono i veri gattopardi della politica italiana"

Il voto della Commissione Affari Costituzionali della Camera sulla riforma elettorale è stato irregolare. Lo hanno sostenuto diversi parlamentari di M5S al termine della seduta. Secondo i deputati di M5S l'irregolarità consiste nel fatto che il presidente Francesco Paolo Sisto non ha proceduto al conteggio formale dei voti a favore e contro e alla sua verifica.
Caos in commissione Giustizia alla Camera con i deputati M5S che stamattina hanno occupato l'aula e la presidenza dove si esaminava il dl carceri. La presidente Donatella Ferranti ha cambiato sede di esame e messo direttamente in votazione il mandato al relatore che ha avuto l'ok con gli emendamenti tutti respinti per l'Aula.
I commessi della Camera hanno bloccato l'accesso alla Commissione Affari Costituzionali ai deputati di M5S che non sono componenti della Commissione stessa, su ordine del presidente Francesco Paolo Sisto (FI). Il fatto ha creato confusione all'ingresso dell'aula della Commissione. Per evitare l'occupazione dell'aula della Commissione da parte dei deputati M5S già in mattinata c'era una folta schiera di commessi che ha chiuso il varco ai parlamentari che non sono membri effettivi della Commissione. Alcuni deputati di M5S hanno vivacemente protestato con gli stessi commessi ricordando che è diritto di qualsiasi deputato, anche se non e' componente della Commissione, assistere ai lavori all'interno dell'aula.

Justin Bieber cercaguai: indagato a Toronto per aver picchiato un autista

TORONTO - Bieber arriva al posto di polizia
TORONTO - Justin Bieber, il turbolento cantante di 19 anni, è nei guai ancora una volta - questa volta nel suo nativo Canada. La pop star, che è stato arrestato la settimana scorsa per presuntaguida in stato di ebbrezza a Miami, si è presentato alla polizia a Toronto ieriI sera in relazione a un presunto assalto a un autista di limousine a dicembre.
Bieber è arrivato in mezzo a una folla di fans, fotografi e giornalisti, è rimasto negli uffici per più di 90 minuti, poi uscito un ingresso posteriore.
Secondo la polizia di Toronto, Bieber era andato a una partita di hockey, il 29 dicembre presso l'Air Canada Centre, poi il cantante o un membro del suo entourage sarebbe stato coinvolto nella lite.
La polizia di Toronto ha detto in una dichiarazione che "il Lunedi 30 dicembre 2013 alle 02:50 circa, una limousine raccolse un gruppo di sei persone al di fuori di una discoteca nella zona di Peter Street e Adelaide Street West. Durante il tragito verso un hotel, un alterco è avvenuto tra uno dei passeggeri e l'autista della limousine. Nel corso della alterco, un uomo ha colpito il conducente  sulla parte posteriore della testa più volte. " La polizia ha detto che l'autista fermò la limousine, uscì dal veicolo e chiamato la polizia. "L'uomo che lo ha colpito ha lasciato la scena prima dell'arrivo della polizia. Oggi mercoledì 29 Gennaio 2014, Justin Bieber, 19, di Calabasas, in California, si è consegnato alla polizia e sta affrontando la seguente accusa:  aggressione"
Il cantante à chiamato a comparire in tribunale lunedi, 10 marzo 2014, alle 11:00.
la foto pubblicata a Bieber su Istagram dopo l'interrogatorio

In seguito al suo incontro con la polizia, Bieber ha pubblicato su Instagram, una serie di foto di se stesso rivestito in una giacca nera e icapellino con la visiera indetro, guardando verso la telecamera. Il post è etichettato con una sola parola: "fiducioso", coincidente con il nome del suo ultimo video musicale.

Bieber era stato arrestato il 23 gennaio dopo aver lasciato un club di Miami Beach, accusato di guida sono effetto di alcol e pericolosa, resistenza e patente scaduta. Il cantante aveva trascorso la notte in carcere poi era apparso davanti a un tribunale di Miami, dove il giudice aveva fissato la cauzione in 2.500 dollari e Bieber era stato poi rilasciato.

Milano, direttrice di supermercato aggredita mentre apre il negozio

MILANO - A destra il supermercato davanti al quale è avvenuta l'aggressione
MILANO - Rapina all'alba in un piccolo supermarket nella zona della stazione Centrale di Milano. Una donna di 28 anni, direttrice del negozio, è stata accoltellata. Il 118 l'ha soccorsa dopo che altri dipendenti del supermarket impegnati, a quell'ora, in operazioni preliminari all'apertura, hanno dato l'allarme. Secondo le prime informazioni non dovrebbe essere in pericolo di vita.
Dai primi accertamenti la donna è stata aggredita mentre apriva il punto vendita della catena Simply, in via Benedetto Marcello all'angolo con via Boscovich, tra la stazione Centrale e corso Buenos Aires, da un non meglio precisato giovane.
Non è chiaro, a quel punto, cosa sia successo: sta di fatto che la direttrice è stata ferita a un fianco da una coltellata e che è stata trasportata in codice giallo al Fatebenefratelli. Il rapinatore ha poi fatto perdere le tracce scappando con una somma che al momento non è ancora stata quantificata

Ucraina, il Parlamento ha approvato l'amnistia per i manifestanti

KIEV - Il parlamento ucraino (Rada) ha approvato ieri sera, con l'astensione delle forze d'opposizione, un'amnistia che permetterà il rilascio di manifestanti anti-governativi arrestati in seguito ai disordini delle ultime settimane e che dovrebbe consentire un alleggerimento delle tensioni. Il sì é giunto dopo un laborioso negoziato.

Forconi, 20 misure cautelari scattano in Puglia

TRANI - Venti misure cautelari - 6 arresti domiciliari e 14 obblighi di dimora - vengono eseguite dai carabinieri a carico di persone che, nel dicembre scorso, tra  Barletta, Molfetta, Bisceglie e Canosa di Puglia, parteciparono alle proteste indette dal movimento dei 'Forconi'. Gli indagati sono accusati di aver obbligato imprenditori e commercianti a chiudere le proprie attività, compresi centri commerciali. Tra gli arrestati, presunti esponenti di Forza Nuova. Violenza privata e interruzione di pubblico servizio, le accuse. Tra i casi più gravi contestati dalla magistratura tranese vi è la manifestazione di protesta che ha riguardato l'ufficio postale di Canosa di Puglia nel quale 6 persone, tra cui i presunti appartenenti al movimento Forza Nuova, fecero irruzione iniziando a minacciare i presenti, strappando le affissioni interne e determinando il malore di una persona anziana. Per queste sei persone il giudice per le indagini  preliminari ha disposto gli arresti domiciliari.    Gli altri episodi avvennero a Molfetta, dove furono costretti a chiudere anche alcuni centri commerciali; a Barletta dove subirono la protesta gli ambulanti che avevano allestito le bancarelle in occasione della Festa di Santa Lucia. Per questi fatti i militari dell'Arma hanno eseguito 14 obblighi di dimora. Per episodi analoghi avvenuti a Barletta ed   Andria, la polizia, il 17 gennaio scorso, ha eseguito 25 provvedimenti cautelari (7 agli arresti domiciliari e 18 obblighi di dimora) emessi sempre dalla magistratura tranese.

La Borsa parte con un -0,29%

MILANO - Avvio leggermente negativo per Piazza Affari: il primo indice Ftse Mib segna una perdita dello 0,29%, l'Ftse It All-Share un calo dello 0,24%.

Profondo rosso della Borsa di Tokio, che chiude a -2,45%

TOKIO - Il taglio di 10 miliardi di dollari al piano di stimoli monetari deciso dalla Federal Reserve pesa sulla Borsa di Tokyo che, anche sui timori per le economie emergenti, termina gli scambi a -2,45%. L'indice Nikkei, dopo una perdita intraday oltre i 500 punti, recupera terreno fino a chiudere a quota 15.007,06, in calo di 376,85 punti.

mercoledì 29 gennaio 2014

Il ministro Zanonato: Electrolux non ci ha convinto, ma ha accettato un tavolo negoziale

ROMA -  "La proposta di riorganizzazione che ci ha illustrato Electrolux non ci ha convinto". Il ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato al termine dell'incontro, aggiungendo che l'azienda "ha accettato di aprire un tavolo negoziale" e che ci sarà un incontro nei prossimi giorni. "Faremo un incontro con il premier Letta" ha aggiunto.
La proposta di Electrolux, ha spiegato Zanonato in un'improvvisata conferenza stampa con i presidenti delle regioni in cui si trovano gli stabilimenti del gruppo svedese, "non ci ha convinto perché imposta tutto sul costo del lavoro", mentre "noi vogliamo parlare del piano industriale". La discussione, ha proseguito, "è stata molto serrata e ha dimostrato la volontà delle istituzioni di salvaguardare l'integrità dell'azienda". Oltre al tavolo negoziale che si apre con l'azienda e che si concretizzerà in un'altra riunione "nei prossimi due o tre giorni", Zanonato ha anche annunciato un incontro con il premier Letta, con l'obiettivo di "garantire l'occupazione, il reddito dei lavoratori e gli insediamenti produttivi". Rispondendo a una domanda sugli stipendi, che nella proposta di Electrolux, secondo i sindacati, scenderebbero al livello di quelli dei colleghi polacchi, il ministro ha confermato che "è stata citata la Polonia come riferimento", ma ha aggiunto che "se si scende agli stipendi polacchi chiudiamo tutte le industrie italiane". Quanto agli esuberi, al tavolo è emerso, ha detto Zanonato, che "su 6.500 persone ci sarebbero 600 esuberi su una pianificazione di orario lavorativo di otto ore al giorno e 250 con sei ore al giorno", al netto della situazione di Porcia. Per quanto riguarda infine le possibili soluzioni, Zanonato ha parlato di "favorire la ricerca e lo sviluppo e gli investimenti a bassissimi interessi sulla filiera produttiva". Il ministro, che in questi ultimi giorni era stato accusato da più parti di aver agito con poca decisione sul tema Electrolux, ha invece rivendicato il proprio impegno, aggiungendo di aver anche "visto l'ambasciatore svedese perché facesse pressioni sulla famiglia proprietaria dell'azienda". Più ottimisti i governatori. "E' stato fatto "un passo avanti" è il commento unanime dei presidenti delle Regioni in cui si trovano gli stabilimenti del gruppo che produce elettrodomestici. In particolare Debora Serracchiani, il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, dove si trova lo stabilimento di Porcia, considerato più a rischio degli altri, ha sottolineato come sia emerso "che la trattativa si fa solo con tutti e quattro gli stabilimenti".